Provini in corso

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.........Frrrrrrrr...... Frrrrrrrrrrrr......

" Mmmmmmm no..... Ancora un minutino....."

..... Miaoooooo... Frrrrrrrrrrrrrrrr......

" Va bene..... Ho capito Moolight mi alzo....."

".............. CAVOLO!!!! Noooo!! Impossibile sono già le otto!!...."

Ecco, al mio dolce risveglio trovo Moonlight che struscia il suo musetto tra il mio viso cercando di svegliarmi dal mio lungo sonno. " Questa mattina mi sa proprio che arriverò tardi" Mi dico ancora assonnata tra me e me. Mi vesto velocemente e salgo in macchina come una pazza. Purtroppo oggi non ho potuto fermarmi a chiacchierare un pochino al bar con Smith.... Fuori era incominciata a scendere la pioggia, ormai avevo dimenticato l'ombrello a casa, ma per fortuna senza scivolare sugli scalini bagnati, sono entrata e ho salutato con dispiacere per il ritardo Noemi. Mi sembrava così malinconica la scuola quando fuori pioveva, i corridoi erano troppo illuminati dalle luci elettriche, i pavimenti lucidi e beige, le finestre gocciolanti e appannate, i visi sconcertati e preoccupati degli alunni per il compito atteso, l'insegnanti sempre più nervose. Odiavo terribilmente quella atmosfera monotona e familiare, la scuola tutta ad un tratto si fa viva nella mia vita, dopo tanto tempo senza andarci. Più ci pensavo più affermavo quanto fosse bello parlare con le amiche accanto agli armadietti, a scherzare come una volta vicino al "sorprendente" bagno dei maschi, a parlare delle materie e di tutto quello che si poteva immaginare nei normali discorsi di quattro adolescenti alle prese con i ragazzi ecc... Forse avrei dovuto restare lì con loro, ma il mio cuore non sopportava quella casa ormai vuota e con l'orrore che in un punto preciso siano state assassinate le persone che amo di più al mondo. Ok meglio passarci su e concentrarsi,anche se il venerdì è comunque un giorno molto pesante in questa scuola. Dopo aver appoggiato il mio cappotto sulla sedia di legno, mi siedo e metto i libri da usare sul banco di Noemi. Quella ragazza è sempre sorridente nonostante tutto, da una parte mi fa piacere, ma dall'altra la invidio profondamente, ma perché devo continuare a sentirmi giù? Dopo tutto ho sempre diciotto anni, vivere un po' con un sorriso in più non fa male a nessuno. " Prof, sono pronta a dire l'argomento..." mi dice con un'aria un po' tremolante.

" Benissimo. Non vedo l'ora di ascoltarti, mi raccomando stai tranquilla che andrà tutto bene". Con voce dolce gli faccio notare. Appena incominciò a parlare tutto sembrava scorrere bene, e anche se aveva difficoltà il discorso era corretto ed eloquente. " Perché alla fine dell'u.....u...ultima er...ra glaciale........" La sua voce tremava e si sentiva che stava per piangere. " Dai Noemi continua..." gli presi la mano con delicatezza. " Gli....esseri viventi sono stati.... Io non ce la faccio, scusatemi" e con le lacrime agli occhi corre verso il bagno. Poverina ogni volta, parlare era sempre stato difficile. Così prendo il pacchetto di fazzoletti e mi dirigo nel bagno. Sento i suoi forti singhiozzi... "Noemi, non piangere, la risolviamo insieme, ti aiuterò io, non devi abbatterti in questo modo, rischi solo di rinchiuderti in te stessa" Apre la porta: " Io ho paura di non superare niente"

" Non devi assolutamente preoccuparti, anch'io ho paura, questa è la mia seconda lezione... E' normale essere tesi..."

" Si ma...."

" Ti prometto che diverremo grandi amiche, ti aiuterò sempre in qualsiasi cosa, ora asciugati le lacrime e corriamo in classe e poi mi dovrai dire quale canzone è perfetta da ballare in discoteca, ok ?"

" Ok... grazie professoressa."

Gli metto una mano sulla spalla e torniamo insieme in classe, come se niente fosse successo. Così dopo il mio incoraggiamento, Noemi ricomincia il suo discorso e stavolta si abbandona nelle sue parole con molta sicurezza. Pensai subito che forse a consolare non ero poi così male ed ero sicura che col tempo mi avrebbe davvero resa fiera di lei.

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