Una Bella Locanda

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Alberto

Siamo sulla superstrada ora, vado veloce e a tish non sembra dar fastidio, io lascio che il vento serpeggi tra i miei capelli, un braccio fuori dal finestrino assorbe il caldo della giornata, io ogni tanto la guardo, ha gli occhi chiusi coperti dalla leggera montatura dei suoi occhiali da sole.

È tranquilla in questa posizione, le mani sono appoggiate sul suo grembo coperto dalla maglietta spostata dal vento, la testa leggermente inclinata appoggiata sulla cintura di sicurezza allacciata, il suo respiro è leggero e regolare, le labbra socchiuse la fanno sembrare una ragazza più piccola.

Inizia una canzone in inglese, una delle preferite di Tish, vedo che inizia a sorridere e mugolare qualcosa di incomprensibile, poi inizia a parlare chiaro.

Sta cantando.

Anche quando dorme canta, non è come quando è davanti alle telecamere di Amici, qui canta con più spensieratezza, con un sorriso indistruttibile, non sbaglia neanche una nota ma si sente che dietro ci sono cantate con i suoi amici più cari chissà dove, forse armati con tante fotocamere e tante storie da raccontare.

Quando finisce torna a dormire e io inizio a ridere, non so se raccontare quello che ha appena fatto, non so ma è stato tenero vederla così felice.

Manca poco per arrivare a Napoli, con Arianna ho organizzato tutto, stasera faremo una lunga passeggiata lungo le vie della città e poi al porto per le luci del lungomare.

<<Albi.>>Sento dire da Tish, la guardo subito, si sta svegliando, ha un'espressione divertente. <<Ciao pupa.>> dico io, lei sorride. <<Dove siamo?>> chiede intontita, io le rispondo. <<Siamo all’uscita ormai, pazienta ancora un poco.>> Dico, lei annuisce e si attacca completamente allo schienale.

La strada è lunga e quasi completamente deserta, mi sarei aspettato più macchine, francamente.

<<Ehy Tish>> inizio a dire, lei mi guarda ormai sveglia. <<Dimmi Albe>> mi sprona a parlare.

<<Ti dispiace se condividi una stanza con un'altra? Questa locanda ha uno strano modo di assegnazione delle camere.>> Dico, lei mi guarda confusa.

<<In che senso? Non mettono maschi e femmine insieme?>> chiede, io scuoto la testa.

<<Detto sinceramente non l'ho capito neanche io, era l'unico che mi potevo permettere, se vuoi rinunciamo a una tappa per andare da qualche parte più confortevole…>> dico, lei scuote la testa.

<<No no, è okay, non voglio che ti faccia in quattro per me.>> Dice arrossendo, io sorrido.

~
Arriviamo a Napoli, cerco un parcheggio, il più vicino alla casa di Arianna, lei guarda con occhi luminosi il panorama tramontante del capoluogo campano, in tutto il suo aspetto antico ma sempre in subbuglio.

Lei si stiracchia allungandosi, fa una smorfia che mi fa subito ridere e si alza tendendo lentamente le gambe, continua a guardare gli altri edifici antichi, lentamente sfodera la sua adorata Canon e inizia a fotografare, sento poi delle notifiche venire dal suo cellulare, lei lo guarda e annuisce.

<<Le filtro dopo e poi le mando a Luchino.>> Dice osservandole soddisfatta, io sorrido, la vedo felice per una cosa che alcuni considererebbero sciocca, quando invece per lei è qualcosa che, semplicemente, la fa sorridere come una dolce e innocente bambina.

Mi guarda sorridente e si avvicina.

<<Mi chiedo cosa ti abbia portato a farmi viaggiare.>> Dice lei ridendo, io le sorrido.

<<Non lo so, sinceramente a me non piace viaggiare da solo>> dico.

<<Dunque propongo sempre a qualcuno di viaggiare con me, solitamente lo faccio insieme a Ramona, una volta soltanto con una mia ex, un paio di anni fa.>>.

Lei sembra incupirsi, ho detto qualcosa di sbagliato?

<<Okay.>> Dice.

Ci avviamo per la strada camminando sul marciapiede, mi segue accanto e io la guido, frugo nella tasca per trovare l’indirizzo di Arianna e, poco dopo, trovo il numero civico.

<<E’ questa la locanda?>> domanda Tish osservando il portone dell’ingresso, avrà notato l’assenza di un’insegna che segni la presenza del locale.

<<A quanto pare, aspetta che mi ha dato il campanello.>> Dico, suono il campanello con una scritta: “Locanda Meravigliosa Vista Mare”.

Non risponde nessuno, dopo poco si sentono gli ingranaggi del portone scoccare lentamente e l’ala di destra si apre, di fronte a noi si presenta un’Arianna avvolta da un prendisole verde acqua fiorito, Tish tira degli urletti e si abbracciano.

<<Ari!>> esclama eccitata, Arianna la abbraccia forte.

<<Mamma serba.>> Dice come se fosse una bambina, io rido a questa simpatica vista, lei scioglie l’abbraccio e mi guarda.

<<Giuro che in questi giorni sposo anche te.>> Dice puntandomi l’indice, io sorrido.

E’ dolce quando sorride.

<<Che ci fate ancora fuori? La Locanda Meravigliosa Vista Mare vi sta aspettando, vi faccio vedere le camere.>> Esordisce teatralmente, noi ridiamo ed entriamo.

La casa di Arianna è molto grande: dopo il portone c’è un grande spiazzo occupato da tante piange, glicini viola e una panchina grande, apre un'altra porta e ci fa entrare.

<<Benvenuti a casa Forte, signori.>> Dice, io alzo gli occhi, la casa all'interno è ampia e dall'aspetto rustico, caldo.

Familiare.

<<Hai una casa strepitosa, Arianna.>> Dice Tish guardando l'amica.

<<Posso scattare una foto?>> chiede lei, Ari la guarda annuendo, Tish si inginocchia e fa una foto all’angolatura delle scale, si alza e la guarda, poi le arriva una notifica sul cellulare, lo prende e lo guarda.

<<Lo ritocco con le altre, guarda.>> dice sporgendosi verso Ari e poi verso di me, io annuisco sorridendole.

<<Bene, ora chiamo papà così che scarichi i bagagli, io vi faccio vedere le stanze.>> Dice Arianna, scatta subito verso Tish.

<<Tu dormi con me, senza nessuna discussione.>> Le ordina, lei ride e fa il segno di saluto militare.

<<Sissignore!>>.

Saliamo le larghe scale e arriviamo al piano superiore, si presenta un lungo corridoio costeggiato di porte antiche, avanza e noi la seguiamo.

<<Questa qui sarà la camera di Albi.>> Dice, la apre e rimango sorpreso: è grande e moderna, diversa confronto all'ambiente della casa.

<<Questa invece sarà la nostra, Mamma serba.>> Le dice, Tish ride e si sporge per vedere: è una camera semplice, le pareti sono chiare e costellate di fogli e foto.

<<Bene signori, è un servizio all inclusive qui, colazione alle nove, pranzo all'una e cena alle otto, non accettiamo ritardi.>> Dice Arianna, noi annuiamo, sentiamo una donna chiamarla e lei sgattaiola via.

<<Mi piace questa locanda.>> Commenta Tish, io sorrido. <<Già…>>.

Il Serale|| Tisherto FanfictionWhere stories live. Discover now