六 Piccole Coincidenze

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«Sì è qui, ma sta parlando con una ragazza

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«Sì è qui, ma sta parlando con una ragazza. E se fosse la sua ragazza? Sembrano molto in sintonia. Non posso semplicemente andare lì ed interromperli per scopi personali. E non so neanche cosa dirgli! Se stanno parlando di qualcosa di serio? Magari a lui è morto il gatto e farei una figuraccia andando lì e iniziando a parlare come se niente fosse» le labbra si muovevano velocemente e la voce non aveva alcuna intenzione di stopparsi e tanto meno i polmoni volevano prendere aria. Le mani erano leggermente sudate e non per il caldo, ché erano neanche a metà marzo e l'afa ancora arrivava. Si stava trattenendo dal tirare tutte le pellicine sulle dita, un vizio che sin da bambina non si era mai tolto quando era nervosa.

Un grugnito dall'altro capo del telefono e un fruscio segno che l'interlocutore si era spostato dalla sua precedente posizione. «Se non ti muovi e vai a parlargli giuro che vengo lì e ti ci butto addosso, okay? Smettila di fare come al solito teorie assurde che non si basano assolutamente su niente! Ora se non ti dispiace dovrei prepararmi per il turno a lavoro».

Alzò gli occhi al cielo sbuffando e guardando indecisa la figura del ragazzo intento a parlare con l'altra ragazza. Ad occhio e croce sembrava davvero carina e simpatica, chissà se lei poteva competere. «Come sei rude» borbottò non ricevendo alcuna risposta. «D'accordo, ci vediamo più tardi al bar. E ricordati di farmi sentire quella tua canzone!» esclamò ma neanche il tempo di finire la frase che le aveva riattaccato in faccia. Irritante. Sbuffò mettendo in tasca il cellulare e facendosi coraggio si diresse verso il ragazzo che la faceva diventare una ragazzina alle prese con la sua prima cotta. Prima che potesse dire qualsiasi cosa, l'altra ragazza la notò e le rivolse un sorriso gentile. A quel punto anche il ragazzo si girò e le rivolse un dolce sorriso che a lei faceva venire il batticuore. Deglutì: non era ancora pronta per parlargli, non ancora si era fatta il discorso di incoraggiamento interiore!

«Younjung! Sei venuta per il libro?» il saluto euforico e cordiale di Seokjin la destabilizzarono per qualche secondo. Quel ragazzo aveva un effetto strano e sovvertente su di lei: il suo sorriso smagliante le scioglieva il cuore, i suoi occhi sempre pieni di quella luce di felicità che lo caratterizzava, la sua risata contagiosa... Erano queste le piccole cose che avevano rapito Younjung trascinandola in quel nido intrecciato e talvolta sofferente chiamato amore.

«Sì, è arrivato?» chiese ricambiando spontaneamente il sorriso. Seokjin annuì alzandosi e superandola per andare dietro al bancone, inebriando la ragazza con la sua acqua di colonia dal profumo dolce. Younjung sorrise girandosi e fronteggiando la ragazza seduta al tavolo. Emanava gentilezza e dolcezza ma per qualche strano motivo le metteva soggezione.

«Sei una sua amica?» chiese la ragazza senza togliersi il sorriso dalle labbra, inclinando di poco la testa verso sinistra. Amica, magari. Younjung scosse la testa sorridendo timidamente, non accennando a sedersi.

«Più o meno, ma siamo più conoscenti. Vengo spesso qui per ordinare dei libri che solitamente non si trovano in giro e ogni tanto scambiamo qualche parola» mormorò sperando interiormente che Seokjin facesse presto a portarle il libro. Non aveva la minima voglia di iniziare un semi interrogatorio.

It's Written In The Stars| Jeon JungkookWhere stories live. Discover now