CAPITOLO 6: KARINE

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LUCAS

Questa ragazza è bellissima, i suoi capelli castani lisci, i suoi occhi grigio-azzurri che la rendono diversa, con la pelle abbronzata, è più bassa di me, però non nega il fatto che ha delle curve che ti mozzano il fiato.

-Vieni qui spesso?- domandai, mentre camminavamo.

- A volte, vado sempre sulla collina dove ci siamo incontrati, perché sono sempre sola- disse guardandosi alle spalle.

- Sei un tipo solitario?- chiesi divertito, lei sorrise e fece uscire una risata che mi sembrava bellissima.

- Uno di solito pensa da solo- rispose sorridendo.

- Beh, questo non lo discuto- dissi annuendo.

-Tu vieni spesso qui?- chiese guardandomi attraverso le sue lunghe ciglia.

-Vengo per sentirmi in pace , mi piace stare all'aria aperta- risposi con tranquillità.

- Un uomo complicato- disse ridendo.

" se sapessi"

- E Karine, quanti anni hai?- chiesi curioso.

-Venti, e tu?- chiese, rimasi un po sorpreso, con quel corpo pensavo fosse più grande.

- Ventiquattro- risposi guardandola, lei annuì.

- Cosa studi?- chiese guardando Tessa che correva qua e la .

- Tra pochi mesi finirò di studiare finanza, mio padre é il capo di un impresa e sono l'unico erede- risposi serio.

- Beh ti capisco, io studio amministrazione perché mio padre più avanti, vuole che prenda le redini del suo club- disse facendo una faccia che mi fece ridere.

-Non hai fratelli?- chiesi, lei negò con la testa- In che università studi?- chiesi e lei arrossì.

- Studio a casa, mio padre è molto protettivo- disse a voce bassa.

- Capisco, questo accade quando hai figlie così belle- dissi senza pensare, lei arrossì ancora di più.

- Io lo vedo, come se volesse tenermi rinchiusa per tutta la vita- disse drammaticamente.

- Non credo, lo fa perché si preoccupa che potrebbe capitarti qualcosa- dissi, lei mi regalò un sorriso timido, che fece stringere il mio cuore.

-Non importa, come va la tua vita?- chiese interessata.

-Normale- mentii totalmente.

- Ti invidio, la mia é molto complicata- rispose sincera.

" Dio lei è così sincera, e io le sto mentendo su tutto"

- Tutti hanno problemi nella propria vita- risposi tentando si sentirmi meglio, però non mi aiutò per niente.

- Si se hai una vita senza emozioni- disse divertita.

" la mia ha più emozioni di quello che vorrei"

- Questo è quello che dico io- dissi falsamente - Vuoi andare a mangiare qualcosa?- chiesi per cambiare argomento.

-Certo, Tessa vieni qua- chiamò il suo cane, che obbediente venne subito.

Camminiamo fino a una pizzeria vicina, ordiniamo insieme a qualcosa da bere, e continuammo a conversare tranquillamente, con lei era facile parlare, e ogni cosa dicesse mi strappava un sorriso. All'inizio era timida , ma quando prese confidenza, si aprì di più con me, aveva il tono sarcastico , era divertente ed era sexy, molto, molto sexy. Le ore passarono volando mentre parlavamo ed entrambi ci accorgeremmo dell'ora, quando il suo telefono suonò, era suo padre che voleva che andasse a casa.

Amor ProhibidoWhere stories live. Discover now