CAPITOLO CINQUANTA: Giro in elicottero

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-82, 1 Aprile.

Febbraio e Marzo sono due mesi che sono passati molto velocemente, mi sono dedicata allo studio, ma ho sentito più volte i miei genitori, perché in questo periodo il loro lavoro è più "leggero".

"Kaleb, ci farai cadere!" urlo guardando dal finestrino la città e le sue luci, è fantastica.

"Tranquilla Martina, mio zio pilotava elicotteri e mi ha insegnato!" spiega ed io alzo gli occhi al cielo per la sua convinzione.

Un altro punto della lista si è avverato ed adesso ne mancano solamente due: Giappone e trovare un donatore.

Forse l'ultimo non si avvererà, ma per adesso voglio vivere la mia vita al completo.

"Domani è il tuo compleanno, venti anni" dico sorridendo e Kaleb annuisce, ma su questo argomento rimane serio.

"Non voglio festeggiarlo." la sua voce è roca e non insisto per non recare altro fastidio.
Purtroppo è troppo tardi, perché domani saranno tutti a casa di Kaleb per festeggiare il suo compleanno, ma lui non sa nulla.

"Direi di scendere, fai un atterraggio decente" ridacchio e alza il dito medio, per poi concentrarsi sull'elicottero.

-81

Sposto il mio sguardo su Kaleb, che dorme beatamente affianco a me, lascio una scia di baci sul suo collo e spalanca la bocca, per poi borbottare cose indecifrabili.

"Buongiorno amore mio e buon compleanno" sussurro mettendomi a cavalcioni su di lui, noto che è sveglio e sorride, quindi mi abbasso per baciarlo e senza perder tempo inserisce la lingua.

"Cosa vuoi per colazione?" Mormoro sulle sue labbra e sussurra "te", arrossisco a quell'affermazione e strofino la mia intimità sulla sua facendolo eccitare.

"Allora mangiami"

"Perfetto ragazzi, la torta l'avete messa in freezer? Le luci spente e i palloncini pronti a lanciarli, massimo silenzio che sta entrando" controllo le ultime cose e spegnendo la luce mi sistemo dietro la poltrona.

La porta si apre e saltiamo subito fuori urlando in coro "BUON COMPLEANNO"!
Kaleb è scioccato e mi guarda scuotendo la testa, ma poi sorride e viene verso di me, per poi abbracciarmi.

"Sei pazza" sussurra e poi poggia un bacio a stampo sulle mie labbra, mi beo di esse e poi mi stacco andando dagli altri.

"Julia, prendi la tavola calda per favore" lei annuisce e la porta direttamente a tavola, così tutti iniziamo a mangiare.

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