Chapter 1

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"Non hanno capito che, dopo tutto quello che hai passato, per stare bene puoi fare a meno di chiunque.."

cit. sconosciuto

Brividi, percorrono la mia spina dorsale.

Urli soffocati, invadono la mia mente.

Dolore, opprime le mie ossa.

Sola con la mia unica fedele compagna, la luna.

È notte fonda, le lenzuola sono aggrovigliate ai miei piedi, mentre la coperta giace sul pavimento.

Sento freddo, ma non m'interessa.

Un sapore metallico invade la mia bocca; sangue.

Mi pulisco la bocca con la mano ed anch'essa si sporca di quel rosso scarlatto, ma tanto ormai ci ho fatto l'abitudine.

Mi metto seduta sul letto mentre i ricordi di ieri notte riaffiorano nella mia mente. Scuoto violentemente la testa sperando con tutta me stessa che con quel gesto essi scompaiano, ma ovviamente ciò non accadde.

Mi metto le mani nei capelli ed urlo, ma dalla mia bocca non esce alcun suono.

Il silenzio regna nella stanza, mentre la mia anima urla disperate richieste di aiuto, che nessuno riesce a sentire, o per meglio dire, che nessuno è interessato a sentire.

Mi alzo convinta del fatto che non ci sia e mai ci sarà qualcuno disposto ad ascoltare le mie disperate richieste di aiuto urlate attraverso i miei silenzi.

Vado in bagno, accendo la luce ed evito di guardarmi allo specchio, mi spoglio ed entro nuda sotto il getto dell'acqua fredda.

Chiudo gli occhi ed immagino; immagino una vita che non sia la mia, una vita piena di felicità ed amore...una vita senza tutto questo dolore.

E sorrido pensando che tutto ciò è e rimarrà sempre e solo un sogno che non potrà mai essere realtà.

Dopo essermi lavata i capelli prendo la spugna e la sfrego sulla mia candida pelle.

Mi guardo le mani e le vedo sporche di quel mio ormai vecchio amico, sangue. Le metto sotto il getto dell'acqua colorandolo di un rosso scarlatto.

Ormai tutto intorno a me è sporco di sangue, il pavimento, le mura, il mio corpo.

Riguardo le mie mani e noto che sono ancora macchiate di quel liquido rossastro. Le sfrego insieme violentemente ma esso rimane lo stesso, è un qualcosa di indelebile, che mi accompagnerà per tutta la vita e non mi lascerà mai.

Eh beh grazie al cazzo.

Coscienza cara..quanto mi sei mancata.

Sento il mio battito cardiaco aumentare, brividi iniziano a percorrere la mia pelle, le mani iniziano a tremare e così anche tutto il mio corpo, inizia a mancarmi il fiato e fatico a respirare, sento un forte dolore al petto che mi costringe a piegarmi in avanti ed un forte senso di nausea mi colpisce.

Tutto intorno a me inizia a girare mentre la testa inizia a farsi leggera e per non cadere mi appoggio con il braccio al muro, sporcandolo.

La risposta al motivo per cui sto male rimbomba nella mia testa; sto avendo un attacco di panico.

La mia vista inizia ad essere offuscata da dei piccoli pallini neri che piano piano iniziano ad aumentare impedendomi la vista.
Un forte capogiro mi colpisce e le mie gambe cedono facendomi cadere al suolo sbattendo la testa, mentre un urlo soffocato invade la mia mente accompagnandomi in questo mio viaggio verso l'oscurità.











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