|𝐍𝐞𝐫𝐨 𝐈𝐧𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨| 𝘙𝘰𝘭𝘦𝘱𝘭𝘢𝘺

Capitolo speciale

Naevia si trovava nella sua capanna, stava giocando assieme al piccolo Roland con un giocattolo di legno che gli aveva intagliato Manfred. Il bambino era seduto al centro del giaciglio, e rideva mentre Naevia lo osservava con un sorriso dolce sul viso. Poi, mentre lui agitava il giocattolo, Naevia cadde in una sorta di trance. Sussultò, sentendo urla provenire da qualche parte oltre la finestra. Voci di uomini, donne, bambini che piangevano, toni pregni di timore, altri di rabbia e frustrazione. E poi le vide, numerose persone, molte di loro col viso sfiorito dalla povertà, agitare bastoni, lance, forconi, inveire per le strade. Guardie armate correvano verso di loro, nel tentativo di sedare quella che sembrava una rivolta. Le parve di vedere un volto conosciuto, un uomo con lunghi capelli neri e qualche ciocca intrecciata, un falco che volava sopra la sua testa, lui che alzava lo sguardo preoccupato verso l'animale, poi si difendeva da un gruppo di rivoltosi.

«Jared!» lo sentì imprecare, cercando di farsi strada verso il cavaliere.

Naevia lo riconobbe, era cambiato un po', ma era sempre lui.

Stava cercando di scortare una donna con un bambino in braccio verso vicoli più sicuri, ma un gruppo di rivoltosi l'aveva raggiunto.

Nel tentativo di proteggere la donna, sfoderò la spada e cercò di parare i colpi, ma lance e forconi arrivarono da tutte le direzioni, trafiggendolo. Lui non si mosse, facendo da scudo alla donna.

«No!» urlò un uomo che Naevia non aveva mai visto, mentre cercava di andare in suo soccorso. Jared si era già accasciato, e poco dopo anche l'altro uomo subì lo stesso atroce destino sotto lo sguardo impotente e spaventato di Naevia. Le voci divennero sempre più forti e violente nella sua testa, Naevia si voltò per correre via e il vento sollevò un foglio di pergamena che lei calpestò. Si fermò di scatto, chinandosi a raccoglierlo: vi era sopra il ritratto di Eirianwen.