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Vedo Lea davanti a me che mi si avvicina ignorando Aurora.
Lea - Senti so che ora stai con lei ma io ti amo e non ti posso lasciar andare... -
Dice con gli occhi lucidi, io la amo ancora ma non dimentico che mi ha tradito....
Io - Lea vattene -
Lei estrae qualcosa dalla tasca e vedo che è un braccialetto molto semplice con una D.
Lea - Ti prego prendilo -
Io lo afferro e lo butto a terra, andandomene seguito da Aurora.
Dopo 1 ora riaccompagno Aurora a casa ma passando davanti al punto di prima vedo Lea ancora ferma lì e resto a guardarla.
Dopo 10 minuti si alza e decido di seguirla.
Porta il braccialetto ad un banco dei pegni ed esce con 150 € in mano, che mette subito via.
Continuo a seguirla e vedo che arriva ad un vecchio magazzino dove si cambia e mette una minigonna e un top che sembra più un pezzo di sopra di un bikini...
Dopo esce e inizia a camminare fino alla tangenziale, dove si ferma.
Non ci voglio credere.
Dopo pochissimo si ferma una macchina e la fa salire....no Lea non lo farebbe mai....
Decido di andare a casa sua ad aspettarla e mi siedo davanti alla porta dell'appartamento.
Dopo circa mezz'ora esce la signora Mocetti
Signora - Ciao Daniele, che ci fai qui? -
Io - Aspetto Lea -
Signora - Ma che la aspetti a fare? Sono 3 giorni che la famiglia è stata sfrattata e i genitori sono stati portati ad una casa di cura.... Hanno scoperto che picchiavano la figlia.... Mi spiace, volevo appunto sapere come stava. Puoi dirmelo tu? -
Io - Non mi aveva detto nulla..... -
Signora - Lei non lo direbbe mai a nessuno pur di non pesargli.... -

Ora capisco....
Ecco perché lo ha fatto....
Lea non ha più una casa....
Torno di nuovo al magazzino e prima di entrare sbircio. C'è Lea che sta contando delle banconete che sono quelle di prima più una banconota da 50, sospira.
Lea - 200€ e devo tirare avanti, ricompreró il regalo a Daniele -
Quando si avvia verso la porta mi si trova davanti
Lea - Daniele I-io..... -
Io - So tutto Lea, perché non lo hai detto? -
Lea - Dai andiamo....è come se ti avessi tradito. Sono una puttana, un tutti i sensi -
Io - Ma tu non facevi già la barista? -
Lea - il bar ha chiuso e ora che i miei non ci sono più non mi assume nessuno - dice con un sorriso malinconico
Io - Lea, vieni da me -
Lea - No Dani no..... Hai una ragazza e io forse ce la posso fare anche in questo modo, non posso pesarti... -

Non ci credo, lei nonostante tutto non vuole comunque infastidire gli altri...
La abbraccio d'istinto, senza pensare a nient'altro
Io - Lea dai, vieni da me ti prego..... Io ti amo. Lasceró aurora ma torna da me.... -
Lei scoppia a piangerai e poi sussura un sì tra i singhiozzi

/2 ore dopo/

Torno a casa tenendo per mano Lea che ha in mano la sua borsa con solo una maglietta e dei leggins dentro.
Entro eppure non c'è nessuno...
Strano.....
Sono le 9 di sera e mi sarei aspettato di trovare i miei fratelli pronti ad urlarmi sulla soglia di casa.
Arrivò in salone e vedo Francesca che dorme in braccio ad Andrea, che buffo, fino a stamattina era il contrario.
Io - Scusa ma non è lei che di solito ti prende in braccio? Che poi fai parecchi chili più di lei -
Andrea - Già, è comunque la mia sorellona, eppure quando mi prende in braccio rischia di cadere come una pera -
Io - Vorrei vedere, sei due spanne più di lei.... -
Andrea - Appena tornano ti fanno il culo viola sappilo. Sono andati a cena fuori e ovviamente Franci si è offerta di restare a casa e stava crollando di sonno.
Poi è inciampata e quindi l'ho portata sul divano imbraccio -
Io - Ma quindi la forza per sollevare almeno lei la hai -
Dico ridendo e prendendolo pef il culo
Io - Dai dammela che la porto a letto -
Dico tentando di togliergliela dalle braccia ma lui si alza tenendo lei imbraccio a mo di sposa e avviandosi verso le scale.
Andrea - Appunto perché riesco benissimo a tenerla imbraccio è mia. -
In tutto questo Lea era rimasta a fissare e non appena Andrea sale fa un sorrisetto affermando - Direi che la ama proprio vostra sorella -
Io - Già. Anche se avrei preferito fosse sveglia per parlare con lei..... I miei fratelli maggiori mi uccideranno di botte non appena rientreranno a casa..... -
Dico facendola ridacchiare, lei mi si avvicina e mi bacia mentre io la afferro per la vita
Lea - una sgridata te la meriti.... -
Io - Si ma I miei fratelli non si limitano mai solo alle parole -
Lea - A-aspetta che intendi.... Non mi dire che ti picchiano..... Se è così non voglio che loro ti-
Io - Ehi ehi no calma..... Non mi fanno nulla che io non mi meriti... Amore tranquilla, non... Non rivivrai quello che vivevi a casa -
Lea - Come lo sai? -
Io - Me lo ha detto la vicina.... Mi dispiace amore.... -
Dico stringendola forte a me.
Lea - mi spieghi se non ti picchiano che ti fanno? -
Io - Tanto sono certo te ne renderai conto purtroppo.... -
Dico sospirando.
Dopo 30 minuti rientrano tutti e non appena Marco mi vede si precipita da me e mi tira sculaccioni fortissimi che mi fanno sobbalzare, ma il peggio è che lo fa davanti a Lea.
Mi spinge al muro e mi blocca con un braccio mentre con l'altro mi sculaccia e non penso di essere mai stato così in imbarazzo...
SMACK
Questo suono c'è ma io non sento dolore e Marco si blocca.
Mi giro per capire che stia accadendo e vedo il braccio di Lea che ha parato il colpo, mi levo Marco da dosso e vado da Lea sollevandole la manica.
Ha il braccio pieno di lividi e sull'avambraccio una manata rossa che le ha lasciato Marco.
Io - No amore no.... Hai le braccia distrutte..... -
Lei sorride e poi si gira verso di Marco
Lea - Non gli dovete fare male -
Dice ferma e convinta.
Gli altri sono come paralizzati ed io non so che dire.
Matteo - Ok qui forse dovrei capire un paio di cose -
Alessandra - A chi lo dici.... -

ANGOLO AUTRICE :

Ho aggiornato!

Un casino di famigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora