Capitolo Venticinque

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Finn

Dormo nel letto in cui Mills ha dormito ieri sera, il suo profumo continuava a distrarmi e i miei sogni erano popolati da lei. Nel cuscino è rimasta la fragranza di vaniglia dei suoi capelli, le lenzuola sono le stesse che coprivano lei, la mia immaginazione fa il resto, pensando a come copiavano le sue curve.

Se non fossi certo di ricevere un rifiuto, proverei a scivolare nel mio letto con lei. Ho combattuto tutta la notte per cacciare i ricordi di noi due sul divano del cottage.
O sul tavolo della cucina.
O di quello che è successo dopo.
Devo aspettare.
Ed è dannatamente dura.
Nel momento in cui ho deciso di intervenire, sapevo come sarebbe andata a finire. Ero cosciente che avrei rovinato il nostro appuntamento ma non potevo voltare le spalle a Shayne, non quando rischiava di finire in galera o in ospedale.
A quanto pare qualcosa della nostra amicizia è rimasto. Mi auguro che sia lo stesso per Shayne o, almeno, si senta in debito con me tanto da parlare.

Voglio che racconti la verità a Mills. Mi sto prendendo un rischio enorme, ma non posso andare avanti così. Dopo aver discusso del futuro con lei, ho ripensato alla trasmissione; ho bisogno di parlarne con Jackie e Shayne, senza che Brian si metta in mezzo.
Potremmo prenderci una pausa per seguire dei progetti personali, riprenderci, prima di ritrovarci magari con un nuovo progetto. Jackie sa che non posso andare avanti in questo modo. O prendo il controllo della mia vita o lo perderò per sempre.
Sa che non posso reggere ancora.

Brian però non ci concede spazio, continua a prendere impegni, ci tiene occupati fino allo sfinimento. Ci tiene sotto controllo, e se non è lui, sono i suoi scagnozzi. Alimenta la distanza tra noi, evitando che possiamo confrontarci.

La porta della mia stanza è chiusa, probabilmente Mills dorme ancora. Scendo in soggiorno, dove trovo Shayne accasciato su una delle poltrone. Si è addormentato con il bicchiere in mano. Non ho la forza di aiutarlo, ho smesso di farlo quando questa vita ci ha risucchiato e abbiamo perso la strada. Io ho trovato la mia, in un paesino sperduto della Scozia. Lui sta cercando di riempire quel vuoto, riempiendosi di droghe e alcol perché non ha nessuno.
Come siamo arrivati a questo punto, dall'essere inseparabili per la maggior parte delle nostre vite?
L'ho odiato con tutto me stesso dopo quello che ha fatto a Mills e a me, ma qual è il punto? Siamo due relitti alla deriva.
Lo colpisco col piede nudo.

«Bella addormentata, svegliati». Lui si agita e lascia cadere il bicchiere, prima di battere le palpebre e gemere.
«Che c’è?» La faccia annebbiata e gli occhi iniettati di sangue lo invecchiano; il labbro gonfio per via del pugno di ieri sera aggiunge colore all’immagine da star.
«Come va?» Lui si tocca il labbro e fa una smorfia.
«Sei stato tu?»
«Mi piacerebbe, purtroppo sono quello che ti ha tirato fuori da una rissa davanti al Lux». Vado in cucina seguito da lui, che puzza di alcol stantio a distanza.
«Cazzo», dice.
«Mi devi un favore. Ti ho trascinato via prima che arrivasse la polizia».
«Brian lo sa?»
«Sì, ringrazia Mills per avergli parlato». Shayne si stropiccia gli occhi con il palmo della mano.
«Raggio di Sole? Quando è tornata in scena?»
«Non ricordi proprio niente della scorsa notte?!»
«Solo fino a un certo punto». La macchina del caffè è vuota. Frugo nella dispensa, augurandomi che Viv l’abbia riempita come suo solito.

«Pensi che ti parlerò di me e Mills?» chiedo incredulo, senza voltarmi.
«Mi sono scusato. Non avrei dovuto parlare a Kara». Abbiamo avuto questa conversazione una volta, la settimana dopo il mio arrivo a Londra per le registrazioni. Sono andato a un passo dal mandare questo coglione in ospedale, per aver detto a Kara dove trovare Mills e aver sputtanato la cosa migliore che mi è successa in anni.

Trovo il caffè, accendo la macchina e mi giro verso Shayne.
«Ho raccontato a Mills la storia di Kara. Voglio che le parli anche tu». Lui fa un suono di scherno.
«Perché dovrei farlo?»
«Perché è ora che chiudiamo questa storia, Shayne. È quasi passato un anno, dammi tregua». Lo stato semi sobrio di Shayne gli consente di capire quello che sto dicendo, ma non credo sia pronto a sentire la verità. Invece, mi guarda in silenzio. «Lascia andare la rabbia, Shayne. Rimettiti in sesto prima di ucciderti».
«Sto bene così come sono».
«Davvero?»
«Vivi al massimo, muori giovane e lascia un bel cadavere».
Scuoto la testa disperato, desiderando che trovi qualcuno capace di raggiungerlo, prima che sia troppo tardi.
«Non possiamo andare avanti così. Brian ci sta soffocando».
«Non ricominciare con quella storia». Si alza ed esce dalla cucina. «Buongiorno, Raggio di Sole!» Sento Shayne salutarla, con un tono mellifluo che non lascia presupporre nulla di buono. Esco dietro a lui, preoccupato di cosa accadrà dopo.

YOLO ~ FillieTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang