Capitolo 25

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I learned to love you

CALUM

N/A: quel love you nel titolo vuol dire "volere bene" e non "amare".. so che ci speravate ma non è ancora arrivato il momento :) buona lettura.

«E questo per cosa?» chiedo toccandomi le labbra, increspate da un leggero sorriso.
«Io.. non lo so.» dice guardando un punto oltre la mia spalla, con le sopracciglia aggrottate. Annuisco ancora sorpreso.
«La prossima volta avvisami allora,»

«L-la prossima volta?» punta lo sguardo nel mio, confusa.
«Si, se vorrai baciarmi di nuovo.» la ragazza diventa rossa come un pomodoro, abbandonandosi ad una risatina nervosa.
«Ok, il mio tentativo di smorzare la tensione è fallito miseramente..» sbuffo una risata non staccando nemmeno per un secondo lo sguardo dal suo, che invece tende ad essere vagante «Ci hai provato,» dice sorridendo.
«Ci ho provato.»

A volte le persone si aggrappano a certe convinzioni come quella che se smetti di mangiare, torni in forma o se una cosa è scritta su internet allora è vera, per non parlare della foto del dragone che è ovviamente blu e nero ma certe persone ancora si ostinano a dire che sia bianco e oro. Ecco, io pensavo che per rilassare i nervi avrei avuto bisogno del mio pacchetto di sigarette giornaliero, eppure in questa stanza, con il silenzio che mi circonda e il lieve russare di Megan, mi sento in pace con me stesso e con il mondo intero.

Facendo il meno rumore possibile, mi alzo dal letto, fermandomi un instante ad ammirare la ragazzina dormiente: il mio sguardo si posa inevitabilmente sulle sue labbra rosate, adesso schiuse, che solo otto ore fa erano adagiate sulle mie.

Mi chiudo la porta alle spalle, andando in cucina per addentare qualcosa e porre fine al fastidioso brontolio del mio stomaco.
«Questa ancora non l'abbiamo provata,» la voce di Mike risuona nella stanza, mentre rivolge il display del suo telefono verso il biondo.
«Mikey, non sono così elastico e poi ho le gambe troppo lunghe..» dice Luke con un'espressione incerta in volto.
«Proviamoci almeno, secondo me sarebbe stupendo.» sorride mordendosi il labbro, prima di lasciargli un lungo bacio sulle labbra.
Mi schiarisco la gola per fargli notare la mia presenza.
«Ho paura di chiedervi di cosa stavate parlando.» i due ragazzi si separano e il tinto ridacchia.
«Una posizione,»
Aggrotto le sopracciglia in un'espressione schifata.
«Preferisco rimanere fuori dalla vostra vita sessuale-» dico prendendo degli avanzi di cibo dal frigo: lasagne al ragù.
«Una posizione di yoga, Calum.»
«Ah okay.» la mia espressione si rilassa subito. Prendo una forchettata di lasagne, quando entrano Ashton e Anna dalla porta di casa: non sembrano particolarmente amorevoli come al solito.
«Invece vogliamo parlare di quel ragazzo al ballo? Mh? Chi era?»

Ash posa le mani sui fianchi, apparentemente arrabbiato.
«Era Thompson, andavamo nello stesso corso d'arte! Veramente vuoi fare la parte del geloso? Ti ho visto con quella là.. Katherine.» riduce gli occhi a due fessure, imitando la posizione dell'altro ragazzo.
«Siamo solo amici!» rotea gli occhi provocando Anna.
«Anche io e Thompson lo siamo!» grugnisce arrabbiata, venendo verso di me. Mi strappa la forchetta dalle mani, prendendosi poi il piatto.
«Ehi! Il mio cibo.» le rivolgo un'occhiata offesa che lei ignora, continuando a mangiare le mie lasagne, dando le spalle al batterista.
«Anna..»
«Che vuoi?»
«Lo sai che amo solo te, Kay è solo un'amica,» la ragazza spalanca la bocca e riduce gli occhi in due fessure mentre mi restituisce il piatto, girandosi verso il povero Ashton.
«L'hai appena chiamata Kay.. è chiaro che non siete solo amici!» incrocia le braccia al petto mentre il ragazzo le lascia pesantemente andare contro i fianchi.
«Smettila di fare la bambina, Dio santo!»

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