Ben si sentì scuotere violentemente sulla spalla e aprì lentamente le palpebre, ritrovandosi davanti alla propria faccia quella sfigurata di Jeff the killer.
<<Piccoletto! Piccoletto! Ti svegli o no!?>>
Ben si alzò di schiena, aiutandosi con l'ausilio del braccio per drizzarsi col busto, con ancora la vista leggermente offuscata.
<<Ma dove mi trovo? Prima... Ero nel suo circo e->>
<<ASPETTA, CHE COSA!?>>
Lo bloccò subito il ragazzo, afferrandolo da entrambe le spalle.
<<Di che circo stai farneticando? Non starai parlando del SUO circo>>
Ben rimase in silenzio, annuendo con la testa con sguardo perplesso.
<<Ma cosa ti è saltato in mente? Ma sei ritardato o cosa? Che cazzo vai a fare nella tana di quell'essere? Vuoi farti ammazzare, per caso!?>>
Domandò frettolosamente Jeff.
<<Per chi mi hai preso, per un idiota? È stato quel Laughing Jack a sequestrarmi dalla mia stanza e a portarmi nel suo tendone. Secondo te il letto ha preso vita e si è ribaltato da solo?>>
Domandò con ironia, indicando il letto rovesciato e mezzo rotto nell'angolo della stanza.
<<Come mai ti ha rapito e poi riportato a casa, senza averti prima torturato e ucciso? Cos'è, avete preso un caffettino e avete intrapreso un'eccitante chiacchierata sul
tempo?>>
<<Ma sei cieco o cosa? Non vedi che sono pieno di ferite e lividi? Ti basta guardare la mia guancia per capire>>
Disse il ragazzino, portandosi una mano alla guancia su cui si era preso un violento pugno da parte di Laughing Jack. Spalancò le palpebre nel non sentire nessun tipo di protuberanza o dolore. Si toccò il collo e anche quel punto sembrava essere completamente apposto. Si guardò per tutto il corpo, scoprendo così di essere privo di ferite, come se fosse guarito del tutto nel giro di poche ore.
<<Io... Sono confuso. Quel Jack mi aveva colpito e quasi ucciso. Com'è possibile che non ho più i suoi segni? È impossibile che io sia guarito in così poco tempo!>>
Disse, alzandosi di colpo, togliendosi di dosso le mani dell'assassino che lo ascoltava, non capendoci più di tanto.
<<Boh, magari sei magico>>
<<Ma puoi essere serio per almeno dieci minuti? Devi sempre dire solo sciocchezze?>>
Chiese Ben, con tono innervosito.
<<Sei sempre così serio, Benny. Fattela una bella risata ogni tanto!>>
Disse Jeff, cercando di sdrammatizzare la situazione abbastanza tesa. Ben si avvicinò al letto e, con fatica, lo rigirò e lo rimise al suo posto, scrollando il materasso con all'interno qualche larva. Il biondino, alla vista degli insetti, arricciò il naso con disgusto.
<<Che schifo. Non ci sono materassi senza insetti?>>
Chiese Ben, raccogliendo con le dita le larve per poterle lanciare fuori dalla finestra.
<<Dove credi di trovarti, in un Hotel a cinque stelle?>>
Domandò con ironia Jeff the killer, ridacchiando di gusto.
Ben sbuffò e scosse la testa. Poi prese il suo zaino da terra e se lo mise in spalla.
<<Beh, grazie di avermi ospitato e tutto. Io me ne vado>> Si avvicinò alla porta ma venne bloccato da Jeff, che lo guardava con sguardo furioso.
<<Cosa credi di fare, piccola caccola? Prendere e andare via in modo così sbrusco? Dopo averti ospitato in casa mia!? Oh, no, piccolo stronzo. Non ti lascerò andare via senza aver prima ottenuto qualcosa in cambio da te!>>
Disse, avvicinandosi di più al ragazzo.
<<Qualcosa da me? Ma io non ho niente da darti>>
<<Oh, sì se hai qualcosa da darmi. Voglio il tuo viso a disposizione, voglio renderlo bellissimo esattamente come il mio. Dovresti sentirti onorato nel sapere che stai per diventare come me, piccolo ingrato!>>
Ben ringhiò e gli puntò contro la mano destra, col palmo aperto.
<<Eheheh, che cosa vorresti fare? Battermi il cinque?>>
Domandò, scoppiando poi a ridere. Ben socchiuse le palpebre e ringhiò di nuovo, e il suo palmo della mano prese fuoco, spaventando il killer che, preso alla sprovvista, cadde all'indietro, finendo col sedere per terra.
<<Ma sì. Un batti cinque non si rifiuta mai>>
Disse ridacchiando il biondo, abbassando la mano che si spense subito. Poi uscì dalla stanza e da quella casa, senza guardarsi indietro.
CZYTASZ
《REVENGE》
FanfictionSolo oscurità fino a quel momento. Rinchiuso per anni dentro quel dannato gioco che odiava con tutto il cuore. All'inizio era un po' confuso, poi iniziò ad avere paura, terrore per quella situazione a lui sconosciuta fino a quel momento. Poi, second...
