1

666 37 23
                                    

Sono Taehyung. Mi sono trasferito da Daegu, a Seoul, per il lavoro di mio padre.

Ho lasciato il mio migliore amico, Yoongi, a Daegu. Ecco perché sono scazzato.

In più è Lunedì. Che palle. Devo andare a scuola. Quella nuova. Sicuramente mi sfotteranno, come sempre, dicendo tipo “Un nerd secchione ci sta guardando, poi lavati la faccia, gli occhi di preciso, se no diventeresti come lui, uno sfigato!” d’altronde, c’ero abituato.

«Tesoro! La colazione è pronta!» mi chiamò mia madre.

«Scendo subito!» miei le ciabatte e andai a mangiare.

Poi mi vestii, mi diedi un'aggiustatina e misi gli occhiali. Pronto per andare a scuola, yee! -sono sarcastico-

Entrai in quell’edificio enorme, pieno di studenti, mi guardai intorno, notando quanto fosse pieno quel corridoio.

Subito dopo, urtai qualcuno.

«Non credo di averti mai visto, sfigato, sei nuovo?» chiese una voce. La voce di un bel ragazzo dalla faccia tosta.

«Si. Sono nuovo. Scusami per averti urtato.» dissi a tono serio, misto, più che altro. Ero sia freddo che serio.

«Come ti chiami bel visino?» Disse uno accanto a quel ragazzo.

«Sono affari tuoi?» risposi.

«Che maleducato. Io sono Jimin, e quello che ti ha parlato prima è Jungkook.»

«Mhh...Minna e Cocco...Mhmh, sì, vi chiamerò Minna e Cocco.» affermai.

«Sfigato non osare provocarci.» disse Cocco.

Sbuffai, «Ora mi lasciate in pace?» chiesi spazientito.

«No, No, devi dirci come ti chiami o ti infilo un palo su per il culo» rispose Cocco.

Sbuffai ancora. «Sono Taehyung. Ora lasciatemi stare» dissi.

«Eh no piccoletto, non ti serve una gu-» fu interrotto da un'altro ragazzo.

«Jungkook, Jimin, lasciatelo stare.» Era un ragazzo alto, capelli bianchi tinti, portati al lato dal gel.

«Namjoon, sei il capoclasse, non il capocorridoio, quello è Jin» sbuffò Minna.

«Ho detto, lasciatelo stare.» disse serio questo...Namjoon(?)

Se ne andarono. Gli devo.

«Uhm, piacere Taehyung» Sorrisi.
«Namjoon, piacere mio» ricambiò il sorriso. Aveva Delle fossette adorabili quando sorrideva.




/ È uscito in ritardo perché non caricava. Che palle.

𝙁𝙧𝙤𝙢 𝙃𝙖𝙩𝙚 𝙏𝙤 𝙇𝙤𝙫𝙚 - 𝘒𝘰𝘰𝘬𝘝 Where stories live. Discover now