La tipica mattina di scuola, o almeno così credevo...

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Erano circa le 6:15 quando la sveglia suonò, facendomi sobbalzare. "Maledetta sveglia" pensai. Poi, con la voglia di vivere si un bradipo mi alzai, mi guardai allo specchio, consapevole del mio aspetto da zombie, e mi avviai verso il bagno, cercando di rendermi presentabile per il primo giorno di scuola.
Proprio così: il primo giorno dell'ultimo anno del liceo scientifico o, come preferisco definirlo, il periodo più esasperante della mia vita.

Dopo essermi vestita, scesi per andare a fare colazione. Ora premetto che non saremo la famiglia più normale del mondo ma io li adoro così come sono; «Buongiorno tesoro, dormito bene?» mi domandò mia mamma, «Buongiorno Mamma. Si tutto a posto grazie». Mi presi una sedia e feci colazione.

Poco dopo raccolsi da terra il mio pranzo e uscii di fretta per non perdere l'autobus. Ovviamente in fermata c'era Lola, la mia migliore amica, colei che mi aveva sostenuto sempre e perennemente nonostante il mio comportamento talvolta più che incomprensibile. «Ciao Lol» la salutai, «Oh qualcuno ha deciso finalmente di degnarci della sua presenza» disse lei, ridendo ed io ricambiai con una spintarella.

Dopo che l'autobus ci lasciò a quella che sembrava l'entrata dell'inferno di Dante -no sul serio mi sembrava di vedere la scritta "abbandonate la speranza o voi che entrate" o cose simili-, io e Lol entrammo a scuola, scoprendo per nostra disgrazia di non essere in classe assieme. Infatti io ero nella sezione F e lei nella C. Dopo pianti degni di un Oscar con tanto di complimenti da parte di Julia Roberts, ci dirigemmo verso  le nostre rispettive classi.

Finite le lezioni, camminando in giro per il corridoio, andai a sbattere contro la schiena della persona più sexy e ovviamente più stronza di tutta la scuola, e fidatevi non sto esagerando: Thomas coglione Jonshon.
Ok ok coglione non fa parte del suo nome ma ammettiamolo: è proprio un COGLIONE. Primo: è il più puttaniere della scuola, secondo: è sgarbato oltre che essere orribilmente pervertito. Ma ora torniamo alla realtà... «Ao deficiente, stai attenta a dove va... oh oh  ciao Carolina» lui sa quando odi il fatto di storpiare il mio nome Coraline in Carolina; «in primo luogo il mio nome è Coraline e non Carolina e poi smettila di occupare il corridoio con il tuo incommensurabile ego»
«Ahi ahi ahi qualcuno si è alzato dalla parte sbagliata stamattina? E un'altra cosa: cerca di non venirmi più addosso. Lo so che sono irresistibile ma tu provaci ok Carolina?». Mmmmmm lo ODIO. Così decisi di alzare il mio dito medio, che per la cronaca sposerei visto tutte le volte che lo uso per dire quello che penso, ed andarmene.

Uscita da scuola, mi dirigo insieme a Lola verso il bar per pranzare e lamentarmi dei miei noiosi compiti, compagni di classe, eccetera eccetera... Poi prendiamo l'autobus e dopo circa un quarto d'ora scendiamo nel nostro quanrtire salutandoci.
Entrata a casa e urlando "Buongiorno" ricevo la risposta di mia madre che mi chiede di venire un secondo in salotto. Io mi chiedo che sarà successo e, dopo essermi presa un enorme bicchiere d'acqua mi dirigo in salotto.

Porca troia: nel MIO salotto, sul MIO divano, era stravaccato Thomas coglione Jonshon...

                                   CONTINUA...
Angolo autrice: ciao ragazzi. A dire la verità non so nemmeno se questo capitolo uscirà da qui ma in tal caso, spero davvero vi abbia un po' intrigato.
Baci baci ❤️

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