Io lo odio, giusto...?!

16 6 0
                                    

Scesi dalla macchina dei nostri genitori ci affrettammo ad aiutare la compagnia di traslochi a scaricare e poi, mentre mio padre urlava a destra e a manca per posizionare le notte cose nel modo corretto, il signor Jonshon ci fece strada verso le nostre stanze.

La mia stanza era ENORME e giuro, in confronto la mia vecchia stanzetta, che io consideravo davvero grande, ecco quella in confronto a questa sembrava uno sputacchio.
Il letto a baldacchino di colore bordò risaltava in mezzo alla stanza. Alla sua destra era posizionato un comodino in legno di mogano ed un tappetino con decorazioni che ricordavano le lucine sugli alberi natalizi tanto erano colorate e posizionate a caso. Come un vero albero di Natale insomma.

Quando finii di sistemarmi e notai che anche Thomas ebbe finito, ci affrettammo a cacciare da casi i nostri genitori, che non la smettevano con discorsi imbarazzanti del tipo "guardate che vogliamo dei nipotini al più presto eh" eccetera eccetera...

Passata una buona mezz'ora, giunse l'ora di cena, e Thomas, da bravo cuoco improvvisato, si diresse verso la cucina urlandomi «Carolina, se proprio non sai che cazzo fare, prepara la tavola ok?» e io, imprecando sottovoce, iniziai a cercare piatti e posate.
Finito di cucinare, lui portò in tavola una pasta alla carbonara, che devo ammetterlo sembrava davvero squisita. Appena ne misi una forchettata in bocca, iniziai a sentire i fuochi d'artificio. Devo ammetterlo: sarà pure un coglione di prima categoria, ma cucina DAVVERO splendidamente.
«Allora, cosa ne pensi Carolina?» disse lui, facendomi svegliare da quel paradiso che mi ero creata mangiando una cazzo di carbonara, ed io risposi «Niente male devo ammetterlo Timoti» ebbene sì, mi sono decisa a vendicarmi ed a storpiare il suo nome in Timoti. Lui, con una faccia stupita e con un ghigno che comparì sul suo volto alla velocità della luce, replicò dicendo:
« Era un complimento quello che ho udito provenire dalla tua bocca?»
«Oh ma smettila» urlai io sogghignando e spintonandolo, facendo in modo che quasi cadesse dalla sedia.

Poi soddisfatta mi diressi verso la mia camera sussurrai
«Buonanotte Timoti», «'Notte Carolina», ricevetti come risposta. "Hahahaha" mi fece pensare quella sua faccia da idiota.

Quando salì in camera, mi spogliai e decisi di farmi una doccia per poi infilarmi sotto quelle morbide coperte e sopra quel lette che urlava il mio nome.
Poi mi resi conto di tutto quello che era appena successo e mi ritrovai a soffocare un urlo
"Cioè volete dirmi che io ho appena riso pensano a Thomas coglione Jonshon?!" Ma sì tanto io lo odio... giusto?!
CONTINUA...
Angolo autrice: ciao ragaaaaaaaa. Ecco qui l'inizio della loro vita insieme... come reagiranno Lola ed il migliore amico di Thomas, che introdurrò poi???
Mi sa che lo scopriremo quando... non lo so nemmeno io.
Ps: scusatemi per il capitolo corto e sinceramente per ora è quello che mi piace di meno... ma sicuramente ne verranno di migliori, non preoccupatevi
Baci baci ❤️

Only you and MeWhere stories live. Discover now