Moths

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Entrò nella riserva, dove la piccola magione color bianco sporco e dal tetto in legno di quercia, l'attendeva con fare rassicurante <<Mary, ho bisogno del tuo aiuto!>> una ragazza dai capelli biondi e ricci uscì correndo dal seminterrato. La squadrò, i suoi occhi azzurri le fecero un check up completo, poi sospirò, gonfiando sproporzionatamente le sue guance rosse <<Non ci posso credere! Arrivo subito.>> disse tornando al piano inferiore.
Mentre Mary le ungeva il braccio ferito con una strana poltiglia, Marta osservava  il suo bottino , il cuore era di uno stupefacente nero lucido, anche se in  alcune venature poteva vedere delle linee rosso cremisi, riusciva a vedere i suoi occhi verdi, riflessi in quella cosa. <<Era una ghōul - disse la bionda  osservando l'organo - hai intenzione di scegliere lei?>> Marta la guardò storta <<Direi di no>> rispose brusca. Mary riprese il suo lavoro, questa volta però strofinò un troppo energicamente  e l'altra sussultò per il dolore <<Non credo nemmeno io che sia un ottima scelta>> l'aveva fatto apposta , sicuramente. Marta, era nell'Ordine Ermetico delle Falene,  da quando ne aveva memoria e, fin da piccola, sapeva le sarebbe toccata una sorte alquanto strana. A sedici anni, dopo aver passato la vita ad allenarsi e studiare , le falene erano liberate nel mondo. Il loro unico  obiettivo, era di dare la caccia a tutte le creature soprannaturali, che potessero danneggiare l'umanità  . C'era però un obbligo per i cacciatori e Marta l'aveva già rimandato una volta. Dopo aver ucciso la prima creatura, una falena deve prenderne il cuore, e svolgere l'Antico Rituale dell'Imitazione, in questo modo , essa ne assume alcuni poteri, mantenendo però la sua umanità. La prima volta che la ragazza era andata a caccia, era stato in montagna, un mese dopo i suoi sedici anni, alla ricerca di un mostro che stava seminando il panico tra gli sciatori . Tutti si aspettavano di trovare qualcosa di molto particolare, ma lei sentiva che sarebbe stato molto più semplice di quanto sembrasse. Si era appostata sopra un albero, al calar del sole e solo dopo un paio d'ore, aveva intravisto un lupo bianco, dalle fattezze alquanto grosse, marcare il territorio circostante. Quando la ragazza lo vide, capì che non era un semplice animale, e quando mostrò i suoi occhi gialli iridescenti, ebbe la prova che si trattasse di un licantropo . Marta aspettò che quello si girasse e poi fece un balzo, tenendo il coltellino tascabile ben sollevato . Fu una strana sensazione di libertà a farle desiderare di essere qualcun altro, un momento in cui l'aria le accarezzava i capelli castani e i suoi piedi non toccavano terra. Ogni tanto ci ripensava a quel giorno, a quella distrazione, la sua vita sarebbe potuta finire lì, eppure aveva centrato il bersaglio, senza rendermene contro. Vide il coltellino infilzato nella schiena del lupo, era stato un istinto primordiale a guidarlo. La falena lo guardò, mentre pian piano prendeva le sembianze di un uomo, lasciando quelle bestiali . Aveva i capelli neri e lunghi,  un fisico possente, ma uno sguardo pieno di spavento e confusione. Marta non si lasciò impietosire, gli aprì il petto con grande maestria e gli strappò il cuore, senza guardarlo in faccia due volte.
Quando la sera, le falene si erano radunate  intorno al fuoco per svolgere l'Imitazione , la ragazza si era però rifiutata di prenderne i poteri <<Non voglio questo licantropo, troppo facile e fin troppo debole>> . Il suo Osservatore, l'uomo che l'aveva cresciuta e si occupava di lei, acconsentì , orgoglioso di aver tirato su una cacciatrice che ambiva solo al meglio. Marta lanciò il cuore nel falò, la verità era un'altra e a stento riusciva ad ammetterla a se stessa . Aveva paura , sentiva che c'era qualcosa di strano in lei, qualcosa di oscuro , e temeva che i poteri di una creatura soprannaturale, così selvaggia, avrebbero peggiorato soltanto le cose . Non disse nulla, pulì il coltellino sporco con un panno. Brillava sulla sua mano, il disegno di una falena, un costante monito per i suoi doveri.
<<Corey e Nick non sono ancora tornati>> Mary la riportò alla realtà, mentre puliva il suo braccio con dell' acqua fredda, la pelle era pulita, non vi erano più ferite. Marta mise giù la manica del suo maglione arancione, ormai rovinato dal attacco della ghoul <<Li vado a cercare>>. I due erano le uniche falene in città oltre Marta. Erano arrivati tutti insieme il giorno prima, inviati dall'Ordine, per uccidere le creature soprannaturali di Samhville, di cui si registrava un numero spropositato. Mary la bloccò <<Non credo ci sia bisogno, sono loro quelli con il potere, non tu >>

Angolo autore :
Okay si insomma, neanche le Falene sono poi così umane e Marta non é così entusiasta di essere una di loro. Ricordatevi di lasciarmi una 🌟 e un commento se la storia vi sta piacendo. Corey e Nick vi aspettano nel prossimo capitolo 🧶
P.S. : gli aggiornamenti saranno ogni lunedì sicuramente, ma restate sintonizzati perché per chi non mi conosce sono famoso per Capitoli casuali

&quot;Moths : Gli orrori di Samhville &quot; Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora