✐2.6

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Jennie dopo aver letto quel pezzo di carta sentì il suo cuore esplodere per la velocità con cui batteva, non si sarebbe mai aspettata di ricevere quelle parole eppure erano la scritte con l'inchiostro nero su un pezzetto di carta strappato da chi sa dove.

Per la prima volta in vita sua, era felice.

Veramente felice.

Sorrise ripensando ai suoi capelli biondi, al suo sorriso, alla sua adorabile frangetta, a quella piccola e innocua creaturina che aveva scoperto ricambiare i suoi sentimenti.

Colei che aveva portato il sole nella sua vita.

Semplicemente non rispose alla lettera perchè il giorno dopo le avrebbe parlato di persona.

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Il giorno dopo si svegliò di buon'ora, corse a sistemarsi e vestirsi in modo impeccabile, voleva  essere perfetta per la sua piccola.

Scese le scale correndo,si riguardò allo specchio per rivedere l'ennesima volta se c'era qualcosa fuori posto e poi si girò verso l'orologio potendo orgogliosamente notare di essere in largo anticipo me sapeva che Lisa da lì a una decina di minuti sarebbe già arrivata a scuola per godersi il silenzio che l'edificio offriva quando era completamente vuoto.

Uscì di casa e si incamminò mettendosi gli auricolari, alzando il volume della canzone che in quel momento si stava riproducendo tra le tante della sua playlist.

Si perse nella voce della cantante e in cinque minuti volati come il vento arrivò a sua destinazione. Entrando velocemente nell'edificio scolastico.

Trovare la biondina non fù complicato stava nella sua classe mentre ammirava il cielo limpido che caratterizzava quella calda giornata di primavera.

Jennie si fermò lì, dietro di lei, non si avvicinò a parlarle ma si limitò esclusivamente ad ammirarla.

Perchè Lisa era una creatura degna di essere ammirata, di essere guardata come nessuno a mai guardato una persona comune, Lisa aveva qualcosa in più rispetto una normalissima ragazzina.

Vide la bionda girarsi e guardarla; Rimase stregata dal suo sorriso, seppur fleibe, bellissimo.

Sentiva il suo sguardo brucarle sulla pelle, pronto a scovare ogni tipo di difetto in suo possesso.

L'esitazione iniziò a crescere in se quando notò che l'altra si iniziò ad avvicinare alla sua figura minuta.

La bionda era sempre più vicino, finchè pochi millimetri le separavano.

D'istinto Jennie portò lo sguardo sulle sue labbra, rosee e carnose al punto giusto, sentiva che esse la chiamavano incontinuamente a gran voce e più la chiamavano più il desiderio di toccarle cresceva.

"V-voglio baciarti" uscirono dalla sua bocca come un sussurro quasi impercettibile ma la bionda con poco fatica riuscì a sentirlo e sorrise alla sincerità della ragazza davanti lei.

"Chi ti vieta di farlo?" Avvicinò ancor di più il viso a quello dell'altra facendo sfiorare le loro labbra.

A quel contatto la castana tremò, quel tremolio fece ghignare leggermente la bionda.

Jennie senza ripensarci avvicinò le sue labbra facendole combaciare con quelle dell'altra che sorrise sentendo quel contatto tanto atteso da entrambe.

Nel contatto Jennie leccò, morse, stuzzicò, le labbra della più piccola a cui il respirò iniziò a farsi più pesante ed iniziò ad avere caldo.

Le morse il labbro inferiore, ricevendo un gemito in risposta dall'altra, la castana apperofittò di quel momento e inserì la lingua all'interno della cavità orale della minore.

Le loro lingue iniziarono una danza proibita;

Jennie si sentiva come se stesse respirando per la prima volta, realmente.

Nessuno delle due voleva mettere fine a quel contatto ma l'aria inizio a mancare facendole staccare e lasciando un filo di saliva che testimoniava l'accaduto facendo colorare le gote di Lisa di un leggero rosso.

La più grande si perse a guardare la piccola ansimante per un momento;

 Il visino arrossato, le labbra perfette rosse e gonfie per colpa sua, il suo petto che si alzava e abbassava con velocità e poi le sue forme semplici e perfette, senza nessun tipo di imperfezioni presenti.

Si avvicinò alla piccola thailandese che la guardò incuriosita, appoggiò la mano sulla sua guancia ancora rossa e calda e prese ad accarezzarla con dolcezza, si avvicinò al suo orecchio e lo mordicchiò facendole chiudere institivamente gli occhi e facendola sospirare, poi la castana le sussurrò con tono dolce e fleibe "Ti amo".

Dopo pochi istanti sentì delle braccia stringere la sua vita, il profumo di vaniglia della più piccola la avvolse e capì anche se non la vedeva che stava sorridendo, ricambiò l'abbraccio e il suo cuore fece una a capriola, e qualche lacrima scese dai suoi occhi ma non di tristezza anzi felicità dopo aver ascoltato le parole di Lisa.

"Ti amo anche io Jen, ti amo anche io"



School Bag || Jenlisa-in revisioneحيث تعيش القصص. اكتشف الآن