CAPITOLO 5- Imbarazzo Level 3000

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-Gli dei. Gli Dei Dell'olimpo. Stai parlando della religione che professavano gli Antichi Greci. Tu credi nella mitologia greca di secoli e secoli fa.-
-Detta così però la fai sembrare da disturbo psichiatrico.-
-Perché lo è.-

-Ascolta. Forse non mi credi-
-Togli pure il "forse".-
-...Ma hai appena sconfitto l'Idra di Leuca con dello spray al peperoncino.-
Quyen sospirò rumorosamente, fissando la punta delle sue Converse.
-È assurdo.-
-Fino a sette anni fa lo credevo anche io.- Risposi, sorridendole.
Kendall uscì dal bagno della nostra camera con i capelli bagnati e un asciugamano attorno alla vita, così mi costrinsi a concentrarmi su Quyen per non arrossire.

Quyen non si fece problemi, invece, e dopo un suo urlo di dolore mi accorsi di averle casualmente pestato un piede.
-Rilassati, è tutto tuo.- Mise in chiaro lei, massaggiandosi il piede destro.
-Non so di cosa tu stia parlando. Ma torniamo al discorso degli Dei.-
-Già, cambia pure argomento.-
-Gli dei greci sono sempre esistiti e ora risiedono nell'Olimpo, che sta al seicentesimo piano dell'Empire State Building.-
-Come no.-

-Avevi detto che mi avresti ascoltato senza obiezioni.-
-Scusa, ma...- Quyen si alzó in piedi, rischiando quasi di colpire Kendall.
-È surreale. Mi parli di seicentesimo piano e mitologia greca. Non puoi pretendere che non abbia qualche perplessità! Dei greci a New York?! Questa è follia!-
-Gli dei dell'Olimpo seguono il cuore della civiltà occidentale che attualmente si identifica proprio negli Stati Uniti e tutti i principali siti dell'antica Grecia si sono spostati con loro.-
-Ahh, ora mi è tutto più chiaro.-
Fece Quyen, sarcastica.

Alzai gli occhi al cielo, incrociando le braccia. - Avanti, spara.-
-Se fosse vero, SE, credi che non ce ne saremmo mai accorti?-
-I comuni mortali non vedono i mostri a causa di una forza magica, la Foschia, che annebbia le loro menti e non permette loro di vedere tutto ciò che riguarda il mondo mitologico, a sua volta rielaborato in modo da essere percepito come "normale".-
-Già, come ho fatto a non pensarci prima. Oh, aspetta, lo so. PRONTO?! IO HO VISTO QUEL COSO LÀ FUORI.-
-Perché tu possiedi la Vista.-
-Ditemi che tu e io tuo ragazzo non fate parte di una setta satanica che invoca spiriti maligni, ti prego.-

-No, solo demoni.- Intervenne Kendall, sedendosi sul letto accanto a me. -In un'altra vita mi chiamavano Magnus Bane.-
-Scarlett.- Quyen provava ad essere seria e concentrata, per quanto possibile: -So cos'ho visto, là fuori. Non era umano, e fin qui ti credo. Ma tu mi parli di magia, di religioni antiche e qui non posso seguirti.-
-Cosa potrebbe farti cambiare idea? Un altro attacco da parte dell'Idra, per caso?!-
Kendall allargò le braccia, bloccandomi.
-Ora stai esagerando, eh. È normale che non ti creda. Io mi stupisco ancora adesso.-

-Mi avete detto di essere... Semidivini. Provatelo.-
Scossi la testa, fissando il semidio negli occhi.
-Fallo.-
Kendall spalancó gli occhi, scioccato.
-Non se ne parla neanche.-
-Kendall...-
-Ne abbiamo già parlato. Se uso i miei poteri, mia madre potrebbe rintracciarmi. Non li ho usati neanche in caso di pericolo, come con il mostro. Non lo farò adesso, solo perché questa ragazzina non si fida.-
Quyen scrolló le spalle, per nulla stupita. - Immaginavo.-

Ci zittimmo per qualche minuto, tanto che iniziai a credere che Kendall si fosse addormentato con gli occhi aperti.
-Non potete pretendere che cambi religione perché un... Mostro mi ha quasi staccato la testa.-
-Non devi farlo. Ma non puoi nemmeno negare l'evidenza, Quyen.-
-Mi stai dicendo che stiamo vivendo in un urban Fantasy?!-
-Ti ci vorrà del tempo per abituarti all'idea che il nostro mondo va ben oltre il tuo immaginario.-

Ci zittimmo di nuovo, questa volta per più tempo.
-I tuoi capelli.- Disse ad un tratto Quyen, rompendo il silenzio. -Nessuna persona sana di mente li tingerebbe di tutti i colori. E mi hai detto che tuo padre ti ha abbandonata. Hanno a che fare con tua madre?-
Sorrisi e una piccola speranza si riaccese.
-Iride. La dea dell'arcobaleno.- Spiegai, tenendo un ciuffo tra le mani.
-Sono una.... Tinta permanente.-
Quyen emise uno sbuffo contrariato, ma non contestó.

A Lie Can Hurt (2)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant