Peter Pan - pt.1

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Ormai camminavano da quaranta minuti e rotti in quella foresta infinita di alberi dal tronco surrealmente enorme, e la crescente frustrazione dovuta alla calzamaglia attillata che stringeva proprio nei punti sbagliati, stava facendo impazzire Midoriya.

Non sapeva se ridere istericamente e piangere di conseguenza o mantenere un comportamento da eroe in una situazione del genere: Bakugou continuava a svolazzargli vicino alle orecchie, ronzando sopra la sua testa, mentre con voce odiosamente acuta lanciava maledizioni e insulti a chiunque gli venisse in mente.

-Se trovo chi mi ha ridotto in questo stato, giuro che gli rifilo un calcio su per il culo, non riuscirà più a sedersi per mesi- stava ripetendo per la decima volta la fatina, la cui carnagione era di un rosso porpora per via della rabbia- lo ammazzo, non arriverà al suo prossimo compleanno, lo faccio volare sotto terra con un.. OHI DEKU DI MERDA, mi stai ascoltando?-

Izuku era al limite della sopportazione: quell'ultimo strillo acuto gli aveva fatto nascere in testa l'idea malsana di schiacciare il suo mini-amico d'infanzia come una mosca.
Pregustò con piacere l'immagine della sua mano sul tronco di un albero, con intorno tutta quella polverina brillantinosa che si portava dietro Kacchan, e un agognato silenzio.

Fortunatamente, delle voci a loro familiari distrassero Deku dai suoi pensieri omicidi, facendogli nascere un sorriso disperato sul volto. Aumentò il passo, lasciandosi dietro la piccola fatina sbraitante e i suoi insulti.

-Dove diavolo corri, idiota! Appena ti raggiungo ti appendo a un ramo per le mutande, ti faccio saltare la testa.. Ti ho detto di aspettarmi!- ma Midoriya era già arrivato a quello che sembrava il limitare della foresta, visto che di fronte a lui c'era un'enorme prato di erba fresca, con qualche fiorellino sparso qua e là.

Al centro della radura, erano seduti in un semicerchio ben otto dei suoi compagni di classe. A differenza di Kacchan, il quale a quanto pare era l'unico ad aver subito delle trasformazioni fisiche, anche loro come Midoriya erano vestiti in modo molto particolare.

Uraraka aveva uno strano vestito azzurro pallido, simile ad una camicia da notte, e come lei anche Kyoka e Momo indossavano quelli che sembravano pigiami.
Soprattutto Jiro,  sembrava terribilmente a disagio nella sua tutina rosa. Ringraziava però il cielo che nessuno la stesse prendendo in giro, vista la situazione tragicomica in cui anche gli altri suoi compagni di classe si trovavano.
Anzi, si poteva certamente dire che forse il suo abbigliamento era nettamente invidiabile in confronto a quello degli altri cinque ragazzi..

Kaminari, Kirishima, Mina, Sero e Mineta vestivano con degli animali. Mancò poco che a Deku non si fermò a vomitare dietro un tronco, vista la sensibilità ed il tenero cuore (e quanto pare anche stomaco) che aveva.

-Vi prego, ditemi che quelli non sono animali veri..- disse con voce flebile, dimenticandosi di essersi appena rincontrato con i suoi amici in una situazione alquanto surreale.

-Ecco, non saprei dire se siano veri o no.. toccandoli sembrano quasi di plastica sintetica...- soppesò Mina, tastando con la mano la pelliccia del suo travestimento.

Izuku tirò un sospiro di sollievo.

-Beh però il tuo un po' puzza di animale morto.. anzi, direi un po' tanto... senti qua, come fai a starci dentro?- sbottò Sero, avvicinandosi ad annusare più da vicino la spalla di Kaminari.

-Pensa per te! Sei coperto di terra e fango e puzzi peggio di Kirishima dopo un allenamento!-

-Ah, ecco perchè sembrano fibre sintetiche! Sono solo pellicce sporche!- concluse Kirishima con il volto illuminato da un improvviso scatto di genialità, mentre con un pugno si batteva sul petto.
Tutti annuirono tra loro, mentre Denki e Eijiro si lasciavano pacche e manate sulla schiena che facevano volar via tonnellate di polvere e terra dalle pellicce, per confermare la tesi di quest'ultimo.

IN REVISIONE/PAUSA - My Princess Academia - // BNHA // - 𝔻𝕖𝕞𝕖𝕟𝕫𝕚𝕒𝕝𝕖Where stories live. Discover now