CAPITOLO 5 (Esperienze)

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Una volta arrivati a casa Harry notò che sembrava apparentemente vuota, così non si fece problemi a portare Louis in braccio fino al bagno, lo fece sedere sul piano del lavandino e asciugandoli le lacrime con il pollice osservò la ferita sul ginocchio notando però con riluttanza che continuava leggermente sulla coscia scomparendo dentro ai pantaloni ora strappati, guardò titubante il piccolo che se ne stava zitto a giocare con le sue dita
"Io penso che dovresti.. dovresti toglierti i pantaloni ecco"
Il nervosismo traspariva dalla sua voce, subito le gote di Louis si fecero rosse e annuì piano.
Così il riccio un volta messo in piedi,con gesti delicati ma decisi lo aiutò a spogliarsi dell'indumento e si inginocchiò davanti a lui cercando di prestare attenzione solo al graffio.
Si morse il labbro e si alzò di scatto prendendo disinfettante e cerotti optando per quelli con i disegni sapendo che ciò avrebbe bloccato Louis dal piangere per il bruciore. Una volta disinfettato si alzò nuovamente e tenendo sempre gli occhi sul suo volto li tolse anche la maglia
"Vado a prenderti qualcosa di caldo tu stai fermo qua"
Il liscio non rispose, Harry evitò di prestarci attenzione, scrutò i vari capi e trovò un vecchio maglione lilla regalatogli dalla nonna, alzò gli occhi al cielo e tornò da Louis che subito batté le mani alla vista di quel grazioso pezzo di lana.
"Bello bello bello,di Louis di Louis"
Lo guardò con occhi sgranati e lucidi alzando le braccia per permettere un'entrata più facile al maglione.
Una volta sbucata la testa Harry li scompigliò i capelli già arruffati
"Si piccolo,se ti piace così tanto puoi tenerlo tu"
E prendendolo alla sprovvista prese le guance fra le mani poggiando il naso contro il suo strusciandolo leggermente.
Occhi blu ridacchiò dolcemente e Harry lo seguì prendendolo per mano e portandolo in cucina, si girò verso il frigorifero vedendo cosa poteva preparare per la cena. Il piccino nel frattempo con non pochi sforzi si issò con diversi saltelli sul piano da lavoro, rimanendo li tranquillo a fissare le azioni del suo Boo beer.
Nell'arco di mezz'ora l'odore di pollo iniziò ad alleggiare per casa, stuzzicando la fame di Louis.
"Harry! Louis fame"
Harry preso alla sprovvista mentre era sovrappensiero sobbalzò scottandosi così con la padella che conteneva il pollo ripieno.
"Cazzo Louis"
Tenendosi la mano con l'altra si avviò verso il lavandino e pose la mano sotto il getto d'acqua freddo bloccandosi poi appena udì Louis tirare su con il naso.
"No,non piangere non mi sono fatto nulla,non preoccuparti amore"
Dicendo ciò si girò e si bloccò appena notò che il liscio teneva le gambe leggermente aperte e con questa azione il maglione lilla che si addiceva alla pelle leggermente abbronzata dell'altro si alzò lasciando così intravedere le sue mutandine con le paperelle. Rise. Rise sotto lo sguardo confuso dell'altro che tirò ancora su col naso bloccando le lacrime
Rise perché la trovò la cosa più innocente e sexy che avesse mai visto in vita sua e ridendo si avvicinò lasciando scemere così le sue risa. Louis cercò subito di chiudere le sue gambe ma invano data la mano di Harry che le forzò per poi infilarcisi in mezzo. Tutto passò in secondo piano. Erano talmente vicini che sentivano i respiri mischiarsi, così vicini che occhi verdi quasi sentiva il calore sulle guance rosse di Louis. E successe, si avvicinarono o meglio, Harry si avvicinò e Louis si fece semplicemente guidare. E fu un bacio dolce, duro, passionale ma calmo, fu un bacio dato da un mix di sentimenti, che li fece rimanere subito senza fiato, si staccarono guardandosi negli occhi.
E semplicemente rimasero in silenzio, rimasero in silenzio durante la cena,momento in cui Louis stava appollaiato sulle cosce di Harry.
E rimasero in silenzio quando quest'ultimo lo portò a letto e chiuse la porta lasciandolo con un bacio sulla guancia.

1:57

I genitori avevano fatto ritorno da poco più di mezz'ora e si erano dati la buonanotte filando subito in camera senza fare domande.
Notarono lo sguardo assente ma sognante di loro figlio e lanciandosi uno sguardo di intesa lo lasciarono riflettere in silenzio.
Ora c'era solo Harry, Harry sveglio e immerso nel buio e nel silenzio, i ripensamenti galleggiavano in aria intorno a lui così come i suoi pensieri contrastanti.
"Non avrei dovuto farlo, insomma era lui!"
"Però ...è stato così bello e dolce, mai provato qualcosa del genere, solitamente tutte le ragazze con cui sono stato vanno direttamente al sodo senza mezzi termini"
"Che schifo! Baciare un altro maschio? Ma che mi salta in mente?"
"Si però..."
"Però niente, non è significato nulla! Volevo solo che evitasse di piangere come un bambino."
Disorientato era a dir poco, era come avere l'angioletto e il diavoletto su ognuna delle sue spalle, ma lasciò vincere il diavoletto se così possiamo chiamarlo.
Aggrottò le sopracciglia e strinse gli occhi poggiandovi poi sopra l'incavo del gomito lasciandosi cadere in un sonno che di tranquillo non aveva nulla.

Intanto nella porta accanto

Louis non stava dormendo seriamente, aveva lasciato che Harry lo posizionasse sul suo letto senza proferire parola, e una volta che se n'era andato abbracciò il suo cuscino confuso, chiedendosi ripetitivamente il perché di quell'azione.
Aveva sentito una strana sensazione alla pancia e anche nella sua intimità.
Ora,ripensandoci, quella strana sensazione si era ripresentata facendolo diventare duro.
Non capì subito cosa stesse succedendo, da dove veniva, certe cose non li erano mai accadute dato che nessuno lo aveva mai trattato con certo riguardo.
Si osservò in basso con il labbro stretto tra i denti e con le guance arrossate cercò di spostarsi per assopire un po' di quel fastidio. Ma con quello spostamento si strusciò involontariamente contro il cuscino. Sentì piacere con quello strano contatto e lo rifece, stavolta con più vigore e con il naso arricciato e gli occhi stretti si strusciò contro al suo cuscino lasciando andare così un ansimo, e così tra strusciamenti e leggeri ansimi non volendo fare rumore venne con un altrettanto leggero gridolino di godimento e sorpresa. Qualcosa di bianco e appiccicoso sporcò le sue mutandine e anche il maglione, Louis guardò quella sostanza con il labbruccio. Nessuno mai li aveva spiegato cose del genere ma non ci pensò troppo dato che tutto ciò li aveva risucchiato le forze lasciandolo spossato e assopito facendolo poi addormentare sporco dai suoi stessi umori.

Infantilismo//Larry//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora