«CHE COSA?!»
La voce di James riecheggia per tutta la Sala Comune, ma d'altronde a lui non sembra importare, così come non gli interessa di avermi fatto quasi prendere un infarto, e Prongs lo sa che quando mi spavento tendo a fare versi ridicoli e ad avere degli strani spasmi — ne è come dimostrazione la boccetta d'inchiostro che si è completamente rovesciata sul tema di Erbologia che avevo quasi finito, ma che adesso dovrò riscrivere da capo, perché l'ultima volta che ho utilizzato l'evanesco su una macchia di pomodoro che campeggiava sul mio libro, le parole sono sparite insieme alla salsa, quindi tanto vale farsene una ragione e ricominciare.
D'altro canto, nessuno sembra aver notato il potente acuto affatto virile che è uscito dalla mia gola, ed è un bene, perché se Sirius se ne fosse accorto, avrei avuto la sua risata sbeffeggiante nelle orecchie, fino alla fine dei miei tempi.
Impugno la piuma ed inizio: Peter Pettigrew, 21 settembre 1977. Niente male, ora mancano solo altre millenovencentonovantacinque parole.
«Ti prego dimmi che non è di Sirius!»
«Cosa c'entro io?» questa volta è Padfoot ad urlare, solo che lui imprime molta più drammaticità in ogni sua mossa, come lo spalancare gli occhi e agitare oltraggiato le braccia.
«C'entri se sei entrato nella caverna!» Prongs è appena balzato in piedi e si massaggia le tempie «Sono troppo giovane per diventare zio. Oh porco Merlino, credo di star per collassare. Vedo tutto nero. Chiamate vostro figlio James in mio onore, e se è femmina chiamatelo James comunque»
«No... ma che schifo non è di Black!»
Sirius, ancora seduto sulla poltrona in maniera scomposta ma oggettivamente attraente, emette un profondo sospiro di sollievo. «Oh grazie al cielo»
«Perché sei sollevato? Non siamo mai andati a letto insieme!»
«Sono ubriaco il quaranta percento del tempo, non ricordo tutto quello che faccio»
L'espressione facciale di James è profondamente indignata — immagino che in realtà diventare zio a diciassette anni fosse il suo sogno proibito, perché altrimenti non si spiega lo sguardo minaccioso che ha appena lanciato a Sirius. In realtà non si spiegano molte cose quando si parla di Prongs, come perché diamine abbia appena emesso un bramito e perché stia tentando di staccarsi i capelli dalla testa. Ma suppongo che non sia il momento di fare domande. «E allora di chi è? Di Remus?»
Ci sono centinaia di ragazzi in questa scuola, ma a quanto pare lui non tollera e non riesce neanche ad immaginare che non sia un Malandrino. «Non sono andata a letto con nessuno dei tuoi amici, James. Quale è il tuo problema?» replica giustamente Dorcas.
«Non lo so, ho un problema? È mio? E con questo non intendo che un figlio sarebbe un problema, insomma, ci so fare con i bambini. Sarei un ottimo padre, premuroso ma severo. No, okay, non è vero. Può fare Sirius la parte dello zio severo, io sarei solo premuroso»
Dorcas lo sta osservando a metà tra lo scettico e l'esasperata. «James, capisco che due anni fa mia hai baciata sulle labbra per sbaglio, ma questo non basta per farmi rimanere incinta!»
«Oh grazie al cielo» Prongs alza le braccia vittorioso, e se gli sguardi potessero uccidere, a questo punto lui sarebbe completamente ridotto in cenere. «Cioè, insomma, hai capito»
Vorrei davvero riuscire a concentrami e obbligare il mio cervello a ricordare tutte le parole che avevo scritto nel tema precedente, perché quello era un dannato capolavoro di Erbologia, ma ora Remus sta tornando dopo essere sparito nel nulla, e tra le sue braccia c'è una quantità non indifferente di cioccolata, ed io non posso ignorare il dolce profumo che mi solletica le narici.
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Moonwalkers | The Marauders
FanfictionI Signori Moony, Wormtail, Padfoot e Prongs, consiglieri e alleati dei magici malfattori, sono fieri di presentarvi la storia di un gruppo di adolescenti scarmigliati, chiassosi e ribelli, troppo innamorati della vita per lasciarsi schiacciare da un...