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Martina era da sola nella stanza ora. Sapeva che c'era qualcuno che la spiava da fuori, poiché suo padre non le avrebbe mai permesso di rimanere da sola da ferita. Ella voleva solo restare sola, voleva pensare e non voleva parlare con nessuno; suo padre l'aveva delusa: come aveva potuto mentirle?; suo zio anche: perché ha deciso di incontrarla dopo 15 anni? E perché non le ha detto subito che era suo zio?. Non sapeva che risposta dare a tutte le domande che le giravano per la testa e che si moltiplicavano ogni secondo. Pensò a quello che aveva detto Steve Rogers: "Lo hanno fatto per il tuo bene Martina", ma ella non riusciva a crederci, più che altro non riusciva ad accettarlo "Perché non dirmi subito la verità?" pensò e le spuntarono altri interrogativi in mente; ma la cosa a cui riusciva a pensare senza impazzire era la verità che suo zio Loki doveva rivelargli questa notte, infatti ella non riusciva a pensare ad altro e non vedeva l'ora di dormire. Da un lato era molto eccitata poiché finalmente avrebbe conosciuto la verità, la verità che suo padre le ha nascosto; dall'altro però era molto preoccupata, poiché Loki le aveva detto che suo padre lo aveva minacciato per fargli mantenere il segreto, quindi ella non sapeva come avrebbe preso la notizia: se sarebbe riuscita a superarla, se era davvero molto brutta e sconvolgente, se dopo sarebbe scappata perché non l'avrebbe sopportata, se sarebbe riuscita ad affrontare suo padre e suo zio, se dopo davvero suo zio Loki l'avrebbe aiutata e le sarebbe stato accanto oppure se le aveva solo mentito per illuderla e divertirsi da Dio dell'inganno...stava per impazzire così guardò il soffitto da sdraiata, poi chiuse gli occhi e quando li riaprí, emise un urlo, un urlo di liberazione. Ora si sentiva un po' meglio, anche se avrebbe voluto aprire la finestra ed urlare, urlare con tutta l'aria nei polmoni, ma anche in quella stessa stanza però poi aveva paura che qualcuno sarebbe accorso per vedere cosa stava accadendo; avrebbe anche voluto correre, correre fino a che le gambe non l'avrebbero più retta, correre fino a che non avrebbe avuto più aria nei polmoni e sarebbe "morta" a terra, però la ferita al fianco non glielo avrebbe permesso.


Continuò a guardare il soffitto ed intanto pensava ad una cosa: non sapeva se parlare a Steve di Loki. Da una parte voleva sentire la sua, sapere se faceva bene a fidarsi di lui, in fondo egli lo conosceva meglio; dall'altra non voleva sentire cosa pensasse Steve perché non voleva sentirsi dire che quello che stava facendo, cioè tentare di scoprire la verità, non era vero ed era tutto un'illusione.


Non sapeva che fare, però decise comunque di chiedere l'opinione di Steve su Loki.


Steve arrivò in cucina, dove trovò Tony impegnato a mettere gli ultimi piatti a tavola e Thor era, invece, in piedi davanti alla finestra e guardava gli edifici con sguardo assente.


"Allora si mangia?" chiese il Capitano per rompere il ghiaccio


"Rogers! Appena in tempo!" disse Tony con entusiasmo


Thor lo guardava e chiese: "Dov'è Marty?"


"Ella non ha molta voglia di stare qui veramente" ed abbassò la testa


"Non vuole vederci?" chiese Tony con aria triste


"Mi dispiace, ho provato a dirle che lo avete fatto per il suo bene, ma niente..." dichiarò il Capitano


"Tranquillo Steve, ora mangiamo, altrimenti si fredda" disse Tony indicando il cibo nei piatti, poi tutti presero posto.


Mentre mangiavano c'era silenzio assoluto.


Dopo un po', Steve decise di chiedere: "Posso chiedervi una cosa?"


"Vai pure" risposero


"Cosa le avete detto a Martina e perché non le avete raccontato la verità fin dall'inizio?" chiese il Capitano deciso


"Beh, questo dovresti chiederlo a Thor qui presente, dato che ha deciso tutto lui!" esclamò Tony guardando male il Dio dei fulmini


"Stark se non fossi venuto qui, tutto questo non sarebbe successo!" ribatte il padrone di casa


"Ancora con questa storia!? Dovevi dirle la verità fin dall'inizio...allora Rogers, dimmi tu se Thor ha fatto bene...egli non ha mai detto a Marty che io sono suo zio ma io pensavo di sì. Io non potevo venire qui perché il signore qui presente non me lo ha permesso, così sono stato 15 anni a trovare un modo per entrare ad Asgard ed ora che l'ho trovato, scopro che mia nipote non sa nulla di me; così ci siamo conosciuti ed alla fine ci siamo messi a fare dei calcoli per scoprire quale parente potessi essere ed è così che Marty ha scoperto che sono suo zio, ma Thor ha fatto bene secondo te? Perché ora da la colpa a me" spiega Tony


"Io non le ho detto nulla perché non volevo che soffrisse, dato che tu non sei mai venuto a trovarla ed inoltre, non aveva bisogno di te perché aveva me e suo zio Loki..." risponde il Dio


"Ah già, poi c'è questa cosa di Loki, dove Thor afferma che il Dio dell'inganno è migliore di me come zio. Ti prego Steve, fai qualcosa!" disse Tony


"Va bene va bene, aspettate un attimo! Thor, perché non hai permesso a Tony di venire ad Asgard?" chiese il Capitano


"Perché non volevo che egli e Marty si incontrassero. Ecco ora ve l'ho detto!" disse irritato il Dio


"Ma perché Thor? Non ne hai il diritto! Martina è anche mia nipote!" sbottò Tony


"Sì, ma io sono suo padre ed ho più voce in capitolo!" esclamò il padrone di casa


"Ok ok basta!" urlò Steve per farli smettere di attaccarsi a vicenda "Martina è di là ora triste e sola, che non sa cosa fare e voi restate qui a prendervi per i capelli?"


"Senti Steve, mi sei sempre stato simpatico, ma non puoi venire a fare il capo qui a casa mia!" sbottò Thor


"Sei stato tu a chiamarmi Thor" rispose il Capitano


"Sì, ma io ti ho fatto venire per parlare con Marty, per farle avere una persona accanto e per farle capire che tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per il suo bene" disse il Dio del tuono


"Abbiamo, abbiamo fatto...perché anch'io non sono venuto per proteggerla dal progetto Avengers" precisò Tony


"Io sono venuto qui non perché tu mi hai chiamato Thor, io sono venuto perché volevo conoscere Martina, dato che sono una sorta di zio Steve..." disse Cap


"Ah fantastico, siamo sempre di più nel club degli zii di Marty!" Lo interrompe con tono ironico


"...E poi..." riprese il Capitano alzando la voce intenzionalmente "E poi perché volevo aiutare questa ragazza a superare questo brutto momento"


"Causato da Thor Odinson, precisiamo" disse Tony


"Se non fossi venuto, tutto ciò non sarebbe successo" ribatte il Dio dei fulmini


"Ancora con questa sto..." disse Tony, ma venne interrotto da Steve che disse: "Si forse Martina fa bene a non volervi vedere. Ora torno da lei, che di sicuro ha bisogno di me e non di voi due che vi attaccate a vicenda!" poi prese un piatto con del cibo e uscì.


Tony e Thor si guardarono e fu il primo a parlare: "Ha ragione Thor e lo sai, ma questo non cambia che è tutta colpa tua" poi si avviò verso la stanza dove si era diretto Steve ed intanto se la rise; Thor invece sbuffó e lo seguì.

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