Capitolo 1

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Mi svegliai in una stanza che non conoscevo, simile ad una stanza di ospedale. Le pareti erano totalmente dipinte di bianco e la camera era impregnata dall'odore di disinfettante ed erbe medicinali. Non sentivo alcun rumore. Cercai istintivamente il mio diario che trovai nel comodino presente di fianco al letto, ma notai subito qualcosa di strano: il segnalibro non era più all'esterno del diario dove si trovava l'ultima volta, bensì nell'ultima pagina scritta, era stato sicuramente aperto. Cercai quindi di alzarmi per scoprire dove mi trovassi, ma un pensiero mi colpì all'improvviso facendomi ricadere nel letto.
- Non dovresti metterti in piedi ancora
Un ragazzo che all'inizio non avevo notato si avvicinò ma io non sentii cosa mi stesse dicendo. Come facevo ad essere ancora viva? Perché ERO viva giusto?
- Ti consiglio di sdraiarti.- continuò il ragazzo con un espressione corrucciata.
Aprii bocca per controbattere ma, qualcosa nel tono in cui disse la frase mi fece capire che, se non lo avessi ascoltato mi avrebbe costretto a farlo con la forza: lo assecondai.
- Bene- disse chiaramente soddisfatto.
Di nuovo distesa ebbi il tempo di osservarlo con cura mentre lui con sguardo critico mi analizzava alla ricerca di un qualsiasi tipo di problema: aveva biondi capelli abbastanza lunghi per un ragazzo e che cadevano mossi sulle sue spalle, mentre stranamente lisci sulla fronte, gli occhi verdi indagatori segnati da rughe di preoccupazione dovute probabilmente al suo lavoro da medico, ma con la bocca di una persona abituata a sorridere spesso; indossava una maglietta bianca più piccola di una taglia ma che non risultava fuori luogo, un jeans e delle scarpe grigie. L'unica cosa che lo facesse effettivamente assomigliare ad un medico era il camice bianco che indossava sopra la maglia.
- Ti conviene metterti comoda, perché dovremmo fare parecchi controlli.

La figlia della Terra - Il risveglioWhere stories live. Discover now