Capitolo 4

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La fine del mondo, chissà per quale assurdo motivo non riuscivo ad esserne sorpresa. Dentro la mia testa molti eventi si collegarono; era come se avessi trovato finalmente il pezzo mancante del puzzle: gli strani impegni dei miei genitori, le loro scuse, i loro lunghi viaggi, la loro improvvisa scomparsa, tutti gli insoliti avvenimenti che erano accaduti mi avevano insospettito, ma non riuscivo a dare una spiegazione logica a tutto ciò, forse proprio perché una spiegazione logica non ce l'aveva. Annuii leggermente con la testa, ma prima che potessi chiedere ulteriori informazioni, un altro medico entrò nella stanza: non avendo riscontrato nulla di strano nei vari esami, ero libera di andare. Non me lo feci ripetere due volte, mi alzai, raccolsi in fretta il mio diario e uscii, ma non prima di aver lanciato uno sguardo eloquente al nuovo conoscente: "Continuiamo dopo" era il messaggio che avevo intenzione di mandargli.

Seguii per un po' il medico senza però badare molta attenzione alla strada che percorrevamo. Ero talmente persa nei miei pensieri, che per poco non mi accorsi che si era fermato.

-Aspetta qui.- mi disse -Andrò a cercare qualcuno che possa mostrarti la città-

Tornò una decina di minuti più tardi con al seguito una ragazza, forse un anno più grande di me, con dei grandi occhi verdi come smeraldi e lunghi capelli corvini tra i quali si potevano vedere delle leggere striature del medesimo colore degli occhi; indossava dei pantaloni strappati di colore nero ed una canottiera sempre nera con sopra una scritta (penso fosse il nome di una band ma non posso esserne sicura). Sul viso pallido portava un make-up non troppo elaborato in cui a spiccare, anche più degli occhi, erano le labbra, tinte con un rossetto nero. Il medico se ne andò lasciandoci sole.

-Piacere mi chiamo Lawrence. E tu?- disse porgendomi la mano.

-Diana Less- risposi stringendogliela

-Scusami la domanda...- dissi mentre già iniziava ad allontanarsi -Lawrence è il tuo cognome giusto?-

-Se hai intenzione di chiedermi il mio nome- disse interrompendomi -puoi anche fermarti qua. Non ho intenzione di rivelarlo. Solo i miei lo conoscono e non penso comunque, che sia importante ai fini di quello che dobbiamo fare in questo momento-

Aprii bocca per dire qualcosa ma non uscì un suono (cosa che mi fece sicuramente assumere l'aspetto di un pesce), dunque dopo averla richiusa feci il gesto di cucirmi le labbra e non aggiunsi altro.

-Bene, come pensavo- proseguì lei -Se vuoi seguirmi, ti mostrerò i punti più importanti della città-

Detto ciò uscì senza guardarsi alle spalle per vedere se le stessi effettivamente dietro. Ci pensai un attimo: quella ragazza mi metteva un po' in soggezione, ma d'altronde, cosa avevo da perdere? Iniziai quindi a camminare dietro di lei per quel labirinto che rappresentava la città dove ero finita.

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⏰ Last updated: Dec 01, 2019 ⏰

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La figlia della Terra - Il risveglioWhere stories live. Discover now