Il Lieto Annuncio - Prima Parte

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Capodanno 2018, ore 9.35

Quando si era svegliata quella mattina, la prima cosa che Nazli aveva fatto, ancora con gli occhi chiusi, era quella di sorridere.

Le immagini della sera precedente erano ben impresse nella sua mente.

Il sorriso di Ferit quando lei gli aveva rivelato di aspettare un bambino.

Il saluto al nuovo anno dato con un dolcissimo bacio a suo marito.

La neve che Ferit le aveva regalato per farla felice.

Quel nuovo anno era appena iniziato e Nazli già sapeva che desiderare e sperare di meglio era impossibile .

La sera prima, mentre si preparava per andare alla festa al locale di Denis, la chef aveva provato una strana malinconia.
Salutare il 2017 le metteva tristezza.

Perché la verità era che quel 2017 le aveva cambiato la vita.

Quante cose erano accadute, specialmente negli ultimi mesi!

Aveva incominciato a lavorare in casa del Signor Ferit all'improvviso.

Si era inconsapevolmente innamorata del suo capo.

Aveva perso l'uomo che amava prima ancora di averlo davvero.

E, quando lo aveva finalmente trovato, l'aveva perso nuovamente.

Ma alla fine, nonostante tutto, avevano vinto loro.

Avevano ottenuto la custodia di Bulut; erano riusciti a far arrestare Akan, facendo giustizia per Zeinep, Demir e Tahir; avevano salvato Asuman dal carcere.

Avevano vinto loro due e il loro amore.

E ora stavano vivendo il momento più bello della loro vita: erano così felici di aspettare un bambino che Nazli e Ferit avevano trascorso la prima notte dell'anno a pensare al nome per il loro primogenito.

E Nazli sorrise ancora quando realizzò di essersi nuovamente addormentata sulla spalla di Ferit, su quel divano blu che voleva cambiare, e che quindi era stato suo marito a portarla a letto.

Allungò, dunque, il braccio per abbracciarlo quando si trovò a schiudere gli occhi: le lenzuola erano fredde e Ferit non era al suo fianco.

Si mise a sedere, buttando l'occhio sul suo cellulare. Erano passate da qualche minuto le nove e mezza e ormai entrava in camera, attraverso le persiane semiaperte, più di qualche sprazzo di luce.

Stava per alzarsi Nazli quando sentì lo scatto della serratura.

"Ben svegliata, amore mio!"

E Nazli si trovò a sorridere nuovamente: Ferit era appena entrato in camera con un vassoio pieno di prelibatezze, decorato con un fiore che il suo uomo aveva preso in prestito dal mazzo che le aveva regalato la sera precedente.

"Servizio in camera!" le disse, adagiando il vassoio sul letto, per poi lasciare un dolce bacio sulle labbra di sua moglie.

"Buongiorno a te, Ferit. Non ti avevo pregato di non viziarmi portandomi la colazione a letto tutte le mattine perché sono una persona che si abitua in fretta?"

"Abituati pure perché ho intenzione di viziarti e coccolarti senza misura alcuna! Abbiamo perso così tanto tempo separati che non voglio più sprecare nemmeno un secondo!"

Nazli gli lasciò una carezza sul volto, accarezzansogli quella barba che lei amava tanto: non era ruvida, era stranamente morbida e ormai familiare.

"Che meraviglia questa colazione.. Ma aspetta un attimo: oggi non c'è nessuno in casa. Questo vuol dire che l'hai preparata tu?"

"Con le mie mani. Lo so: questo non vuol dire che sono uno chef però ci tengo a farti notare che ti ho preparato l'omelette con le patate, rigotosmamente tagliate simmetricamente. E questa volta non mi sono scottato!"

Dolunay - Luna PienaTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon