la vita in un libro

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Magnus fece schioccare le dita e una scintilla blu si materializzò nel campo visivo di Celia che lo guardava incantata. "Vuoi provare ? Forza vieni" Celia guardò per qualche secondo lo stregone per poi tornare tra le braccia di Tessa dall'altra parte del tappeto. Il salotto di Magnus cambiava a seconda dell'umore dello stregone e Tessa sapeva che molto probabilmente la prossima volta che sarebbe stata lì la casa non avrebbe più avuto quell'aspetto. "Puoi fidarti di Magnus piccola, so che ha una faccia bruttissima ma è un caro amico" Celia rise e Magnus fece finta di essersi offeso. "Ehi, ho il viso poi bello di tutta New York" "E questo lo dice Alec , giusto?" Tessa lasciò Celia sul tappeto con i giochi che Magnus aveva 'preso in prestito' prima del loro arrivo e si sedette vicino allo stregone sul divano. "Come stai oggi?" La ragazza lanciò un occhiata alla bambina per assicurarsi che non stesse ascoltando prima di parlare. "È come se avessi costantemente un filo spinato intorno alla testa" Magnus non fece in tempo a replicare perché una figura si materializzò nel soggiorno. Tessa istintivamente di alzò per prendere in braccio la bambina. "Jeyne Moobay" un ologramma della ragazza era apparso nel soggiorno e stava cordialmente salutando Magnus. "Buon pomeriggio" Lo stregone con gli occhi da gatto si avvicinò di più a Tessa "che ... magnifica sorpresa, cosa ti porta nella mia umile dimora? Bhe non proprio a livello fisico ma insomma" La ragazza si mise a posto il vestito e sorrise . "Chiedo perdono , il conclave mi ha mandato a chiedere notizie. Ci sono novità sulla bambina?" Tessa strinse di più a se la piccola Celia e aspettò che fosse Magnus a parlare.

Quando l'immagine svanì i due stregoni stettero in silenzio a guardare la bambina mettere in fila delle costruzioni. "Non mi piace , per niente. E il mal di testa mi è aumentato" Magnus parlò con voce pacata, ma si poteva sentire la preoccupazione che provava. Tessa si portò le mani alle tempie , avrebbe voluto piangere oppure dormire per una giornata intera e sperare che quella sensazione passasse; il dolore alla testa si era moltiplicato e non era sicura di poterlo nascondere a Jem questa volta. Il suono del citofono anticipò l'imminente ingresso di Alec e Jem. I due erano andati insieme all'istituto per raccogliere nuove informazioni ma non aveva trovato nulla che già non sapessero. "Tessa" Celia la stava chiamando dal tappeto ma lo stregone non riuscì a rispondere , una forte nausea si insinuò in lei. La ragazza si portò una mano alla bocca e si alzò di corsa per dirigersi nel bagno. Dalla sala accanto Tessa sentiva Celia piangere e alcuni minuti dopo Jem cercare di consolarla. La nausea non accennava a passare benché tutto ciò che era nel suo stomanco ora non fosse più li , si sentiva svuotata ma il mal di testa e la contrazione dello stomaco orano ancora ben presenti. Lo stregone tirò l'acqua e si mise seduta sul bordo della vasca cercando di trovare l'equilibrio. "Tessa tesoro , stai bene?" Jem bussò leggermente alla porta e successivamente entrò nel bagno. "Ehi, che cosa succede?" Si mise in ginocchio davanti a lei e guardò gli occhi grigi di sua moglie riempirsi di lacrime. "Io , non so cosa mi prende" Tessa si passò una mano sugli occhi e si fece aiutare da Jem a mettersi in piedi. Il ragazzo dovette aiutarla a fare i primi passi poi ,per fortuna, la ragazza riuscì ad arrivare a destinazione con le sue forze.Una volta in salotto , e dopo aver consolato Celia che si era subito rifugiata tra le sue braccia, Magnus spiego a Alec e a Jem i sintomi che li avevano afflitti in quei giorni. Tralasciò solo Jeyne Moobay , Tessa era consapevole di non poterla etichettare come malvagia e responsabile del loro malessere solo per una sensazione , ma non riusciva a togliersela dalla testa. "Celia tesoro" la bambina continua a stare appoggiata al petto di Tessa ; aveva fatto dei passi avanti e ora si fidava abbastanza anche di Jem ma con Alec e Magnus non c'erano stati versi di consolarla. "Jem, direi che è ora di andare" Il ragazzo prese la bambina dalle braccia di Tessa e quest'ultima si avvicinò al muro per aprire un portale. "Tessa" Celia la chiamò e alla ragazza quasi si fermò il cuore. Era una voce così disperata , piena di paura. "Sono qui tesoro"

"Come ti senti ora?" Jem lasciò un bacio sulla testa di sua moglie e poi si sedette a tavola con le due ragazze. "Sto bene Jem , davvero. Anche Catarina è stata male , forse qualche problema con dei demoni . Non lo so , ma non ti preoccupare" Celia, seduta di fronte a lei , prese come meglio riusciva il cucchiaio in mano e si portò alle labbra la minestra che si trovava nel piatto. Per un attimo Tessa si trovò a rivivere emozioni passate , ricordi di Will e di Lucie e di James. "Ecco così" quando tornò dal viaggio nei suoi pensieri Jem stava aiutando Celia ad impugnare bene la posata e la bambina rideva di gusto alle facce buffe di Jem. E questa volta invece di immaginare lei e Will , Tessa si vide al tavolo con Jem . Con Jem e con il loro figlio. "Pianeta Terra chiama Tessa" Jem rise guardando l'espressione di sua moglie. "Si , scusate" Celia la guardò ridendo e fece scoppiare il cuore di Tessa di felicità. "E tu che cos'hai da ridere ?" "Avevi la faccia buffa" Jem passò affettuosamente una mano tra i capelli della bambina.Fu quella notte , mentre Jem dormiva, che Tessa penso a quanto fosse fortunata ad amarlo e ad essere amata da lui. Dopo la morte di Will non avrebbe mai pensato di poter essere di nuovo felice come allora , aveva Jem ma il tempo rubato era così poco . Invece ora il libro della loro vita era ancora lungo e tutto da scrivere , l'avrebbero fatto insieme.

thinking about the past|| Shadowhunters Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora