BULLIED || Taekook

39-"Portami nel tuo cuore"

JUNGKOOK

Mette in moto ed accende la radio, dove danno una canzone degli Shinwha.

Guardo fuori dal finestrino, osservando le nuvole di diverse forme  che si muovono nel cielo azzurro.

«Quanto mi odia tuo padre, da uno a dieci?» Chiede, girando la testa verso di me per qualche secondo.
«Non ti odia Tae, penso che non si fidi ancora completamente, ecco.» Spiego, tranquillamente, mentre alzo il volume della radio.

«È normale, nessun genitore vorrebbe che il proprio figlio stesse con il ragazzo che gli ha rovinato la vita.»

Giro di scatto la testa, fissandolo con gli occhi spalancati.
«Tae, tu non mi hai rovinato la vita.»
Lo sento trattenere una risatina.
«Il motivo dei tuoi tagli, sono io.»
La sua voce è così fredda, mentre tiene gli occhi puntati sulla strada senza guardarmi.

Abbasso la testa, mordendomi il labbro inferiore.
«I motivi dei miei tagli, sono moltecipli.» Dico, sperando che non  si prenda la colpa di tutto.
«Compreso io.»
«Si, è vero. Tu sei uno dei motivi, ma sei anche il motivo per cui ho smesso, sei il motivo che mi ha aiutato ad andare avanti.»

Mi guarda per qualche secondo, prima di tornare sulla strada, annuendo.
«Scusami, è che sono così spaventato da noi.» Mormora.
«Ti amo, e tu lo sai, nulla lo potrà cambiare.»
Annuisce ancora, trattenendo un sorrisetto contento.

Appena parte l'altra canzone, sento la sua voce in accordo con quella della cantante.
«Cos'è?» Chiedo, indicando la radio.
«È di Halsey, si chiama "Him and I".»

Him and I.

«È in inglese.» Sbuffo, non capendo per niente il significato.
«Non capisci quello che dice,
vero?» Chiede, ridacchiando ed abbassando il volume.
«Non so l'inglese.»

«La canzone, mi ricorda molto noi due.» Dice, sorridendo.
«Me la traduci?» Domando, curioso.
«La prima strofa.» Risponde.
Annuisco.
«Croce sul cuore, spero di morire. Al mio amato, non mentirei mai. Lui ha detto:"sii vero", lo giuro, ci proverò. Alla fine siamo io e lui.»

Lo guardo attentamente, stringendo le labbra.
«Poi?»
«Una parte dice: io sono suo e lui è mio.» Risponde.

Annuisco. «Capisco, cosa vuoi dire.» Dico, mentre parcheggia davanti al bar.
Scendiamo dall'auto e prima di entrare, blocca il mio polso, facendomi girare verso di lui.
Fa scontrare le nostre labbra, con un certo desiderio che nessuno dei due riesce a reprimere.

Indietreggio, fino ad avere la schiena contro lo sportello metallico, della sua macchina. Mi blocca, contro di esso, mettendo le mani ai miei lati.

Alzo leggermente la testa, cercando più contatto con lui. Sento il suo ansimo, quando approfondisce il bacio facendo intrecciare le nostre lingue desiderose.

Si allontana guardandomi negli occhi.

«Ora posso dirtelo con certezza, giusto perchè tu sappia cosa mi sta succedendo a causa tua.» Premette, prendendo il mio mento con una mano.
«Sono completamente pazzo ed innamorato di te.»

Sgrano gli occhi, alle sue parole, mentre le mie guance si tingono di un rosso acceso.
«T-tae...» Balbetto, non sapendo cosa dire.
«È la verità, piccolo -mi sussura all'orecchio- accettala.»