Capitolo 13 - Risveglio

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Canzone: "Wake Me Up When September Ends" by Green Day

Da tre mesi Steve andava sempre in ospedale, affidando i figli a Sam e Bucky mentre era fuori. Quella mattina sentiva che le cose sarebbero andate diversamente. Era ottimista, non si era mai dato per vinto e aveva continuato a sperare che Nat si svegliasse anche quando i medici dicevano che non ci sarebbe stato più nulla da fare. Quel giorno aveva fatto una colazione abbondante ed era corso in ospedale come di consueto per farle visita. Si diresse verso la stanza di Natasha ma restò pietrificato quando la trovò vuota. Inizio a credere che fosse morta, che quella sensazione di leggerezza che aveva avuto era solo perché lei era morta e in un posto migliore. Si dovette reggere allo stipite della porta mentre realizzava cosa aveva appena visto. Un'infermiera, nel vederlo così sconvolto, si avvicina preoccupata. 

-Va tutto bene signore?-

Steve scosse la testa, niente andava bene. 

-La donna che era qui, in coma, dov'è?- dice in ansia, pregando di essersi sbagliato. 

-È stata spostata in un'altra stanza, è fuori pericolo adesso. Potrebbe svegliarsi in qualunque momento.-

Steve sospirò sollevato, ringraziò l'infermiera dopo che gli ebbe dato il numero della stanza. Corse fino ad essa e non appena la vide un sorriso si impossessò del suo viso. Si avvicinò e le prese la mano. 

-Ciao amore mio, vedo che stai meglio. I medici hanno detto che sei fuori pericolo e che presto ti sveglierai. Credimi, non potrei essere più felice. Ci sei mancata tantissimo, i nostri figli non vedono l'ora di rivederti. Dicono che mentre sei in coma puoi sentire ciò che dicono gli altri attorno a te. Se è vero spero tu abbia sentito ogni sera il racconto della mia giornata e anche quanto ti amo e quanto mi dispiace per quello che è successo due mesi fa. Continuo a non riuscire a dormire la notte, senza di te ho gli incubi e continuo a dirmi che è solo colpa mia. Mi dispiace Nat, non volevo assolutamente ferirti. Speravo solo di proteggerti ma non sono bravo nemmeno a questo. Ho fallito. Come uomo, come compagno, come padre, come Captain America, come tuttoho fallito miseramente. E di questo mi dispiace da morire. Perdonami Nat, ti prego.-

In quel momento Nat si mosse e, dopo minuti che sembravano eterni, lentamente aprì gli occhi. Quando lo vide rimase impassibile, nonostante avesse sentito tutto in quei tre mesi. Steve la guardava e sorrideva vedendola sveglia. 

-Ehi, ti sei svegliata. Bentornata tra noi tesoro- le disse accarezzandole il viso e sporgendosi per baciarla. 

Natasha si scostò, allontanandosi da quel contatto. Fu capace di dire solo poche parole e sospirare. 

-Vattene Rogers, non dovresti essere qui. Vattene.-

Quelle parole ferirono Steve, il quale rimase interdetto e la guardava in cerca di spiegazioni. Natasha lo guardò mantenendo quel suo sguardo freddo e impassibile. 

-Te ne devi andare. Io non voglio vederti, non voglio sentirti. Non dovevi venire, non siamo più nulla noi due. È finita, hai tradito la mia fiducia quando io ti ho dato tutto. Se non fossi rimasta in coma sarebbe finita già subito dopo la missione. Vattene, non tornare più per favore.-

Steve sentì una morsa al cuore farsi sempre più stretta, si sentiva uno schifo e l'ottimismo che aveva trovato quella mattina era sparito.

-Ma Nat- sussurrò mentre ricacciava indietro lacrime amare che minacciavano di uscire. A differenza di Natasha lui non riusciva a nascondere le sue emozioni, erano facilmente leggibili sul suo volto e nei suoi occhi. 

-Ho detto vattene. Non ho intenzione di ripeterlo.- disse lei nel modo più freddo che conoscesse, tanto che anche lei rimase sorpresa da se stessa. 

Steve si alzò in silenzio e uscì dalla camera con aria funebre. Tornò a casa cercando di non dare a vedere la sua sofferenza e si chiuse in camera. Sam e Bucky si erano guardati l'un l'altro e avevano capito che qualcosa non andava in Steve, non era mai tornato con un'espressione simile in viso. Bucky annuì a Sam e seguì Steve in camera sua. Bussò alla porta e poco dopo entrò trovando Steve sdraiato sul letto a fissare con aria assente il soffitto. 

-Cos'è successo, Steve? Nat sta bene?- chiese mentre si sedeva sul letto. 

Steve lo guardò e fece un sospiro:

-Si è svegliata e sta anche fin troppo bene. Scoppiava così tanto di salute che ha avuto pure la forza di lasciarmi. E io non posso nemmeno biasimarla perché ha ragione. Ho tradito la sua fiducia, non posso aspettarmi che mi perdoni tanto facilmente. Penso però che lasciarmi sia esagerato. Ma se lei lo crede giusto che faccia pure, tanto a chi importa se Steve soffre.- disse con rabbia e Bucky sospirò. 

-Sono certo che chiarirete, magari era solo scombussolata dal risveglioaspetta un po' e poi parlale di nuovo. Sono certo che risolverete tutto.-

Steve rise amaramente: -Si certo. Senti, io vado a bere anche se non posso ubriacarmi per colpa di questo schifoso siero. State voi con i bambini.- detto questo si alzò e uscì di nuovo di casa andando a rintanarsi in un bar a bere. Sarebbe poi andato da Peggy, brillo com'era avrebbe fatto meno fatica a raccontare tutto e chissà che non fosse successo altro. Dopotutto lui ancora l'amava. 

Natasha era rimasta sconvolta dalla freddezza che lei stessa aveva usato nei confronti di Steve. Appena lui era andato via lei era scoppiata a piangere come mai aveva fatto prima tanto che i medici ad un tratto erano preoccupati che stesse male sul serio. Lei li aveva rassicurati e aveva chiesto solo di lasciarla da sola, voleva stare sola. Continuò a piangere per tutto il pomeriggio, saltò i pasti che gli infermieri le portavano e alla seta era completamente digiuna e debole. Si stava lasciando andare, colpevolizzandosi per aver ferito Steve e anche se stessa. Non aveva nemmeno il coraggio di chiamarlo e scusarsi o almeno chiedergli di parlare. Si stava semplicemente lasciando andare, ormai troppo giù di morale e stanca di andare avanti così. Cosa le garantiva che Steve, dopo questa, non avrebbe di nuovo tradito la sua fiducia con la scusa di proteggerla? Cosa le garantiva che non lo stesse di nuovo facendo? Se solo le cose fossero andate diversamente

Spazio autrice
RIECCOMI, non sono morta 😂 è che ultimamente sono impegnata h24, non posso aggiornare spesso.
Cooomunque...
Che ne pensate di questo capitolo? Mi sono odiata da sola giuro ma dovevo...sorry 😂

𝕊𝕥𝕦𝕔𝕜 𝕚𝕟 𝕥𝕙𝕖 𝕡𝕒𝕤𝕥Where stories live. Discover now