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L'autobus era in ritardo, ma non era una novità.
Raggiungere cittadine remote come la sua era impegnativo e inoltre, per via della pioggia leggera che quella mattina bagnava le strade della montagna, i guidatori dovevano prestare il doppio dell'attenzione.

Namjoon aspettava seduto alla fermata, mentre leggeva un libro sulle balene che la sua migliore amica Joohyun gli aveva regalato.
Non vedeva l'ora di rivederla e trascorrere con lei il giorno del suo venticinquesimo compleanno.

Dopo circa venti minuti d'attesa, ricevette un messaggio da parte della ragazza in cui gli spiegava che l'autobus aveva dovuto sostare una seconda volta a circa metà strada per via di un guasto al motore e che quindi era in un ulteriore ritardo.

Namjoon sospirò sistemandosi gli occhiali sul naso per poi alzarsi e iniziare a camminare sotto il suo ombrello lungo la strada sterrata, per far passare il tempo.

Non si era allontanato molto dalla fermata quando udì un suono straziante propagarsi fino alle sue orecchie.

Non capì più nulla a partire da quel momento.

Per riflesso, lasciò cadere l'ombrello a terra e si coprì subito le orecchie con le mani, per poi stringere fortemente gli occhi perché dopo pochi istanti a quel suono si unì un bagliore accecante.

Nel giro di pochi secondi le gambe iniziarono a cedergli e non riuscendo più a reggersi in piedi, cadde a terra e perse i sensi.

Quando riaprì gli occhi non sapeva per quanto tempo fosse rimasto incosciente, dove si trovasse in quel momento o chi fossero i due ragazzi che discutevano tra di loro qualche metro più avanti.

Non sapeva cosa fare.
Voleva alzarsi e chiedere a quei due che cosa fosse successo e come aveva raggiunto quel posto, ma era troppo disorientato per farlo.

Fortunatamente uno di loro, il biondino, si accorse quasi subito del suo risveglio.

«Baek! Guarda!» Esclamò indicandolo. Dopodiché il ragazzo più basso gli si avvicinò di qualche passo e iniziò a parlargli «Finalmente la bella addormentata si è svegliata!» Disse con aria strafottente «Pensavamo di dover morire prima di poterti vedere con gli occhi aperti» e smise di parlare, fissandolo intensamente. Probabilmente attendeva una risposta.

«I-io...» Tossì leggermente per schiarirsi la voce «Chi siete e cos'è successo esattamente?»

«Di preciso non lo sappiamo nemmeno noi» continuò il più alto guardando a terra.
«Comunque io mi chiamo Taehyung e lui è Baekhyun.
Non siamo di queste parti. Stavamo tornando a valle dopo un'escursione quando abbiamo sentito un suono atroce e visto una luce accecante. Ci siamo messi subito a correre e qualche tempo dopo ti abbiamo visto steso a terra in mezzo alla strada. Credevamo fossi morto...»

«Dopo aver visto che respiravi ti abbiamo preso e portato qui. C'è qualcos'altro che desideri sapere? Tipo quanto sia grande il mio cazzo?» Disse Baekhyun con un sorrisino strafottente.

«Come ti chiami?» Domandò Taehyung dopo aver alzato gli occhi al cielo, ignorando il commento sgradevole del cugino.

«Namjoon» rispose e poi si alzò con il suo aiuto «Stavo aspettando una persona alla fermata dell'autobus... Non avete visto passare nessuno di là vero?» Chiese rivolgendosi a Taehyung. L'altro lo metteva a disagio.

«No, mi dispiace... Ascolta...» Gli rispose il biondino abbassando lo sguardo e facendosi più serio «In realtà prima di trovarti, dopo che quello stridio e la luce sono scomparsi, siamo corsi disperatamente verso un villaggio qui vicino, penso che tu lo conosca» si fermò un'istante.

Awakening in Hell || Taekook Chanbaek Chenji || Where stories live. Discover now