CAPITOLO UNO: UN PAESINO INUSUALE

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C'era una volta, ai piedi di una maestosa, altissima montagna, un piccolo paesino, freddo e gelido,

chiamato Flibòh. I suoi abitanti, i flibonesi, erano di poche parole, abitudinari e scontrosi. Avevano mani e piedi più grandi della norma e la pelle alquanto spessa, per affrontare le basse temperature. Erano diversi dagli umani perchè gli occorreva una folta peluria per tenersi al caldo e un gran paio occhi gialli, come quelli di un falco, per scrutare oltre le impervie vallate dei monti. Benché ingannevoli a causa del loro aspetto, questi individui, all'occorrenza, si rivelavano infinitamente generosi e di gran cuore. Vivevano svolgendo lavori umili: quasi tutti facevano i boscaioli, i falegnami o i minatori. Le donne, invece, sferruzzavano vestiti di lana, intagliavano curiosi oggetti in legno o si dedicavano a scaldare le case e a cucinare.

C'era, però, una singolarità, oltre agli esseri ospitati, che rendeva Flibòh inusuale rispetto agli altri luoghi. Nel minuscolo borgo, infatti, dove solo quei pochi, ma intrepidi abitanti, riuscivano a sopravvivere, si vociferava che vi fosse una storia assai curiosa, riguardo le pendici della montagna che vi sorgeva innanzi. Era una leggenda che col tempo quasi tutti avevano dimenticato. Solo in pochi, ormai, sapevano raccontarla. Il vecchio Ghil, la maestra Kibi e Yalde; una ragazzina allegra e spensierata, fantasiosa ed esuberante, la conoscevano come le loro tasche.

La trama di quella leggenda piaceva soprattutto ai bambini e ai ragazzi, perchè era avvincente e stuzzicava la loro curiosità. Purtroppo, però, a causa dell'ambiente inospitale, di giovani, al villaggio, ce n'erano ben pochi: talmente pochi, che si potevano contare sulle dita delle mani (i flibonesi ne avevano sette). A Flìbòh l'ambiente era minaccioso e selvaggio. L'eccessiva mancanza di ossigeno e le basse temperature, inferiori ai cinquanta gradi, lo rendevano un luogo ostile e inadatto all'insediamento della specie umana.

Storia di NataleWhere stories live. Discover now