Baci, Veleno e Sangue

CAPITOLO 8 : SULLA MIA PELLE

~Se dovessi raccontare la storia della mia vita inizierei parlando del momento in cui compresi di essere diversa dagli altri.
Nella mia classe c'era un bambino, Devon, che aveva attirato subito l'attenzione di tutti.
Stava isolato, quasi cercasse di evitare gli esseri umani, e le poche volte che metteva la testa fuori da quel muro che si era costruito intorno per evitare che tutti vedessero come fosse realmente, si comportava in una maniera decisamente anormale, quasi non capisse cosa significava stare in mezzo ad altre persone.
Tutto questo portava i nostri compagni a ricambiare il suo atteggiamento e a trattarlo come un'ombra fastidiosa.
Mi resi conto immediatamente di essere la sola a provare interesse per lui e a volere scoprire cosa si nascondesse dietro quell'apparenza solitaria.
Un giorno, però, cambiò improvvisamente.
Iniziò a comportarsi da persona qualunque e a parlare con quelli che prima aggravavano la sua emarginazione; in particolare con Kaytlin, la più carina della classe, ma la peggiore caratterialmente, infida e pronta a sfruttare e sottolineare le debolezze altrui per aumentare la propria autostima.
Persi lentamente interesse in lui, delusa da questo mutamento improvviso.
Pensavo che avesse soppresso ciò che era realmente per diventare definitivamente quello che gli altri avrebbero voluto.
Nessuno in quella classe dimenticherà mai il momento in cui mi accorsi che mi stavo sbagliando.
Una mia amica che aveva paura del sangue svenne, e io presi Kaytlin per il braccio per constatare la profondità del taglio.
La cosa veramente impressionante è che quello che mi sbalordì di più non fu l'atto in sé, ma la mia reazione a questo.
Guardando quella ferita e quel sangue provai invidia.
Inconsciamente, avrei voluto che tutto ciò fosse capitato sulla mia pelle.
Da quel giorno capii come lui fosse realmente speciale e iniziai a difenderlo dalle inevitabili conseguenze dell'accaduto.
Mi trovai immediatamente a mio agio, parlando con lui.
Era come se fossimo pezzi di un puzzle che aveva un senso solamente stando insieme.
Avevo la sensazione che saremmo stati insieme fino alla morte.