Capitolo 11

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Eccomi di nuovo qui :)

Leggete lo spazio autrice, è importante❤

Grazie

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Aprii gli occhi e subito dopo li ricoprii con una mano a causa della luce del mattino. Mi voltai e vidi Noah dormire sereno sulla brandina accanto al letto di Calum, dove avevo passato la notte. Lui aveva preferito dormire sul divano al piano inferiore.


"Prendilo come un gesto da cavaliere" mi aveva detto. E sinceramente, io, me ne ero approfittata.

Mi alzai dal letto e mi diressi verso le scale; volevo svegliare mio fratello, Noah lo avrei svegliato più tardi. Aveva passato una giornata stressante per i suoi quattro anni.

Mi avvicinai al divano, Calum era sdraiato lì, avvolto nelle coperte. Mi sedetti sul bordo e lo scossi leggermente.

"Cal, sveglia, devo andare" dissi. Era tardi, e volevo tornare a casa. Noah aveva dormito con i suoi vestiti e io mi ero arrangiata con un paio di pantaloni di una tuta e una maglietta di Calum. Adoravo i suoi vestiti, profumavano di lui: sicurezza, calma e serenità. Questo era il Calum che conoscevo io.

"Mhh... Vicky, no. Stai qui, ti voglio bene, lo sai" mormorò, stringendo il cuscino.

Risi. Potevo scommettere tutti i soldi che avevo che era la sua ragazza. Aveva questo vizio fin da tredicenne; usciva con una ragazza, ci messaggiava e poi la sognava. Da piccolo cercava sempre le attenzioni di mamma, era un gran coccolone e di sicuro in quei quattro anni non era cambiato.

Si mosse leggermente e dal divano cadde il suo telefono. Incuriosita lo sbloccai - Calum non era tipo da mettere codici ovunque - e notai una conversazione aperta. La lessi e non potei fare a meno di scoppiare a ridere. Victoria, quella che probabilmente era la sua ragazza, lo aveva chiamato cinese. Già trovavo simpatica quella ragazza. Adoravo chiamare il mio frateastro "asiatico", lo mandavo su tutte le furie.

"Chi ti ha dato il permesso di leggere le mie conversazioni con la mia ragazza? Sai che ci potrebbero essere cose private lì dentro?" disse Calum all'improvviso, facendomi sobbalzare.

"Come il fatto che ti chiama cinese pure lei?" lo presi in giro.

"Ehi! Lo sai che non sono asiatico! E poi lei può perché è la mia ragazza" esclamò, sedendosi comodo sul divano.

"Quindi ti lasci chiamare così dalla tua ragazza eh? Devi essere proprio innamorato di lei, caro il mio fratellone" scherzai ancora. Mi sembrava ancora impossibile che Calum avesse trovato una fidanzata.

"Devi presentarmela, lo sai questo vero?" continuai, volevo davvero conoscere quella Victoria, mi sembrava un ragazza okay, per i pochi messaggi che avevo letto.

"La conoscerai presto. Prima lei vuole che tu ed io recuperiamo il tempo perso. È la mia consigliera, se vogliamo metterla così" disse con sorriso felice in volto, dandomi un bacio su una guancia.

"Mamma." mi voltai e ai piedi delle scale c'era Noah ancora insonnolito.

"Piccolo di mamma." mi alzai e andai verso lui, prendendolo in braccio.

"Ben svegliato, Noah" sorrise Calum, rubandomelo.

Sbuffai sorridendo. Calum era sempre in cerca di affetto, anche da un bambino di quattro anni.

"Ho fame" mormorò assonnato.

Facemmo una colazione veloce, Mi vestii e, una volta saliti in macchina, tornammo a casa. Arrivati sulla soglia presi un respiro profondo, sarei stata nei guai, Michael ed Ashton sarebbero stati arrabbiati con me di nuovo. Sapevo solo creare casini.

Daddy ⇝ l.h.Where stories live. Discover now