Zodiaco d'Oriente ed Occidente

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Rukbat si svegliò di colpo. Un altro incubo. Nonostante tutti i suoi libri e gli studi da lui compiuti, ancora non riusciva a capirne il significato. Sicuramente erano il presagio di qualcosa di terribile, di negativo, nel futuro. O forse no? Scosse la testa. Non poteva farsi influenzare da simili scemenze! Non riuscendo a prendere di nuovo sonno, decise di alzarsi. Sbatté i luminosissimi occhi d'argento in cerca di qualcosa di interessante da leggere. Fu quasi tentato di andar a raggiungere il suo capo, Kosmos, chiedendogli qualche volume nuovo, ma lasciò perdere. Appassionato di storia e mitologia, aprì un grosso volume cremisi e si stese sul letto. La specie di criniera nera che portava in testa era solo leggermente spettinata. Sentì bussare alla porta.

"Rukbat, sei sveglio?" parlò una voce maschile.

"Sì, entra pure" rispose, con tono profondo.

Entrò Al Risha, rappresentante della costellazione dei Pesci.

"Ciao, Sagittario" salutò, stiracchiandosi leggermente e sorridendo "Ti scoccia se ti chiedo di passare un po' di tempo con me?".

"No, per niente. Qualcosa non va?".

"Tutto ok. Sentito il capo, prima?".

"Dormivo. Che è successo?".

"Ha litigato di nuovo con Kuruma, mi pare. Lei era furiosa".

"Ed io me lo sono perso, peccato...".

"Avrai altre occasioni!".

I due si sorrisero. Al Risha aveva grandi occhi azzurri e lunghi capelli blu elettrico, dritti e lucenti. Il suo vestito era dello stesso colore, quasi accecante.

"Le ragazze sopra che fanno?" domandò Rukbat, rizzando le orecchie a punta.

"E io che ne so?! Potremmo andare su a scoprirlo...".

"No, grazie. L'ultima volta che sono salito le ho sentite da Hamal e Adhafera... ma soprattutto da Astrea!".

"Astrea protesta tanto, ma alla fine è contenta di vederti, fidati!".

"Quella è la donna più complicata che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita!".

"Capirai... qui a palazzo ce ne sono sei!".

"Intendevo prima di divenire ciò che sono ora...".

"I tempi cambiano, amico mio...".

Sagittario si sporse dalla finestra e guardò verso l'alto. La stanza di Astrea stava proprio sopra la sua e, a volte, riusciva a scorgerla quando si affacciava.

"Chi è sveglio?" domandò, dopo un po', Rukbat.

"Credo Antares...".

La reazione a quel nome fu una smorfia da parte del Sagittario. Non correva buon sangue fra lui e lo Scorpione Antares.

"Gli altri credo stiano ancora dormendo..." continuò Al Risha "...le ragazze non so. Io non le spio!".

"Allora vado fuori ad esercitarmi un po'" tagliò corto Rukbat, uscendo dalla finestra.

Pesci scosse il capo divertito, quando vide il suo collega allontanarsi con l'arco e le frecce, da lanciare fra le stelle, fluttuando a mezz'aria.


"Esibizionista..." commentò Astrea, notando Rukbat nei suoi esercizi.

Sadalmelik, la coinquilina rappresentante dell'Acquario a cui stava pettinando i capelli, le sorrise.

"Guardo che lo so che ti piace..." ghignò, facendo arrossire Astrea.

"Ma che dici?!" si sentì rispondere "Quello è solo un pomposo egoista troppo concentrato su se stesso per notare qualcos'altro...".

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