𝑰𝒍 𝑺𝒆𝒈𝒓𝒆𝒕𝒐 𝑫𝒆𝒍 𝑷𝒓𝒊𝒏𝒄𝒊𝒑𝒆 ||ҡσσҡѵ ⛓ x 👑||

𝟑

La sala proncipale era in un totale silenzio. Il re seduto sul suo trono guardava con attenzione Jungkook. Il ragazzo non sembrava timoroso di nulla e al contrario degli altri presenti teneva il capo in alto e sosteneva lo sguardo del re.

《Le voci che girano su di te ancora adesso sono vere allora. Non dimostri paura eh ragazzino》 commenta l'anziano sovrano facendo poi un cenno con il dito chiamando così un servo. 《Preparate una stanza nel corridoio della servitù》 dopo averlo ordinato il servo si inchinò ed annuì andando subito dopo via per eseguire la richiesta.

Intanto Taehyung evitava di guardare Jungkook, era ancore arrabbiato con lui. Se proprio doveva poggiare lo sguardo su di lui lo fulminava con gli occhi. Si ricordava bene le sue parole e gli sarebbero rimaste impresse in mente non per poco. Tutto quel flusso di pensieri fu fermato dalla voce di suo padre che lo richiamò. Taehyung divenne subito serio e guardò il re.

《Taehyung, è merito tuo se questo ragazzo respira ancora. Ti deve tutto sommando la vita per cui esigo che diventi la tua... guardia.》 Per tutto il tempo tiene gli occhi ghiacciati in quelli fermi e quasi vuoti del ragazzino a prima vista bambinesco.

Taehyung sgrana gli occhi volendo replicare. Apre bocca ma suo padre lo precede continuando il suo discorso
《Oltre a questo, in caso dovesse combinare qualcosa sarà tua responsabilità evitare incidenti o soprattutto evasione.》 Sposta lo sguardo su Taehyung con la bocca spalancata. 《L'hai curato e portato in perfetta forma tu figliolo, per cui esegui il tuo dovere di sovrano e soprattutto di principe della regia dei Kim》 finisce serio. Il silenzio cala come prima. Taehyung con la lingua che gli prudeva dalla voglia di dire qualcosa e con Jungkook dai denti stretti che si vergognava del proprio stato.

《Padre non è pericoloso che il nemico sia così vicino a Taehyung? Dallo a me come servo, riuscirei a tenerlo meglio d'occhio e Taehyung sarà al sicur-》

《NO!》 Il piccolo aveva i pugni stretti tanto che le nocche diventarono bianche. Gli ritornarono di nuovo la breve conversazione con Jungkook. Si sentiva non un bambino, peggio una piccola principessa indifesa che non sa badare a se stessa, proprio come l'aveva definito il minore. Non lo accettava per nulla. Non aveva intenzione di dargli la soddisfazione di aver ragione. Fa un bel respiro cercando di non mostrare la rabbia anche se era evidente. Guarda le servi e parla 《dategli dei vestiti adeguati per un servo personale e portatelo nelle mie stanze, adesso》 voce ferma e autoritaria, proprio come suo padre. I servi obbediscono subito portando via Jungkook. Tutti sono rimasti sorpresi. Sul volto del padre compare un piccolo sorriso ma glielo lascia fare. Sehun corruga le sopracciglia.

《Taehyung, non sei abbastanza allenato per poterti difendere da uno come lui, e le semplici chiacchiere non aiuteranno se cercherà di ucciderti.》 È preoccupato per il fratello e non vuole assolutamente perderlo, sarebbe proprio troppo. Taehyung di canto suo lo guardò con l'espressione di prima.

《Usa la logica fratello mio, tu sei un guerriero, andresti contro qualcuno di più debole?》 Il fratello restò in silenzio 《sei un principe, e porti rispetto verso ogni persona, che sia del tuo stesso rango o meno... non è così?》 Ancora silenzio 《andresti contro il tuo nemico sul suo territorio rischiando di morire sul posto mentre verrai considerato un perdente?》 Sehun strinse i denti ed i pugni distogliendo lo sguardo 《perfetto》 a quel punto Taehyung si girò verso il re aspettando finalmente la sua parola. Il padre però dimostrò quasi una sorta di indifferenza verso il discorso fatto dal figlio anche se rimase sorpreso non solo dal coraggio ma dalla somiglianza del più piccolo a sua madre. Anche lei poteva essere dura e non aveva paura di andare contro qualcuno di superiore a se stessa. Era la donna più forte, con una forza d'animo da invidiare. Taehyung aveva preso tutte le sue qualità, e forse anche qualche difetto minimo.