Un Giorno...

2.9K 140 148
                                    

- Questo caldo è odioso. Gamberetto, non potevamo andare in montagna? Oppure al lago? - sbuffa Gajeel.

- Forse tu non te lo ricordi, ma... l'ultima volta che siamo andati in montagna, hai passato mezza giornata a spaventarmi usando tutte le vipere del bosco. E quando siamo stati al lago ti sei messo a far a gara con gli abitanti della zona, a chi pescava il pesce più pesante. Con me c'hai parlato di striscio e solo per chiedermi di portarti da bere. Perciò... stavolta era il mio turno di scegliere il luogo per l'appuntamento. - rispondo senza neanche guardarlo - Dove cavolo è finita la crema solare? - sono praticamente immersa nel borsone.

- Come sei esagerata. Ho sempre tenuto le vipere a debita distanza da te e per la gara di pesca... non l'avevo programmata. Siamo andati al lago e c'era. - borbotta - Tieni. Era nell'altra borsa. - mi porge il flacone scomparso.

- Oh, grazie. - finalmente mi giro verso di lui - Comunque... ti irrita così tanto il mare? A me piace. -

- Mi infastidisce il caldo. Nulla più. -

- Ed il mare è il posto migliore per combatterlo. Si può nuotare oppure mangiare granite, gelati, ghiaccioli... - allargo le braccia felice.

- Scusa sai, ma alla gilda abbiamo la piscina e si potrebbe sfruttare l'uomo mutanda per produrre tutti i cibi da te menzionati. -

- Che noioso che sei. Perché hai da ridire su tutto? Cosa nascondi? - cerco di capirlo dalle sue micro espressioni.

Recentemente sto leggendo un sacco di libri che spiegano come cogliere le bugie dal linguaggio del corpo e, forse mi sto montando la testa, però mi sembra di essere diventata una buona macchina per la verità.

- Non sto nascondendo nulla. Tu piuttosto, perché non ti metti la giacca? - mi porge la sua a maniche corte.

- Che? Da quando siamo arrivati non fai che brontolare per il caldo ed ora vorresti che io mi vestissi di più? - lo fisso storto, ma... so benissimo qual è il motivo della sua domanda.

Per decifrare Gajeel, in realtà, non mi serve alcun libro.

Lui stesso è un libro aperto.

- Non hai freddo? Mi sembra che tu stia tremando. - nemmeno mi guarda, tutto per scrutare ogni strana occhiata diretta a me da terzi.

Ah... quant'è sciocco il mio ragazzo.

Un vero gelosone.

- Uhm... vediamo se mi sta. - accetto il suo indumento già ridendo tra me di ciò che sta per accadere.

- Mi sembra di aver addosso un vestito largo. - roteo davanti a lui.

- Senti meno freddo? - arrossisce distogliendo lo sguardo.

- Sì, ma... non sarà scomodo in acqua? Non è facile nuotare con degli abiti che ti si appiccicano ovunque. Però... essendo un tessuto piuttosto leggero, forse darà meno fastidio. Di sicuro diventerà pure più trasparente, così potrò comunque sfoggiare il mio nuovo costume! - lo pungolo con le giuste frasi.

La mia falsa innocenza va a segno alla grande perché, subito, si alza tirando giù la zip - Toglila. Ti fa ancora più bassa di ciò che già sei. -

- Ok, in fin dei conti non ho tutto sto "freddo". - metto via la giacca cercando di non fargli notare il mio sorriso vittorioso.

Quando si comporta così mi rende davvero difficile l'evitare di sciogliermi a causa della sua tenerezza.

Se potesse affitterebbe la spiaggia solo per noi, così da essere l'unico a vedermi in costume.

- Dai, ora andiamo! Non ho intenzione di rimanere all'ombrellone tutto il giorno! - inizio a correre verso l'acqua.

Passa così tutta la mattinata.

Fairy Tail ~ Un Mare D'Amore Where stories live. Discover now