Dall'altra parte

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Mentre Xiemily si trova a Londra,da tutt'altra parte,nel Gloucestershire,precisamente nella foresta di Dean...
*John pov*
-John stai diventando un albero,orami è da quando se n'è andata che non ti muovi-dice in tono duro Nathan,spostò lo sguardo dalle radici che si trovano sotto i miei piedi,verso i suoi occhi.
Purtroppo mi arriva l'ennesima scossa di brividi nel vedere i suoi occhi così simili a lei.
Mi alzo sgranchendomi le gambe,è più di un'ora che stavo seduto sotto lo stesso albero,a pensare a lei,a dove possa nascondersi.
-Se n'andata,punto! Ci ha lasciati vedi di fartene una ragione!-urla incazzato,per poi girare i tacchi e andarsene.
Ogni volta che viene tirata fuori lei come argomento,lui si incazza,non sopporta il fatto che dopo appena essersi conosciuti lei lo abbia abbandonato e affibbiato un intero branco ormai anche allargato.
È passato un anno da quel fatidico giorno,finora non abbiamo nemmeno una traccia su dove si possa trovare,addirittura pensa che abbia cambiato identità!
La città l'ha lasciata sicuramente,l'abbiamo percorsa da capo a piede ma non abbiamo trovato niente.
-Forse so dove andare a cercarla-una voce femminile alle mie spalle,mi giro trovando Jeila che mi sorride.
-Dimmi-sono un po' scettico perché ultimamente ha tutte idee pazze,per fortuna c'è il suo ragazzo a fermarla,nonché il mio migliore amico Jake,eh si è una lunga storia...
-Ho fatto delle ricerche,ho chiesto ad alcuni Licantropi che abitano in città,mi hanno raccontato che uno di loro è disposto a creare nuove identità per quelli come noi che vogliono vivere in città in santa pace,insegna anche tecniche per non far scoprire il nostro segreto!-dice eccitata,ma io non capisco che cosa c'entri con noi.
-Non vorrai mica sparire come lei,vero?-che mi prendesse un colpo!
-No testone! Magari quest'uomo sa qualcosa su Xiemy,magari si è rivolta a lui!-
-Si,possiamo provarci tanto non perdiamo nulla,no?-bene,finalmente ho un qualcosa da seguire,speriamo che Jei abbia ragione.

-Quindi tu sei...?-chiedo al ragazzo davanti a me,cavoli me lo aspettavo più grande! Invece ha la mia stessa età!
-Io sono Adam,mi dispiace ma vado di fretta,devo raggiungere la mia ragazza,non faccio più questo "lavoro"-
-Senti noi siamo qui per chiedere di una persona,che forse lei ha aiutato-interviene Jeila
-Mi dispiace ragazzi,ma non posso aiutarvi,sono informazioni riservate-prende il telefono dalla scrivania e lo mette in tasca -E ora scusatemi ma devo partire-
-È importantissimo-prendo fiato-Basta che ci dice se l'ha aiutata o no-
Lui sospira avvicinandosi di più,cavoli è anche più alto di me! -Dimmi il nome-sospira sconfitto
-Xiemily-
Il suo corpo si irrigidisce -Perché la cercate?-chiede schiarendosi la voce,cavoli significa che l'ha aiutata?
-Lei era...il nostro capo branco,significa che è stata qui,vero?-chiede Jeila.
Lui impallidisce e scuote la testa -Mi dispiace ma non la conosco- lo so che sta mentendo.
È chiaro come l'acqua,i suoi occhi grigi sono sorpresi,ma è anche ovvio che non ci dirà più niente.
-Dai Jei andiamocene-le dico,lei persiste un secondo,ma poi mi segue oltre la porta.
La troveremo.
*Xiemily pov*
Un primo giorno di scuola schifoso e il dopo anche peggio,si ovvio,mi sono persa per Londra.
E per fortuna che Adam aveva detto che la casa era vicino scuola! Allora perché sto camminando da più di un'ora?
Va bene,dai allora mancherà poco no?
Giro l'angolo e sorpresa...ho davanti di nuovo la scuola,no,non è possibile! Ma ho girato in tondo per caso? Sbuffo e prendo il vicolo che penso mi possa portare sulla giusta strada.
Non so come,probabilmente solo fortuna,mi trovo l'affascinante bar,si fa per dire,con quelle fastidiose luci a intermittenza che mi ricordano tanto Natale. Eh già,abito sopra un bar,si perché secondo Adam,da meno nell'occhio.
L'unica cosa comoda di vivere lì,viene quando arriva la mattina,scendo giù e faccio una bella colazione,l'unica pecca del piano è che non ci posso andare in pigiama...
La porta d'ingresso alla scalinate si trova proprio tra questo bar è una libreria,due accostamenti peggiori non li potevano fare! Ma almeno la libreria è utile!
Apro l'imbarazzante porta rosso accesso e salgo le scale pesantemente,una fatica così mai vista,neanche ai tempi della guerra tra branchi,che tra l'altro era più o meno un anno fà.
Già che schifo di anno,l'ho passato ad allenarmi a trattenere la trasformazione quando sono arrabbiata,orami l'ho quasi bloccata del tutto,ho un controllo che non avrei mai immaginato,e non dimentichiamo,la cosa più importante è non farsi riconoscere troppo,tenere un basso profilo.
Ho già infranto l'ultima regola. Durante l'ora di educazione fisica,la bionda di cui ho già scordato il nome mi si è buttata
addosso "inavvertitamente" per prendere il pallone,ma cavolo era nella mia zona! Così beh...un "non intenzionale" schiacciata dritta in faccia e con la mia forza non precisamente umana...beh,posso dire semplicemente che ci siamo incontrate di nuovo cinque minuti più tardi in presidenza.
-Fianlemente!-butto lo zaino sul divano,dove penso resterà fino a domani,poi spalanco la finestra,ma purtroppo invece di vedere il mio bellissimo albero , finisco per intossicarmi con lo smog delle auto.
Costretta a chiudere la finestra,mi viene un grande dubbio,ora che cavolo faccio?
Diciamo che nelle due ore successive,beh , il barista se se ne fosse accorto avrebbe chiamato i pompieri,polizia e tutto il resto. Prima del mio arrivo la cucina era perfettamente ordinata,tutta bianca,dal frigorifero ai fornelli,completamente bianca,e anche abbastanza grande. Quello che sarebbe dovuto essere un semplice ciambellone sul gas,ora si trova sul balcone a prendere aria,già,potrebbe essere estremamente nocivo...
Okay,forse ho sbagliato un paio di ingredienti,ma,come ha fatto la pentola ad andare a fuoco?? Uno dei misteri della vita. Ho cercato di spegnere il fuco buttandoci sopra uno straccio,sfortunatamente era troppo corto per coprire tutta la padella e quindi non ha smorzato il fuco,anzi è bruciato.
Allora senza pensarci ho aperto la finestra del balcone della cucina,ho afferrato la padella e l'ho buttata fuori,per poco non sorpassava la ringhiera,e li si che erano guai,come avrei fatto a spiegare la motivazione per cui una padella era volata in mezzo alla strada da casa mia?
-Una cosa è certa,non cucinerò mai più!-dico finendo di raccontare la storia al barista,è un tipo simpatico eh...
È giovane,sulla trentina,non è pelato,anzi ha un folta chioma di capelli biondi,occhi azzurri.
Bob,così mia pare si chiami,scoppiò a ridere.
-Va bene,ora è meglio che vado,che dovrebbe rientrare il mio ragazzo- dico guardando l'ora,cavoli si erano fatte le 20:00!
Salì velocemente le scali e scoprì di aver ragione,il mio ragazzo era tornato,Adam era qui.
-Xiemily, non hai mai scordato di dirmi,per caso,cose importanti come il fatto che sei un capo branco?-chiese il biondo girandosi,cavoli era incazzato. Ops.
-Anch'io sono felice di vederti tesoro-

IL POTERE DEL LUPOWhere stories live. Discover now