Capitolo 26

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-Ariana

Tra me e Luke va tutto per il meglio, Suzy e Cal sono felici, Michael e Clara sono fidanzati e Ash sta andando a conoscere suo figlio e costruirà una famiglia con Miley. Siamo tutti felici, finalmente.

-Rimanete qui a cena?- chiede Suzy, mentre siamo seduti in cucina. Siamo stati qui tutti il giorno.

Guardo Luke aspettando una risposta e lui annuisce sorridendo, mentre tiene stretta la mia mano. Il moro e la rossa sorridono e poi sentiamo bussare alla porta.

-Vado io- dice Luke, si alza e va ad aprire.

-Siete stati voi?!- sentiamo urlare, così scattiamo in piedi e ci dirigiamo all'entrata, per capire cosa sta succedendo. Vediamo Michael con gli occhi rossi, probabilmente per le lacrime, e indica lo schermo del suo cellulare continuando a ripetere "chi è stato?!".

-Di cosa parli?- chiedo.

-Sta zitta tu, è tutto successo per colpa tua! Se non fossi venuta a Sydney non ti avrei mai conosciuta, non mi sarei mai innamorato di te. E poi, sei stata una stronza. Mi hai illuso, tu e i tuoi "per te ci sarò sempre, ricordalo". Qual era il tuo scopo? Farmi soffrire? Ci sei riuscita. Per dimenticarti ho  perfino usato un'altra ragazza! Capisci che mi hai fatto? Mi hai rovinato la vita! Io ti odio! Ora togliti dalle palle, ho bisogno dei miei amici, tu sei solo d'intralcio!-

Lo guardo mentre le lacrime rigano le mie guance, annuisco ed esco senza prendere nulla, nonostante la pioggia. Una volta fuori scoppio a piangere, vado vicino il grande albero che si trova nel giardino della casa e mi siedo sull'altalena, che è appesa ad esso. Mentre la pioggia bagna ogni centimetro del mio corpo, le lacrime continuano a scendere. Quanto fanno male le parole, Dio mio. Fanno più male le parole che una pugnalata. Lui lo sa bene, lui mi conosce a fondo, conosce fin troppo di me. Sa i miei punti deboli, sa dove colpire per farmi davvero male. Sento qualcuno appoggiarmi qualcosa sulle spalle e abbracciarmi da dietro.

-Piccola, non pensarlo- dice Luke, accarezzandomi il ventre mentre mi lascia dei piccoli baci sulla guancia.

-Entra dentro, ti bagnerai- gli dico, torturandomi le mani mentre fisso un punto impreciso dell'erba che si trova sotto i miei piedi.

-Ari, non entro se non entri anche tu-

-No.- rispondo secca -ora vattene, voglio stare da sola.-

-Ari..-

-Va via!- urlo. Mi da un bacio sulla guancia e dopo avermi stretto ancora un po', entra dentro.

-Luke

So che non voleva mandarmi via, è solo triste. Triste per un coglione di merda.

Entro dalla porta sul retro e la chiudo con forza, poi vado nel soggiorno, dove si trovano i ragazzi.

-Mi spieghi che cazzo ti prende?!- urlo. Quando Mike alza la testa, sta piangendo. Tira su col naso e singhiozza. Non l'ho mai visto così.

-Ero arrabbiato..- bisbiglia, chiudendo gli occhi cercando di non piangere più.

-È incinta, é anche più emotiva. Sta malissimo, e sai che le parole la distruggono. Lo sai da prima di me. E che fai? La offendi in quel modo, anche se non ha nessuna colpa. Non ti senti un coglione? No perché lo sei. Vorrei capire che hai al posto del cervello, o se lo hai capire che ti frulla li dentro, perché è un periodo che io davvero non ti capisco, nessuno ti capisce più. Che fine ha fatto il Michael che tutti conosciamo? Il Mike dolce, sempre disponibile, quello che tutti adoravano? Quello che con un abbraccio ti faceva stare bene, che era sempre li, pronto a sostenerti, qualunque cosa fosse successa?- lo guardo, mentre asciuga le lacrime stando a denti stretti.

Ice Man - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora