CAPITOLO 15.

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Quando aprì gli occhi, Lucas si accorse di avere un mal di testa allucinante. Il che era strano, poiché non aveva esagerato con l'alcol.

Un accumulo di voci, giungeva alle sue orecchie dal salotto. Probabilmente erano i suoi amici che lo aspettavano e Mika e Lisa che litigavano come loro solito.

Si alzò, grattandosi la nuca e recuperando un jeans ed una felpa dall'armadio. Si spostò nel bagno, dove fece una veloce doccia.

Ci mise venti minuti per prepararsi e per dare un senso alla chioma castana, quella mattina messa peggio del solito.

Dopo aver lavato i denti, entrò in cucina. E no, non si era sbagliato.

Yann, Basile ed Arthur erano accomodati sul divano a mangiare i biscotti che stranamente Lisa aveva preparato.

Spostò poi lo sguardo oltre gli amici e, accomodato sulla poltrona, c'era lui.

Lucas ci mise un po' per rendersi conto che, effettivamente, Eliott era seduto sulla poltrona di casa sua. Ma non riusciva a spiegarsi come avesse avuto il suo indirizzo.

Ma poi si ricordò che aveva lasciato le sue informazioni ad Eliott, quando fece il colloquio. Per cui, si diede mentalmente dello stupido.

Il castano si avvicinò al frigo e prese la bottiglia di latte, rivolgendo le spalle ad un Eliott che ancora lo guardava.

Eliott's pov;

Il corvino si alzò dalla poltrona e si avvicinò all'altro, tenendo le mani nelle tasche dei jeans.

Era evidentemente in imbarazzo, e si sentiva colpevole. Di aver baciato Lucas, seppure non dovesse farlo.

Erano due settimane che non si faceva vivo e poteva immaginare di avergli spezzato il cuore.

«Lucas..» Non riuscì a dire altro, perché il castano portò una mano dinanzi alla sua faccia.

Gli amici osservavano la scena. Mika e Lisa assieme a loro. Eliott aveva raccontato loro l'accaduto e, seppure Yann era infastidito dal fatto che Lucas non gli aveva confidato tutto quello, decise di rimanere in silenzio.

«No. Non è il momento. In più, chi ti ha detto di venire a casa mia. Non c'è niente che puoi fare per rimediare. Trovati un altro aspirante pittore per la tua bottega.» Mormorò il castano, recuperando un bicchiere e chiudendosi nella sua camera.

Eliott rivolse lo sguardo al pavimento e tirando un sospiro. Aveva combinato un pasticcio, ma la verità è che non voleva proprio trovarsi qualcun altro.

«Dagli un po' di tempo. Lucas è così, gli passerà.» Fu Yann a parlare, per poi alzarsi e raggiungere Lucas nella sua camera, chiudendosi la poeta alle spalle.

Eliott non poté fare altro che lasciare l'appartamento, per far ritorno a casa sua.

Che casino aveva combinato.

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