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"Cosa vuoi?" Rispose Mark cercando di essere il meno aggressivo possibile, cosa decisamente impossibile al momento visto come stava conciato Johnny.
La risposta di Mark però non fece appassire il sorriso di Ten che, seguito dal ragazzo della scorsa volta, stava venendo verso di loro.
"Johnny Seo, giusto?" Sorrise il thailandese
"Si, è lui. Ti serve qualcosa?" Rispose subito al suo posto, non deve parlare se non ci riesce.

Ci sono io qui, e per lui ci sarò sempre.

"Finalmente, ti stavo cercando." Johnny alzò lo sguardo, cristo perché proprio mentre sorrideva, quel thailandese era fottutamente carino anche mentre mostrava un sorriso presuntuoso, soprattutto in quel caso.
"So di piacerti e ho notato che non sei ancora venuto a letto con me, ti va di rimediare?" Subito le orecchie di Johnny si tinsero di rosso.
Mark, invece, stava impazzendo dalla rabbia, come poteva dirgli una cosa del genere? Come poteva essere così? Cos'ha questo ragazzo di così tanto speciale da avere tutta la scuola dietro?
Mark in preda alla rabbia decise subito di prendere le difese di Johnny, non poteva farlo anche se lo amava, l'ha detto lui stesso di non essere come gli altri.

Johnny non doveva farlo, doveva resistere.

"Spero che tu stia scherzando, pensi che sono tutte puttanelle come te? Il mio amico non ha bisogno di te. Quindi sparisci, trovati qualcun'altro da scopare. Anzi, non è brutto chiedere a qualcuno di scopare davanti all'ultima persona con cui l'hai fatto?" Sputó Mark, quel ragazzino doveva ricevere una buona lezione. Con il suo fare presuntuoso e i suoi modi femminili del cazzo, no Mark non poteva lasciare il suo amico nelle braccia di quell'individuo.

Fu così che il sorriso sulle labbra di Ten sparì facendo spazio ad un'espressione irritata e, come suo solito, arrogante.
"Non sto parlando con te Lee, non impicciarti negli affari altrui." Mise la braccia sui fianchi, Mark accennò un sorriso. "Mi dispiace informarti che quello che succede intorno a Johnny sono tutti affari miei."
Ten si stava innervosendo, cosa che invece faceva sempre più felice Mark. Era contento di vederlo in quello stato, se lo meritava.

Durante il tutto il ragazzo accanto al thailandese era rimasto in silenzio, con lo sguardo fisso nel vuoto. Era davvero un ragazzo carino, magro e abbastanza alto. Chissà com'era di carattere.

"Andiamo Johnny." Disse infine il canadese, l'altro annuì.

Sfortunatamente il nano prese il braccio di Johnny e lo guardò dritto negl'occhi, quell'istante bastó per far capire a Johnny il messaggio dell'altro.
Quegli occhi erano così belli e profondi, si perse mentre cercava di leggerci dentro.
"Mi dispiace ma, per quanto tu mi piaccia non dò per scontato i miei sentimenti. Non sono come gli altri, non mi serve andare a letto con te se non posso averti del tutto." Rispose Johnny forzando un sorriso, per poi andare via con Mark.

Chittaphon rimase paralizzato, sentiva il suo cuoricino spezzarsi, nessuno gli aveva mai risposto in quel modo.
Accettavano tutti, e finiva con una bella scopata.
Perché lui no? Cos'aveva di diverso?
Forse non l'aveva guardato bene, la prossima volta lo guarderà meglio.

"Te lo meritavi" gli accarezzó i capelli l'amico
"Dai Taeyong, dovresti consolarmi" fece il broncio, erano amici da molto tempo, anzi, dopo quello strano bacio non sembravano tanto amici.
O forse solo Taeyong la pensava in quel modo? Non si aspettava che baciare il thailandese fosse così bello.

Cazzo, era il suo amico. Non andava bene.

-Hilary

Illuminato dal sole - MarkhyuckWhere stories live. Discover now