Non le vedo più

Il Pegno

Il sabato sera era standardizzato per i tre ragazzi che conosciamo. Era dedicato al parchetto sotto casa, quello con le giostre mal messe e la pista di pattinaggio a rotelle piccolissima, usata soltanto da qualche barbone e i ragazzi che facevano skate. Poi, sul tardi, spesso i tre andavano a mangiare qualche schifezza super calorica e finivano stesi in terra sul verde a guardare il cielo e parlare di niente. Quando Yoongi si sentiva più figo riusciva persino a procurargli dell'erba da fumare, che Jimin gradiva fino ad un certo punto. Era pur sempre un ballerino. Quella sera, quel sabato nello specifico, fu un po' diverso. Decisero di andare in un bar, uno di quelli in cui i ragazzi si riuniscono per fare due chiacchiere. Non erano soliti frequentarlo perché sapevano che avrebbero trovato tutti quelli della loro scuola e questo, stranamente, non gli andava. A Jimin piacevano i suoi compagni, sul serio, ma dopo le otto ore di scuola ne diventava quasi intollerante. Intollerante alle persone. Si sentiva uno schifo a definirsi così ma a volte il suo essere allegro e socievole riceveva una battuta d'arresto e lo faceva divenire solitario. Questo gli piaceva ma lo faceva sentire anche.. Molto solo. In alcuni momenti si sentiva come l'ombra di casa jeon. Sola, triste, mentre guarda il mondo dietro una tenda.
"smettila di pensare ai tuoi cazzi e bevi" Tae gli aveva portato uno shottino di tequila, il terzo da che ne aveva contati e iniziava a sentirne gli effetti.
"Basta cazzone o non riuscirò a reggermi in piedi per tornare a casa." ma mandò comunque giù l'ennesimo shot e la testa iniziava a dolergli.
"non ho intenzione di ti accompagnarlo a casa." Yoongi ancora si lamentava e trattava Jimin come fosse un peso, quando avrebbe solo dovuto ringraziarlo. Senza di lui non avrebbe nemmeno passato un quarto del tempo di adesso con Tae. Era stato Jimin a costruire il loro terzetto e la persona che doveva essergli grata lo odiava.
"Facciamo così, ci facciamo delle domande. Colui che non risponde in maniera sincera fa pegno." Tae e le sue idee strampalate. Nonostante l'idiozia della cosa i due erano abbastanza cotti da accettare.
"Jimin.. Tu sei vergine!" una constatazione più che una domanda che Yoongi gli aveva posto in un momento di ebrezza.
"Solo di culo." rispose impassibile facendo arrossire il più grande.
"insomma ho avuto questa storiella di due mesi con Lisa, quella di quinta B. Abbiamo affrettato i tempi e abbiamo fatto l'amore anche se poi ci siamo lasciati subito. Tornando indietro avrei aspettato. Ho sprecato la mia prima volta." Jimin piaceva ai suoi amici perché era sincero, schietto e non aveva paura dei giudizi degli altri. Non aveva paura a mostrarsi fragile, attaccabile. Questo lo rendeva davvero forte.
" Tae.. Ti piace.. Tipo qualcuno ora? " Jimin pensò che il più grande doveva essere sul serio ubriaco per chiedergli un qualcosa del genere.
"mhh, adesso? Proprio in questo momento esatto?" lo prese in giro il tizio dai capelli biondi facendolo arrossire.
"beh.. Si" risposte Yoongi, non capendo la presa in giro.
"sinceramente non saprei. Ma sai cosa? Ho una voglia matta di innamorarmi alla follia! Sembra elettrizzante!" Yoongi si lasciò sfuggire un flebile 'non sempre' ma Tae non lo sentí
"bene ora tocca a me. Farò una domanda per entrambi." impone Jimin e sembrava che avesse un' idea strana per la mente perché Yoongi sentì un brivido sulla schiena.
"sareste disposti a.. Scoparvi a vicenda?"
Tae lo guardò come se fosse uscito di senno e rimase in silenzio mentre Yoongi arrossi fino alle punte delle scarpe. Abbassò lo sguardo come un ladro e si zitti.
"ok, Yoongi paga pegno belli." Tae sembrava pensieroso, poi come il maniaco ambiguo che sapeva di essere fissò per un lungo minuto yoongi, il viso, lo sterno, le guance, le scapole, i capelli mogano. Tae non lo sapeva se avrebbe mai fatto l'amore con Yoongi. Ed era solo una delle migliaia di cose che il biondo non sapeva. In verità quell'adolescente sentiva di non sapere assolutamente nulla.
"beh dovrei pensarci. Non risponderò ora." mentre Yoongi implodeva dentro per la risposta non negativa, ma neanche positiva, Jimin gli fece notare che anche Tae doveva pagare pegno. E quale poteva essere se non andare alla ricerca di fantasmi nella vecchia magione Jeon?