3. Brucia di più, dopo averti visto.

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Hermione, guardando il suo riflesso nello specchio, maledice Merlino e tutti gli altri maghi che le vengono in mente, pregando che quel cerchio oscuro intorno all'occhio se ne possa andare via con qualche incantesimo di evanescenza. Ma Molly stronca le sue speranze, quando le chiede, divertita, se ha messo davvero il naso tra le cose dei gemelli.

"Chi ti ha dato un pugno in faccia?" Ron la guarda preoccupato, spostando lo sguardo intorno a lui, alla ricerca di un colpevole.

Hermione vorrebbe dirgli il nome di Fred, perché nel suo inconscio la colpa ricade sulle spalle di lui, ma rimane in silenzio, pietrificata di nuovo davanti al suo riflesso.

Il silenzio sembra non abbandonarla mai, nemmeno quando la signora Weasley la spinge dentro i Tiri Vispi, alla ricerca di uno dei suoi figli.

Fa che sia George, fa che sia George, fa che sia...

"Fred! Meno male che ti ho trovato." Molly, ancora una volta, manda in fumo tutti i suoi sogni, "Ad Hermione è venuto l'occhio nero dopo aver usato uno dei vostri cannocchiali, la puoi aiutare?"

Fred non riesce a nascondere un flebile sorriso, guardando il viso arrossato della ragazza davanti a lei che, lo ammette, si sta sentendo come una bambina nei guai, messa nelle mani di colui che l'avrebbe punita per bene.

"Perché hai guardato dentro al cannocchiale?" le chiede, quando ormai sono da soli, nel retrobottega del negozio. Hermione, seduta in un angolo della stanza, non riesce a non sentirsi minuscola, mentre una serie di emozioni le stanno stringendo il cuore.

"Perché quello si fa con un cannocchiale, si usa per guardare." sussurra, incrociando le mani al petto.

Fred si gira verso di lei, cercando di nascondere una risata. Nota, con piacere, che non ha perso la lingua affilata che l'aveva colpito tempo prima e che, inevitabilmente, li aveva portati a desiderarsi sempre di più.

"Stai ferma e chiudi gli occhi." le dice, avvicinandosi e accarezzandole la parte sinistra del viso col dito sporco di crema. Hermione non se lo fa ripetere due volte e, oltre a fermare i suoi movimenti, blocca anche il respiro, quando sente le mani di lui sul suo corpo di nuovo.

A Fred una morsa chiude lo stomaco, perché nota che è rimasta bella. Continua a passare la mano sulla parte oscurata del volto di lei per qualche minuto, inutilmente, perché non vuole ancora vederla uscire dalla stanza, non è pronto a perderla di nuovo, adesso che è reale e non più un sogno.

Presto le carezze si estendono anche alla guancia e alla mandibola di lei, che apre gli occhi, fissandoli nel volto di Fred.

Non gli chiede niente, ma vorrebbe. Piena di interrogativi, si fa cullare da quella mano leggera, ma allo stesso tempo pesante, distogliendo lo sguardo, per evitare di precipitare in un varco sempre più profondo.

Glielo impedisce, drizzandole il volto nella sua direzione, scendendo veloce sulle sue labbra, bramoso di poterle assaggiare ancora una volta. Hermione sussulta, ma presto risponde al bacio, cercando la lingua di lui. Fred si avvicina sempre più, appoggiando la mano libera sullo schienale della sedia, mentre con l'altra continua a solleticarle il collo. Lei, con le sue, si aggrappa con tutte le forze alla camicia del ragazzo, stringendo la stoffa nelle sue dita.

I baci sui loro corpi bruciano, ma non riescono farne a meno, ancora uno, prima che lei torni alla sua vita e Fred non si faccia più vedere, ancora uno, prima che gli altri li possano interrompere, ancora uno...

Hermione abbandona la presa sopra la camicia, toccando la pelle del suo petto, accertandosi che sia rimasta liscia, calda, delicata come una volta. Fred le sorride sulle labbra, mentre le dita di lei si arrampicano sul suo corpo, desiderose di non essere fermate.

Come un sassolino nella scarpa (Fremione)Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt