[ Harley & Peter & Tony - Fluff - Word Count: 4056 ]
Episodio 1. That's So Harley!
L'ingresso della Midtown High School of Technology, più che di una scuola superiore, sembra quello di una sala congressi pronta ad accogliere il colto luminare o il geniale professore universitario di turno, con troppe scritte e citazioni a decorare l'ingresso e troppe vetrate con laboratori a vista. Almeno, è quello che pensa Harley mentre se ne sta col naso all'insù a fissare l'insegna del nome, abbellita da un atomo stilizzato. L'edificio più alto che abbia visto a Rose Hill è quello del municipio, ed era comunque in mattoni e cemento, non certo in vetro e acciaio come la maggior parte di quelli a New York.
Rimane fermo qualche istante più del dovuto, con gli occhi vispi che seguono la struttura geometrica dell'edificio, prima che un lieve spintone riporti il suo sguardo all'altezza di molto inferiore a cui si trova a guardare di solito. Un mare di schiene con relativi zaini variopinti ostruisce di nuovo la sua visuale, e si affretta a unirsi alla fiumana che inizia a incanalarsi nelle porte d'ingresso.
Prende un grosso respiro che gli raschia la gola, poi un sorriso tremulo gli solca il viso. Stringe le spalline del suo zainetto e, come inghiottito da un imbuto, si ritrova nell'atrio gigantesco dell'edificio, adornato di lavagne in sughero – con annessi annunci attaccati con delle puntine colorate, vari poster e disegni alle pareti. Deve raggiungere la palestra; o così gli hanno detto, nella lettera di ammissione. È lì che i professori, e forse il preside in persona, presenteranno a lui e agli altri studenti, il programma dell'anno e la scuola. È nervoso e elettrizzato all'idea di iniziare quella nuova avventura; così tanto che non riesce proprio a togliersi quel sorrisetto dalla faccia. Così si ferma, quando tutti lo fanno, in attesa che la presentazione abbia inizio. Si guarda intorno e vede solo volti sconosciuti e velati di una preoccupazione appena percettibile, di chi, come lui, non riesce a trovare punti di riferimento ed è al contempo trepidante ed emozionato di fronte all'ignoto di una nuova scuola
Guarda fisso davanti a sé e individua il telo di un proiettore sul fondo della palestra, che per ora trasmette solo lo schermo blu e anonimo dello stand-by. Dopo qualche minuto e un traffico di tecnici il video si avvia, e appare in primo piano una sedia. E poi appare Capitan America in persona, che vi si siede sopra con un sorriso smagliante e decisamente artefatto, di quelli che fanno dolere le guance solo a guardarli.
Harley si massaggia le sue, di guance, prima di fossilizzare la propria attenzione sull'uomo e sulle sue rassicurazioni a proposito di quell'anno scolastico che sta per intraprendere.
«Possedere un sogno è il primo passo verso la sua realizzazione. Ogni buon proposito, è un gradino che vi innalza alla conoscenza e alla maturità. Abbiate fiducia nelle vostre capacità e, come sempre, non dimenticate di portare con voi un buon pranzo, in questo arduo cammino.» Captain America ammicca allo schermo; alza un pollice e poi parte con altre frasi fatte; altre piccole perle decisamente poco profonde ma che, agli occhi di chi lo ama, sembrano preziosissimi consigli di vita. Harley storce il naso, ma cerca di leggere tra le righe un intento di spronarlo a non mollare. Tony avrebbe usato parole diverse, per farlo. Sicuramente meno pompose e più, come dire, pratiche. Un'attitudine spicciola che, decisamente, preferisce. Il video si conclude con altri accorgimenti e, infine, un giovane tirocinante – o almeno così pare, chiama il suo nome insieme a molti altri e li invita a seguirlo nelle loro aule assegnate.
Procedono lungo il corridoio a passo spedito ma discontinuo, una trentina di ragazzi egualmente nervosi, trepidanti e impazienti che si scambiano sorrisetti impacciati, abbassano gli occhi timidi o si guardano intorno curiosi. Harley ricambia qualche sorriso con spontaneità, provando l'impulso di mettersi a saltellare mentre cammina. È alla Midtown. È davvero alla Midtown e una parte di lui non riesce ancora a crederci. Si sente in un sogno ad occhi aperti. Il suo sorriso si allarga e pensa che dovrebbe fare qualcosa di più per ringraziare Tony, perché un orologio buffo non è neanche lontanamente abbastanza, anche se lui dice di sì e continuerà a ribadirlo per sempre.
YOU ARE READING
The Super Life of Pete&Harl [ Harley & Peter & Tony ]
FanfictionUna raccolta di piccole storie autoconclusive, che narrano le avventure di Harley Keener e Peter Parker, sotto la supervisione di Tony Stark. Riusciranno a non farlo impazzire, prima della fine?