Inverno 1

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D'inverno la luce pura e cristallina delle mattine e delle ore che precedono il tramonto. Perpetuo crepuscolo.

Albe bianche e smorte, la sfera solare un tunnel metafisico.

Trasparente, morbida e luminosa

l'aria pura, fredda e corroborante.

Siamo nell'Agartha.

Gli alberi si sono spogliati dell'eccesso per lasciar passare la luce.

Libero da ingombri il cielo e' immenso.

Tutto e' vastita'.

La materia si e' assottigliata per riempirsi di aria e luce.

Le ultime foglie di cartapesta, oro trasparente, tremolano fragili sugli scheletri scuri e umidi di rami e tronchi contro il cielo di un blu e bianco intensi e perfetti.

Il passato scaricato a terra marcisce, penetrando in profondità per nutrire nuova vita. Il nero fango è serbatoio brulicante di vita.

Attraverso i cancelli del parco, dove c'è il silenzio che rigenera.

Tutto e' grigio, beatamente immerso nella morbida luce butter cream.

Nelle strade frastuono e gente che si affolla per il Natale.

In questa oasi di pace c'è silenzio cosmico, vastità e vita infinita. Solo il suono della mia risata e dei miei passi mentre corro felice nel grembo dell'universo.

Tutto intorno ride con me.

Il canto degli uccelli rimbomba come un concerto.

Prima che foglie e fiori ritornino in primavera a coprire e confondere col loro verde ed i loro colori.

Sono a casa. 

Inverno 1Where stories live. Discover now