»capitolo sedici.

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🏳️‍🌈capitolo sedici| let's go back in Indiana
words– 490

w i l l

giuro che non ricordavo cosa fosse successo il giorno prima. cioè, ricordavo solo che mi avevano quasi amputato una gamba, e che Talia mi aveva curato, ma poi un grosso. buco. nero.

mi voltai alla mia destra, avvertendo una presenza, e notai Thals che dormiva di fianco a me, con un'espressione angelica sul volto.

poi ricordai, come con un flash, ciò che successe il giorno prima.
lei... ha ucciso Luke.
ha ucciso una persona.
ha ucciso il bastardo che mi ha ferito la gamba, anche se le avevo espressamente detto di volerlo fare io.
eppure non ha voluto.
ora ho capito cosa ha fatto. mi ha salvato. ha impedito che avessi le mani insanguinate.

iniziò a muoversi come se stesse avendo un attacco epilettico, senza fermarsi, sempre più veloce.
«Natalia» provai a chiamarla, ma nulla.
iniziò a gemere. si muoveva e i suoi occhi sembravano incontrollati, si muovevano a destra e a sinistra.
«Natalia!» provai ancora. le afferrai le braccia e la guardai calmarsi lentamente.
qualcuno entrò frettolosamente nella stanza.

«che succede?» chiese Mike. aveva tutti i capelli scompigliati e la voce impastata dal sonno.
«ha avuto una delle sue crisi.» ammisi, sistemandomi sul letto. la guardai in modo malinconico.

Mike si sedette sul bordo del letto insieme a me. «sai, Will, mi dispiace tanto per l'altro giorno. sai... quando...»
non lo lasciai continuare. «è okay. l'avete fatto per proteggermi. anche se sai che non ce n'era bisogno, dato che potevo benissimo cavarmela.»
«lo so» rispose «ed effettivamente non avevo ancora capito il motivo per cui ha deciso di allontanare qualsiasi forma di vita su questo pianeta tranne me –solo perché lo sapevo già, sia chiaro».

«volete smetterla di parlare voi due?» mugugnò Talia, girandosi e mettendosi con la testa sotterrata nel cuscino.

sorrisi involontariamente. era così bella.
ma ciò che aveva fatto era imperdonabile.

scodello, hai per caso dimenticato che volevi farlo anche tu? è merito suo se non avrai gli incubi per anni, pappamolle.

oh dei, di nuovo? e va bene, sto al gioco.

che gioco? sto solo dicendo la verità.

«fratello!» esclamò Mike, riscuotendomi: ho come l'impressione che mi abbia chiamato molteplici volte.
«cosa?» chiesi, sistemandomi il ciuffo che Harrington mi aveva obbligato a fare con la dolce compagnia di Dustin, con la scusa che mi avrebbe fatto fare colpo.

«sta zitto.» implorò di nuovo Talia. annuii verso Mike, dando ragione a lei, poi mi sdraiai vicino a lei e la abbracciai da dietro.
«e va bene, ho afferrato. ci si vede, Byers.»
«ciao, Mike.»

ridacchiai e abbracciai meglio Talia, che aveva fatto aderire il suo corpo al mio e stava già dormendo.

sospirai. si, era successo ciò che era successo, ma dovrei contare che mi ha salvato. ha fatto in modo che non quel... ok, la smetto.

fatto sta che mi addormentai di nuovo, abbracciando la persona che più amavo nella mia vita.

spazio autrice

sciaooo
come state? io stra bene
scusate l'assenza, ma tra le verifiche e le interrogazioni non ho avuto tempo per watty
ci si vede gentaglia!
–Auro💞

→we are the proof of love. •w. b,2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora