»capitolo diciotto.

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abbracciai la nonna. «grazie di tutto, nonna, davvero» le dissi, un paio di lacrime mi rigavano le guance.

«è stato un piacere» rispose, asciugandomi le lacrime con la manica della sua maglia.

«sai, nonna... Nico ti sarebbe piaciuto. davvero.» le dissi, riferendomi al ragazzino di capelli neri che, per fargli spicciare una parola, ci vorrebbe un piede di porco.
«intendi Nicola? non lo vedo da quando eravate dei bambini piccoli... invece Bianca come sta?»

il mio sorriso si spense al ricordo di Bianca. «lei è... è morta, nonna.»
«oh... mi dispiace davvero tanto, Natalia.» scosse la testa, il suo sguardo triste.

«non fa niente, nonna. io sono... sono andata avanti.» le risposi e in cambio ricevetti da lei un sorriso.
«stammi bene, piccola peste» ridacchiò e mi diede un'ultima pacca sulla spalla prima di aprire la porta di casa «e lui non te lo lasciar scappare. mi sta simpatico.»

ed entrò in casa.

****

«sapete dove dormono i pagliacci?»

«Dustin, tu non-»

«NELLE CIRCOSTANZE!»

«FATEMELO PICCHIARE!»
«NOOO!»
«TALIA, CALMATI!»
«DEVO UCCIDERLO!»
«SONO TROPPO GIOVANE ED AFFASCINANTE PER MORIRE!»
«TRA POCO AVRAI ANCHE UN OCCHIO NERO!»
«NOOO PER FAVORE, PENSA AI MAIALI CHE PER VEDERSI LA PANCETTA SI GUARDANO ALLO SPECK!»

mi blocco.

Dustin trattiene il fiato.

Joyce si sbatte una mano sulla fronte.

Mike sospira.

Will fa per parlare, ma lo fermo. 
«non dire niente.»
«ma-»
«non voGLIO SENTIRE NESSUNO PARLARE FINO A QUANDO NON SIAMO SCESI DA QUESTA FOTTUTA AUTO!»
«qualcuno ha il ciclo.» borbotta Dustin.

«okAY ADESSO HAI SUPERATO IL LIMITE ADESSO HAI PROPRIO SUPERATO IL LIMITE STO PER UCCIDERTI-»
«NO TI PREGO STAI FERMA AIUTOOO»

«va bene.»
«che cosa?» chiese Dustin abbassando leggermente le mani da davanti il suo viso.
prendo un lungo respiro.
«va bene.» ripeto, gli occhi chiusi e le gambe incrociate con le mani unite poggiate sulle scarpe.

«non sei arrabbiata?»

sorrisi ma tenni gli occhi ancora chiusi. «certo che lo sono.»

Dustin emise un urletto strozzato. «morirò, non è vero?»

aprii gli occhi. Dustin deglutì, ognuno dei fiati dei miei amici si mozzò.
«no, ti costringerò solo a stare zitto.»

lui fece per ridere e prendere in giro il fatto che lo avessi spaventato per nulla, ma questo gli fu impedito.

sospirai di sollievo. mi appoggiai con la schiena al sedile della macchina ed accavallai la gamba.

«che gli hai fatto?» chiese Max sbalordita.
«l'ho fatto stare zitto» feci spallucce come se non fosse nulla e tornai a rilassarmi.
«ma esattamente... come è possibile?» chiese Steve studiando la faccia di Dustin.

«ho amici anche ad Hogwarts» sospirai spostandomi una ciocca di capelli.
«Hog- che?» chiese Mike.
«Hogwarts. è una scuola di magia in Inghiterra.» spiego mettendo le braccia dietro la testa.
«ma come hai fatto?» chiese di nuovo Will mentre il suo amico sventolava le mani davanti alle facce di tutti, ma la voce era completamente andata.

«ragazzi, l'avete davvero dimenticato?» i ragazzi mi guardarono confusi.

«sono pur sempre la figlia del diavolo!»


spazio mee

ciao amiciii
come state? bene? spero bene
cit
anyway, sto capitolo è pretty inutile e non mi piace per nulla ma there you go
nu bac

→we are the proof of love. •w. b,2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora