Le Luci di Viola - Parte 1

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«Sono un tossicodipendente di emozioni» disse chiaramente guardandola fissa negli occhi. Poi pensò per un attimo e fu compiaciuto: 'Questa è un'espressione assolutamente poetica'; in quella frazione di secondo perse la connessione con Viola.
«Carlo smettila di pensare solo a te stesso», Viola poté percepire la sua fuga di pensiero cosi come poté constatare che egli non apparse per nulla folgorato dall'ira che gli si sarebbe riversata.
La stanza era contornata da una luce fioca che accarezzava le pareti e rilassava i pensieri, i loro volti erano spianati da quelle luci e parevano essere ancora più piacenti l'uno per l'altra; Carlo per un attimo desiderò ciò che vide in Viola, ora la passione, ora un'energia sintomatica di affetto.
«Sei mia Viola, vieni qui! Queste luci ti fanno essere...»
«Io non sono tua!», risuonò Viola in modo crudele.
Carlo si spense a questa frase, pareva che un colpo di canna lo avesse trafitto dall'interno. Si riprese, alzò lo sguardo lentamente, cosi Viola si voltò, lentamente improvvisò dei movimenti di burlesque, le gote della gonna di un nero tessuto facevano per schiarire e schiarire le belle gambe ora sempre più, fino alla fine della schiena; le luci calde illuminarono il corpo di Viola, e mai come quella notte si consegnò incondizionatamente, felice in fondo di aver concesso lui un violento possesso.

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⏰ Last updated: Jan 15, 2020 ⏰

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