4

9.7K 358 34
                                    

Mi avvio verso la porta, e poi mi giro nuovamente verso Mattia.
"Che fai ora?" gli chiedo per essere gentile.
Lui si è già buttato sul letto.
"Onestamente? non lo so." risponde lui, facendo spallucce.
Si, è insopportabile, ma mi dispiace lasciarlo qui da solo.
"Non è che vuoi venire con me giù? Magari stai con Kairi e Alvaro, oppure che ne so, trovi qualche ragazza da portare a letto" ipotizzo, con una piccola risata.
Poi mi rendo conto di quello che ho appena detto, e mi blocco.
"Scherzo, non ne portare nessuna qui" non sopporterei l'immagine di Mattia che scopa con una ragazza nella mia stanza.
O in generale, di Mattia nudo con una ragazza.
Cioè, quale ragazza sarebbe così stupida da andare a letto con un tale idiota?
Prego per tutte loro.
Mattia inizia a ridere.
"Peterson, per caso ti stai preoccupando per me?" mi guarda e alza un sopracciglio.
Incrocio le braccia e lo guardo nella stessa maniera.
"Sai una cosa, stai qui" dico, cambiando idea.
Mi urta il fatto che debba sempre fare di tutto una sfida.
Mi giro e faccio per uscire, ma Mattia mi blocca prendendomi il polso.
"Dai, scherzo." sorride, poi mi apre la porta e mi fa spazio.
"Dopo di te"

Vado davanti al bar, dove mi aveva dato appuntamento Alejandro, lo vedo da lontano sorridente, ma piano piano cambia espressione, non si aspettava portassi con me Mattia.
subito dopo riprende a sorridere.
"Alvaro e Kairi?" chiede Mattia, guardandosi intorno
"Sono al bancone" risponde Alejandro, dopodiché li raggiungiamo.
"Bro, una tipa ci ha detto che le piaci" dice Alvaro a Mattia, per poi indicare una ragazza non molto lontana.
Non molto alta, con una formazione corporea che non so come descrivere. Occhi azzurri, capelli ondulati e biondi, labbra piccole, naso leggermente all'insù, è molto truccata.
Lei lo squadra da capo a piede, Mattia però guarda Kairi e gli dice qualcosa all'orecchio.
"Non saprei" non sono tanto in vena stasera.
"Andiamo, Mattia Polibio che non è in vena? Stiamo scherzando" dice Alvaro ridendo.
"È più carina quella vicino a lei" dice, indicando con lo sguardo una ragazza non molto distante da quella indicata poco prima.
Più alta, castana, ma essendo girata non riesco a vederla in viso.
Mattia le guarda il sedere, è per questo che la trova più carina.
"Mi sa che un po' di voglia mi è venuta, eh?" dice, prima di avviarsi verso la mora, senza dire altro.
Mi giro verso Alejandro e lo trovo a farfugliare qualcosa con Kairi, e appena mi vedono, smettono.
"Vogliamo andare a fare quel giro di cui avevamo parlato?" mi chiede Alejandro, sorridendo. Ha un sorriso talmente bello che mi dimentico di chiedergli qualsiasi cosa stessi pensando di chiedergli fino a pochi secondi fa e sorrido annuendo, come una povera imbecille.
Mi porge la mano, e io la prendo senza esitare.
Camminiamo tenendoci per mano, mentre proviamo a conoscerci meglio.
"Sai, credo che Mattia sia infastidito da tutto.. -mimo un cerchio riferendomi a noi con le mani- questo" mi sembra di stargli rubando un amico, probabilmente il suo migliore amico.
È solo da un giorno che sono qui, e non avevo mai visto Mattia in questa versione, quella un po' triste, quella di chi non se ne importa niente degli altri.
Alejandro ci pensa un po' su prima di rispondermi.
Lo vedo riflettere.
Adoro tutto questo: il cielo stellato, le voci dei ragazzi lontane,  i suoni della natura, camminare nell'erba con Alejandro.
"Forse hai ragione, sai?" ammette. apprezzo la sua sincerità, un altro ragazzo mi avrebbe dato torto, ma lui era leale, non era un ragazzo normale. o almeno, nel lato positivo.
"Non ne capisco il motivo, però" continua dopo dei secondi di silenzio.
"Forse perché è solo il primo giorno è già sei qui con me invece di stare con lui" ipotizzo, lui finalmente si gira verso di me, è già guardiamo negli occhi.
Alejandro è più alto di me, molto più alto, quindi deve abbassare il capo per guardarmi in faccia.
Ride.
Mi abbraccia, mi avvolge nelle sue braccia calde, poi mi da un bacio sulla fronte.
Stiamo così per un po', finché non mi viene sonno e decido di tornare in camera.
Io e Alejandro ci salutiamo con un semplice cenno della mano, cosa che personalmente trovo ridicola.
"A domani" ci salutiamo, e nonostante il saluto finale penoso, torno in camera elettrizzata, felice.
Appena entro in stanza, assisto ad una scena realmente penosa e ridicola.
Mattia è in mutande, e sotto di lui c'è una ragazza mora quasi completamente nuda.
Strillo affinché si fermino.
"TI AVEVO DETTO IN STANZA NO." urlo, la ragazza rotola sotto di lui e si riveste con una fretta enorme, come se ormai non avessi già visto quello che c'era da vedere.
"Mi dispiace tanto, scusami" mi dice lei, per poi correre via dalla stanza disperata.
Mi stavo aspettando già insulti da parte sua, ma facendomi le sue scuse mi ha colta alla sprovvista.
Chi non mi coglie alla sprovvista invece è Mattia, che invece di chiedere scusa giocherella con l'elastico delle mutande, mentre muove la lingua nella sua bocca in segno di grande disinteresse e indifferenza.
"Vestiti" gli ordino, non voglio più guardare i suoi slip, nemmeno per sbaglio.
Come sempre, mi guarda e ride.
"Tanto lo so che vuoi farlo anche tu un giretto sul cavallo Polibio. Che ne dici di ora? Potrei sorprenderti" afferma, tendendosi sul letto cercando, invano, di mostrare la sua attrezzatura, e di sembrare in qualche modo più attraente.
Gli lancio i vestiti che ha lasciato a terra.
Lo guardo, e con aria di chiara disapprovazione scuoto la testa.
Non gliene importa niente.
"Polibio, siamo qui da un giorno e mi hai già sorpresa troppe volte, ma non in senso positivo"

the one // mattia polibio wattys 2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora