9.

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Camilla's POV
Erano passati tre giorni e Yoongi continuava ad ignorarmi. Cambiò posto, si mise addirittura al primo banco pur di non vedermi. Ogni volta che cercavo di parlargli lui o scappava in bagno o faceva finta di essere chiamato al cellulare o si metteva a parlare con i suoi amici e quando lo chiamavo al cellulare lui non rispondeva. Quel giorno decisi che avrei agito il prima possibile perché non ne potevo più. Da quando mi diede per sbaglio quella gomitata mi ignorò completamente, forse si era sentito in colpa, ma non avrebbe dovuto.
Invece Kai in quei giorni cercava il contatto visivo e tentava di scusarsi ma io glielo impedivo: avrei dovuto aspettare un altro po' per perdonarlo, anche perché mi sembrava che si pentì veramente.

Per tutta la giornata non riuscii a parlare con Yoongi ma finalmente all'uscita di scuola lo seguii.
Mi trovavo dietro di lui che stava ascoltando la musica. Accelerai il passo trovandomi di fianco a Yoongi. Lui mi notò ed accelerò ancora di più il passo, così io mi misi a correre e mi piazzai davanti a lui facendolo fermare e togliendogli le cuffiette, se le rimise e io gliele ritolsi.

<<Cosa c'è?>> chiese sbuffando con gli occhi al cielo.

<<Perché mi ignori?>> dissi guardandolo negli occhi. Solo in quel momento mi resi conto di quanto ero bassa. Yoongi era tra i più bassi dei suoi amici e io lo ero altrettanto, gli arrivavo alle spalle.

<<Non ti sto ignorando, voglio solo stare un po' da solo>> mentì. Mi sorpresi che non mi disse di farmi i cazzi miei.

<<Certo...>> feci finta di credere a quello che aveva appena detto.

<<È tutto a posto per l'altro giorno, ho solo una piccola ferita, ma non sono arrabbiata con te>> continuai. Il suo sguardo si spostò sulla mia guancia sinistra che aveva un piccolo graffio e intorno un livido.

<<Non è quello...>> disse agitando le braccia.

<<E allora cosa?>> seguii il suo sguardo che cercava di evitarmi guardando chissà dove.

<<Sono un mostro... Qualsiasi cosa faccia la finisco ferendo qualcuno...>> disse strattonandosi i capelli. I suoi occhi diventarono lucidi.

<<Ehy>> presi il suo viso tra le mie mani per farlo calmare <<Guardami>> lo incoraggiai. Mi diede ascolto e puntò i suoi occhi sui miei <<Non sei un mostro capito?>> non mi rispose perché i nostri volti involontariamente si avvicinarono sempre di più. Sì, stavamo per baciarci ma qualcuno - o meglio, qualcosa - interruppe quel momento. Il mio cellulare stava squillando, così staccai le mie mani dal viso di Yoongi e imbarazzata presi il cellulare per rispondere. E chi poteva essere? Mio padre.

<<Papà...>> dissi con un filo di voce. Non alzai mai lo sguardo verso Yoongi.

<<Dove sei? È tardi>> staccai un attimo il cellulare dall'orecchio e vidi che erano le 14:20, di solito arrivavo a casa verso le 14:10. Impanicata dissi a mio padre che ero rimasta a chiacchierare con le mie amiche e poi chiusi la chiamata.

<<Io... Devo andare>> dissi a Yoongi che era rimasto lì durante tutta la chiamata.

<<Okay... Ciao>> disse andandosene immediatamente.

Yoongi's POV
Era pomeriggio ed era venuto Jimin a casa mia perché gli dovevo fare ripetizioni di matematica.

Non riuscivo a concentrarmi, continuavo a pensare a quello che era successo con Camilla. Ci stavamo per baciare.

<<Yoongi... Stai bene?>> mi svegliò Jimin dai miei sogni.

<<Sì sì, sto bene>> risposi.

Not just a bad boy  𝐁𝐓𝐒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora