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Camilla's POV
Era mattina e stavo camminando sul tapis roulant con accanto a me una dottoressa che mi controllava.

<<Dai ascolto a me>> mi sono dimenticata di dire che c'era anche Marco che non sapeva il significato di lasciarmi in pace. Voleva a tutti i costi che parlassi con uno psicologo.

<<Dico ai miei di aiutarvi con le spese>> continuava a parlare mentre io faticavo.

<<Non se ne parla>> non volevo parlare con uno psicologo, sapevo risolvermi i problemi da sola.

<<Scusa ragazzo ma è meglio se la lasci da sola, non può parlare sennò si stanca più facilmente>> disse la dottoressa riferendosi a Marco.

Sorrisi vittoriosa mentre Marco mi fece la linguaccia e se ne andò.

Yoongi's POV
"Oggi ti va di uscire?" continuavo a guardare lo schermo del cellulare, non sapevo cosa rispondere. Jennie voleva un appuntamento. Bevvi un sorso di birra e senza pensarci un'altra volta risposi con un "Certo".

Quella mattina mi diressi verso lo studio anche se quel giorno non avevamo fissato appuntamenti, ma avevo bisogno di provare qualche coreografia; volevo dedicare un po' di tempo a me stesso.

<<Yoongi?>>

<<Hoseok?>> trovai quest'ultimo nel bel mezzo della sala, sudato, affaticato, con una bottiglietta d'acqua in mano e con un asciugamano intorno al collo.

<<Cosa ci fai qui?>> chiesi.

<<Cosa ci fai tu qui?>> mi imitò.

<<Okay, basta con questa stronzata>> dissi riferendomi al fatto che stavamo dicendo le stesse cose <<Sono venuto perché volevo provare>> risposi.

<<Anche io>> sorrise asciugandosi la fronte con l'asciugamano
<<Proviamo insieme?>> continuò. Annuii, così mi riscaldai un attimo e mi misi in posa per provare mentre Hoseok accendeva lo stereo.

Ringraziai mentalmente Hoseok di averlo trovato nella sala quel giorno perché mi insegnò a sciogliermi di più e a fare alcuni passi in modo più leggero.

Finito il pomeriggio tornai a casa sudato e pronto per farmi una doccia siccome poco dopo sarei dovuto uscire con Jennie. Ci dettimo appuntamento ad un ristorante fuori città: da quel che sapevo era molto elegante quindi mi sarei dovuto preparare per bene.

Mi tolsi i vestiti e aprii il rubinetto della doccia mentre aspettavo che il getto d'acqua si riscaldasse un po'. Dopo qualche minuto misi il dito nella corrente d'acqua e notando la giusta temperatura mi ci buttai dentro. Era da tanto che non mi rilassavo così nella doccia. Chiusi gli occhi mentre mi massaggiavo il cuoio capelluto una volta messo lo shampoo. Dopodiché feci cadere un po' di bagnoschiuma sul palmo della mano e iniziai a strofinarmi tutto il corpo per bene finché non arrivai al punto più sensibile. Era da tanto che non mi compiacevo e che non avevo rapporti sessuali con qualcuno. Continuai a strofinare quella parte finché il mio membro non si fece più duro continuando a chiedere di più, più piacere. Misi il membro sotto il getto d'acqua e iniziai ad andare su e giù, su e giù. Cominciai a mugolare, mi dovetti appoggiare alla parete per quanto stavo godendo, mi mancava quel tipo di piacere "Devo farlo più spesso" pensai mentre continuavo a segarmi. Aumentai la velocità, sentii che ero quasi al culmine, quasi al punto massimo di goduria, infatti poco dopo venni sulla mia stessa mano che risciacquai sotto l'acqua.

Finita la doccia mi avvolsi attorno al mio accappatoio e mi asiugai i capelli con cura. Dopodiché uscii dal bagno e mi diressi verso l'armadio per decidere cosa mi sarei dovuto mettere. Scelsi una maglietta nera insieme ai pantaloni sempre neri e una giacca di jeans.

Arrivata l'ora di uscire entrai in macchina e guidai verso casa di Jennie. "Sono qua sotto" le scrissi non appena arrivai a destinazione. Dopo qualche minuto si aprii la portiera di scatto facendomi prendere un infarto. Per fortuna era Jennie.

<<Che c'è?>> chiese ridendo notando la mia reazione.

<<Niente>> ridacchiai. Poi si sporse verso di me per baciarmi, ma quel bacio durò leggermente di più di un banale bacio a stampo. Decisi di staccarmi perché stavo iniziando ad eccitarmi; non so cosa avevo quel giorno.

Jennie mise il navigatore dal suo cellulare in modo tale da non farci perdere per strada.

<<Posso mettere un po' di musica?>> mi chiese interrompendo il silenzio.

<<Certo>> risposi. Mise delle canzoni orribili, non mi piaceva proprio quel genere, però non dissi niente e continuai a guidare.

Arrivammo al ristorante. Spensi la radio e mi precipitai verso l'altro sportello della macchina per far uscire Jennie. Lei notando questo mio gesto di cui mi sorpresi, sorrise e arrossì leggermente. La prima cosa che notai, e che prima non ero riuscito a vedere, era il suo vestito... Era così provocante: rosso con qualche accenno di pizzo e abbastanza attillato in modo da far vedere le sue forme. Devo ammettere che rimasi a bocca aperta.

Il ristorante all'interno era molto grande e già pieno di gente, avevo paura di quanto avrei speso.
Prendemmo un tavolo e dopo qualche chiacchierata venne un cameriere a chiederci le ordinazioni. Era giovane e si vedeva che erano le sue prime esperienze da cameriere; in quel ragazzino vidi me stesso quando lavoravo da "Jinno".

<<Te lo verso?>> chiesi a Jennie con la bottiglia di vino rosso in mano.

<<Sì grazie>> sorrise porgendomi il bicchiere. Brindammo e infine buttammo giù un sorso.

I pasti arrivarono ed erano davvero molto buoni.

A fine serata eravamo leggermente brilli, Jennie un po' di più. Pagammo il conto e ci dirigemmo in macchina mano nella mano. Non appena uscimmo dalla porta dell'ingresso iniziai a baciarla appassionatamente infilando la lingua nella sua bocca. Le mie mani strusciavano su tutto il suo corpo: prima la testa, poi la schiena e poi il sedere che palpavo. Mentre ci divoravamo ci dirigevamo verso la macchina e non appena il mio corpo ci sbatté mi staccai un attimo da Jennie per prendere le chiavi e aprire lo sportello. Entrai prima io seguito da lei che si sedette sulle mie gambe.
Passai dalle sue labbra al suo collo che mordicchiai mentre le abbassavo le spalline del vestito.

Continuo nel prossimo capitolo...

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Non odiatemi per questo finale🙈

Not just a bad boy  𝐁𝐓𝐒Where stories live. Discover now