Alla Stamberga Strillante

3.9K 124 61
                                    

Draco Malfoy si materializza nel giardino del Manor, entrando in casa come una furia spalancando la porta rischiando di scardinarla, seguito da Harry Potter. Era insieme all'Auror quando il patronus di sua madre comparve nella sala riunioni dove si stava tenendo una piccola assemblea per valutare varie prospettive. All'apparizione del pavone reale tutti si erano ammutoliti all'istante, per poi vedere l'Auror e l'avvocato fiondarsi fuori senza dire una parola.

Entrano entrambi nel salottino blu, il cappotto lungo di Draco svolazza alle sue spalle agitato dai movimenti veloci del suo proprietario, Harry dietro è tutto trafelato, con la sciarpa nera che quasi cade dalle sue spalle, messa malamente correndo verso l'uscita del Ministero. Lo sguardo del biondo scruta la stanza, fermandosi poi sulla madre, seduta nella poltrona dall'alto schienale con una tazza fra le mani, suo padre invece è appoggiato con una mano al camino, voltandosi appena li sente entrare.

-"Cosa succede?!" Chiede il biondo con tono duro.

-"Ho trovato questi due messaggi nella tua stanza, uno era a terra, l'altro è comparso poco dopo sopra il letto."

-"Stamattina le è arrivato un gufo consegnandole quella busta, dopo averla letta si è scusata ed è tornata in stanza accusando mal di testa, ma la sua espressione era notoriamente cambiata."

-"Avviso subito gli altri, organizziamo una squadra e andiamo alla Stamberga." Dice Harry in modo autoritario.

Draco annuisce, guardandolo appena, ma rivolgendo tutta la sua attenzione verso il padre, sembra sinceramente preoccupato, ma ha bisogno di porgli una domanda.

-"Cosa ci facevi nella mia stanza?"

Lucius lo fissa negli occhi, raddrizza la schiena tornando a riprendere quella postura da uomo sicuro che ha sempre avuto fino alla sua ultima cattura. Gli occhi sono da persona arrabbiata, ma anche ferita.

-"La porta era aperta, sapevo che la tua ragazza era li da sola, volevo scambiare due parole visto che entrambi eravamo da soli, tua madre si stava nuovamente calando nel ruolo di ristrutturatrice. Cosa pensi che volessi fare? Sbatterla fuori? Ricordati ciò che ci siamo detti quella sera."

Sta per rispondergli quando Harry entra, interrompendo anche quel filo connesso di sguardi tra i due uomini Malfoy.

-"E' tutto pronto, andranno li a breve, noi intanto possiamo anticiparli."

-"State attenti!" Dice Narcissa , profondamente preoccupata per quello che può accadere. Draco cerca di rassicurarla con un sorriso riuscendo però a fare solo un ghigno visto la tensione che ha al momento.

Quando si materializzano di fronte alla stamberga la prima cosa che notano sono delle impronte che proseguono verso l'entrata, sembrano di due persone.

Piano piano proseguono, tenendosi un po' piegati per potersi nascondere meglio tra i rami così da non essere visti da chiunque ci sia all'interno. Hermione ha parlato solo di Ginny, ma Harry sa bene che non può essere realmente la sua Ginny, non avrebbe mai fatto una cosa del genere,proprio per questo si è premurato di mandare due colleghi a casa sua per dare un'occhiata. Sarebbe andato lui stesso, ma vedendo lo stato di Malfoy ha preferito non perderlo d'occhio. Ha visto la sua reazione al massaggio della madre, la preoccupazione e la paura che in questo momento gli stanno attanagliando lo stomaco e soprattutto la testa sono palpabili. Harry stesso prova emozioni uguali, ma al contrario di Malfoy è abituato ad avere sangue freddo, è stato anche addestrato per questo, lui anche più duramente dei suoi compagni visto il ruolo di capo Auror che ricopre. Niente e nessuno più scalfire la sua concentrazione in missione, deve sempre riuscire a pensare lucidamente per poter prendere le decisioni più corrette, sia per sé stesso che per le persone che eseguono i suoi ordini.

Insieme all'improvviso/ DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora