Capitolo 22

1.4K 73 53
                                    

Attenzione! Se siete sensibili non leggete!

{Percy}

Mi sentivo scombussolato. E parecchio.
Ricordavo di aver deciso di agire da solo perché ero stufo di essere braccato e che, di mia spontanea volontà, mi ero lasciato catturare.
Ma poi...

Avevo la sensazione di essere finito in una ruota panoramica impazzita.

E il mio stomaco era il primo a pensarlo.

Lentamente presi coscienza di quello che avevo intorno.

Ero in una stanza semibuia che odorava di stantio e vecchio, non vedevo ne porte ne finestre, ero steso a terra, su un fianco.

Mi girai sulla schiena con un lamento.
Avevo difficoltà a muovermi e mi faceva male tutto.
Che cavolo mi aveva fatto quel biondino?

Nemmeno dopo lo scontro con i titani mi sentivo così a pezzi.

Sul soffitto c'era una fiaccola. Era quella che illuminava la stanza.

Sentii il rumore di due pietre che sfregavano e uno spiffero d'aria entrò nella stanza.
Respirai e provai ad alzarmi, ma senza successo.

- Ti muovi troppo per essere stato drogato in quel modo - mi disse una voce ovattata.

Mi voltai verso la voce e notai che era un tizio con un mantello e il volto coperto.

- Chi sei? E dove sono? - chiesi.

- Chi sono non importa - disse lo sconosciuto - Dove sei... abbastanza lontano da casa tua per tornarci o per fare in modo che qualcuno ti trovi -

- Bene - dissi - Allora riformulo la domanda...che cavolo volete da me? -

Quello rise e mi toccò il fianco con il piede.
Se solo fossi riuscito ad alzarmi gli avrei staccato la testa.

- Cominciamo - disse e altre due figure incappucciate entrarono nella stanza.

Uno mi si avvicinò e sentii qualcosa pungermi il collo. Poi mi sollevarono per le braccia.

- Ora risponderai alle nostre domande -

                                ***

Sputai sangue per l'ennesima volta e per poco non colpii l'idiota che avevo davanti.
Fu un vero peccato che riuscì a spostarsi in tempo.

Quei tre erano maghi, era giudicato e non avevano proprio voglia di sporcarsi le mani.
Eppure sembravano trovare divertente torturare una persona indifesa e incatenata ad un muro.

Non che mi ritenessi indifeso ma quei bastardi mi avevano drogato e legato, quindi, effettivamente non potevo muovermi e quindi non potevo rispondere ai loro dannati attacchi.

Ma se pensavano che torturandomi in quel modo mi avrebbe fatto schiodare la lingua dal palato si sbagliavano di grosso.

Non mi avevano toccato fisicamente ma mi avevano lanciato contro degli incantesimi con quelle loro stupide bacchette magiche che mi avevano ferito la pelle e qualche cosa sotto pelle, ne ero parecchio convinto.

Era come ricevere pugni ma loro non mi toccavano, ero convinto di aver sentito il dolore inflitto da una lama e anche quello causato dai ferri arroventati.

Tossii e strinsi le catene che mi tenevano le braccia sollevate in alto.

- Allora...ripeto la domanda...che cosa sai dirci su Anaklusmos e da dove vieni? - mi chiese quello che avevo capito essere il capo.

Avevo perso il conto di quante volte mi aveva posto la stessa domanda.

- Lo sai da dove vengo...New York - risposi.

Quello sospirò.
Non si era ancora stufato di andare avanti così?

Come se gli avessi detto quello che voleva sapere!

- Signore non parlerà - disse uno degli altri due - Tanto vale entrare nella sua mente con la forza -

- E sia allora -

- Fossi in voi...non lo farei - li avvisai - Non volete davvero sapere che cosa c'è nella mia testa -

Non mi ascoltarono e mi puntarono le bacchette alla testa.

Lanciarono l'incantesimo e mi concentrai. Volevano sapere che cosa c'era nella mia testa e li avrei accontentati...

                             ***
Il tartaro non era un luogo che avrei raccomandato a qualcuno...la luce era perennemente rossa tranne che nella terra di Nyx. Là non era nemmeno il caso di tenere gli occhi aperti, nessuno  osava aprirli lì e nessuno sapeva che cosa c'era, chi li apriva moriva all'istante.
Il tartaro non è un luogo che può ospitare i mortali, si sopravvive a malapena per un giorno.
In quel luogo si muore appena ci si mette piede.

Il Flegentote è l'unica cosa che ti permette di sopravvivere più a lungo. È uno dei fiumi degli inferi, il fiume di fuoco, esiste solo per allungare l'agonia che passi nel tartaro.

Fosse solo il tartaro come luogo il problema. Le creature che si aggirano là sotto sono solo un'aggiunta a quell'inferno.

Le Arai, dannati mostri senza scrupoli, sono le peggio.
Più le combatti e le ferisci più quei colpi finiscono sul tuo corpo.
Sono le maledizioni che vengono lanciate da chi è in punto di morte...

...mi concentrai sul ricordo di quelle creature. Quello che mi avevano fatto passare loro era niente in confronto a quello che avevano fatto quegli idioti.

Ricordavo bene tutto quello che avevo sentito ad ogni colpo sferrato...

...il mio corpo che bruciava come se avessi il fuoco al posto degli organi, che si lacerava, le ossa che si spezzavano, la gola arida, la vista...non riuscivo a vedere, a sentire, a respirare o a muovermi. Il mio corpo era contro di me e la mia mente si lacerava ad ogni sforzo che provavo a fare...

...quel giorno, in quel momento, avevo desiderato solo la morte...Solo la morte mi avrebbe dato la pace...

...solo quello. Mi concentrai su tutto quello e inondai la mente di quei ricordi.

                              ***

Li sentii urlare e aprii gli occhi.
Quei tre idioti erano a terra, le loro stupide maschere erano cadute e mi guardavano come se fossi Tartaro in persona.

Se bastava solo quel poco per piegare quella gente...

Al posto loro ero messo parecchio bene nonostante le loro torture.

Quei ricordi che avevo seppellito nel profondo della mia mente e tirandoli fuori mi avevano scosso. Ma non tanto quanto come viverli, insomma.

In compenso quei maghi da quattro soldi erano dei pappamolla.

Sospirai provando a mettermi meglio.

- Vi avevo avvertito - dissi.

Adesso dovevo solo liberarmi.

Angolo me:

Eccoci qui con un altro capitolo!
So che non succede nulla di particolare ma mi rifarò nel prossimo.

In compenso abbiamo scoperto che i maghi cercano delle risposte e che praticamente non sanno nulla né di Vortice ne di Percy...

E che non le otterranno tanto facilmente, insomma.

Il nostro Percy è parecchio ostinato...ma peggio per loro.

Comunque, bando alle ciance, che succederà adesso?

L'inganno del FatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora